Che cos’è
Per labirintite si intende un’infiammazione dei canali semicircolari, strutture che costituiscono l’orecchio interno.
Si manifesta con una compromissione vistosa dell’equilibrio e possibili alterazioni della capacità uditiva.
L'orecchio interno è. infatti, importante sia per l'udito sia per l'equilibrio. Al suo interno sono presenti la coclea (una piccola cavità spiraliforme che trasmette i suoni al cervello) e il cosiddetto sistema vestibolare (un sistema di canali ripieni di fluidi che garantisce l'equilibrio valutando la posizione e i movimenti della testa nello spazio). Per questo un'irritazione o un'infiammazione di una delle sue strutture può compromettere entrambe queste funzioni.
In casi più rari, la diagnosi di labirintite può evidenziare l'infiammazione del labirinto di entrambe le orecchie, e con un disturbo più esteso.
Questa malattia può colpire tutte le fasce d’età ed è altamente disturbante e invalidante: oltre alle vertigini comporta nausea, vomito, ansia (fino all’attacco di panico, che talvolta può essere premonitore), aumento della salivazione (scialorrea) e malessere generalizzato.
Particolare attenzione deve essere posta per i soggetti più fragili, che si avviano versò l'età più anziana, in quanto perdere l'equilibrio a causa di un attacco di labirintite potrebbe rendere il recupero più lungo e tedioso, compromettendo la qualità della vita. In linea generale, è importante prendere precauzioni per prevenire questa patologia e le sue complicanze già dai 50 anni.
I fattori che aumentano il rischio di sviluppare questo disturbo sono diversi e molto differenti fra loro: dal consumo eccessivo di alcolici alle allergie, passando per l'affaticamento, lo stress, il fumo, recenti patologie virali, infezioni delle vie respiratorie o dell'orecchio e l'assunzione di alcuni farmaci (inclusi medicinali che possono essere acquistati senza necessità di una prescrizione medica).
Cause
Le cause sono prevalentemente infettive.
I batteri sono il più delle volte responsabili in età pediatrica; nei bambini la labirintite può derivare infatti da un’otite media, acuta o cronica, o rientrare in un quadro più ampio di meningite purulenta.
Le labirintiti causate da un'infezione batterica possono essere gravi e sono associate a un maggior rischio di perdita permanente dell'udito.
I batteri riescono a entrare nell'orecchio interno attraverso punti in cui le sottili membrane che lo separano dall'orecchio medio sono danneggiate. I danni possono essere a loro volta causati da infezioni dell'orecchio medio o da una meningite, cioè da un'infezione delle membrane che avvolgono il sistema nervoso centrale. Nei bambini quest'ultima aumenta il rischio di perdere irrimediabilmente l'udito.
Fortunatamente, in caso di labirintite batterica, una terapia antibiotica è in grado di contrastare efficacemente l'infezione, portando nella maggior parte dei casi a una guarigione completa. Tuttavia, è importante agire tempestivamente, e rivolgersi al medico fin dal primo momento in cui si iniziano ad accusare dolori e fastidi alle orecchie. Attendere troppo, infatti, potrebbe accelerare lo sviluppo della malattia, e provocare l'insorgenza di danni permanenti.
Negli adulti sono prevalenti le infezioni virali (virus erpetici, influenzali, coxackie, virus della parotite). Una labirintite può per esempio seguire un raffreddore o, più raramente, il morbillo.
Cause più rare sono traumi cranici, reazioni a farmaci, alcolismo. Inoltre la labirintite può essere associata a disturbi autoimmuni.
È importante, in ogni caso, che il medico differenzi la labirintite dalla miriade di altre affezioni accomunate da vertigini, quali per esempio la sindrome di Menière, malattie vascolari che compromettono l’afflusso di sangue all’orecchio interno, malattie neurologiche come il Parkinson, ipoglicemia e disturbi dovuti al movimento come il mal d’auto, il mal di mare e così via.
Per saperne di più sulle cause della labirintite leggi anche questo articolo.
I sintomi
Disorientamento spaziale, instabilità, capogiro, sbandamento sono tutte espressioni utili a descrivere le classiche sensazioni caratterizzanti le vertigini, che sono il sintomo principale della labirintite.
Al di là delle singole esperienze talvolta fortemente caricate di emotività, però, è bene sempre ricordare che anche le vertigini sono un sintomo e pertanto richiedono un’attenta valutazione.
Riconoscerle non è particolarmente difficile. Una vertigine corrisponde infatti a una sensazione di movimento circolare anche quando in realtà si è fermi, che può causare la perdita di equilibrio.
Altri possibili sintomi della labirintite sono nausea, vomito, dolore all'orecchio, cervicale e movimenti oculari incontrollati che rendono difficile mettere a fuoco e che segnalano un malfunzionamento del sistema che controlla l'equilibrio. In caso di infezione, uno dei sintomi a cui prestare maggiore attenzione è sicuramente la febbre, che se accompagnata all'otalgia, potrebbe rappresentare un indizio importante per la presenza di una labirintite purulenta: una forma di labirintite batterica molto grave.
Le forti sensazioni provate durante un episodio di labirintite potrebbero causare anche degli attacchi di panico. In questo caso, si possono registrare sintomi quali tachicardia, tremori, ansia e malessere psicologico.
Infine, alla compromissione dell’udito che spesso accompagna le vertigini, si aggiungono il più delle volte acufeni, cioè fischi non prodotti da sorgenti sonore ma generati dall’orecchio stesso a seguito del processo infiammatorio. Anche l'acufene può essere esso stesso responsabile di una ipoacusia (incapacità di sentire correttamente i suoni), a causa della sua influenza nella sfera uditiva.
Complicazioni
Le complicazioni sono legate alla causa. È evidente che un’infezione dell’orecchio o sistemica deve essere opportunamente diagnosticata e curata prima che possa determinare danni irreversibili, a partire dalla sordità.
Se si ha l'impressione di aver sviluppato una condizione di ipoacusia, è importante effettuare subito una visita otorinolaringoiatrica, che prescriverà immediatamente un esame audiometrico, per valutare eventuali danni.
Altre complicazioni possono essere conseguenti alle vertigini: cadute o sbandamenti improvvisi, vomito, disturbi dell’umore e così via.
Anche per questo le vertigini non devono essere sottovalutate: durante una crisi ci si potrebbe fare male cadendo o si potrebbero causare danni involontari, per esempio provocando incidenti mentre si è alla guida di un veicolo o mentre si sta utilizzando un macchinario potenzialmente pericoloso. Inoltre il vomito potrebbe portare a una disidratazione anche grave.
Le cure
Le infezioni batteriche richiedono la somministrazione di una terapia antibiotica specifica, che presuppone l’identificazione del microrganismo responsabile. Gli antibiotici sono invece totalmente inutili quando la labirintite è associata solo a un'infezione virale.
A seconda dei casi può essere opportuno il ricorso a farmaci sintomatici, per contrastare il vomito (antiemetici) e controllare l’ansia (ansiolitici). Inoltre potrebbero essere prescritti degli antistaminici, medicinali contro le vertigini (come la meclizina e la scopolamina), corticosteroidi (per ridurre l'infiammazione) o degli antivirali.
Nel trattamento della labirintite, possono aiutare a contrastare l'infiammazione dell'orecchio dei farmaci FANS, che contribuiscono anche ad alleviare il dolore.
In casi più gravi, soprattutto quando le cause scatenanti del disturbo sono attribuibili a una grave infezione (labirintite purulenta o labirintite sierosa), è possibile ricorrere a un intervento chirurgico, per cercare di riparare i danni causati alla struttura dell'orecchio interno. Questa e altre terapie, devono essere valutate con la presenza di un medico specialista.
Inoltre è importante seguire alcuni accorgimenti nella vita di tutti i giorni. Bisognerebbe cercare di stare fermi, a riposo, evitando le luci intense, il rumore, la TV, la lettura, movimenti o cambiamenti di posizione improvvisi (soprattutto quando i sintomi sono gravi) e qualsiasi fonte di stress nell'ambiente circostante.
Alla comparsa dei capogiri è bene sedersi subito, mentre quando ci si alza dalla posizione sdraiata è bene farlo lentamente, restando seduti per qualche attimo prima di mettersi in piedi.
Dopo un attacco le attività dovrebbero essere riprese lentamente. In alcuni casi più gravi potrebbe essere necessario un sostegno mentre si cammina; più in generale, quando si soffre di vertigini è sempre bene avere qualcosa cui potersi eventualmente sorreggere mentre si sta in piedi.
Inoltre è meglio non guidare, non manovrare macchinari pericolosi e non arrampicare. Questa raccomandazione è valida fino a una settimana dopo la scomparsa dei sintomi, ricordando anche che molti dei medicinali eventualmente prescritti in caso di labirintite possono scatenare una pericolosa sonnolenza.
Infine, dato che i sintomi della labirintite possono essere una fonte di stress non trascurabile è importante cercare di affrontarli con uno stile di vita salutare.
L'alimentazione dovrebbe essere ben bilanciata e la dieta il più possibile sana. Da questo punto di vista, per mantenersi in salute è importante non eccedere con la quantità di cibo consumata quotidianamente e limitare il consumo di caffeina e di alcolici.
Inoltre è importante dormire abbastanza e bere in piccole quantità ma spesso (preferibilmente acqua).
Per combattere lo stress ci si può affidare anche a tecniche di rilassamento come quelle basate sulla respirazione profonda, l'immaginazione guidata, la meditazione, il rilassamento muscolare progressivo, il tai chi e lo yoga.
Infine, anche una forma specifica di fisioterapia (la cosiddetta riabilitazione vestibolare) può aiutare a combattere la labirintite. Infatti, grazie a esercizi specifici, variabili da paziente a paziente, è possibile educare il cervello a vincere i capogiri.
Farmaci antivirali | Solo per le forme virali |
Antibiotici | Solo per le forme batteriche |
Farmaci sintomatici | Antiemetici, ansiolitici, medicinali specifici contro le vertigini, corticosteroidi |
Stile di vita | Riposo, evitare luci, rumori e cambiamenti di posizione improvvisi, alimentazione sana e moderata, a limitato contenuto di caffè e alcolici, bere in piccole quantità ma spesso (preferibilmente acqua), dormire a sufficienza |
Tecniche di rilassamento |
Meditazione, respirazione profonda, yoga, tai chi |
Fisioterapia | Riabilitazione vestibolare |
Quando consultare il medico
Lo specialista di riferimento per chi soffre di labirintite è l'otorinolaringoiatra.
Il medico deve essere consultato al primo insorgere di vertigini, disturbi dell’equilibrio o cali dell'udito, sia perché comportano un disagio notevole in grado di interferire con una vita normale, sia perché sono segnali importanti e potenzialmente correlati a una disfunzione dell’orecchio interno.
Inoltre è importante rivolgersi al medico nel caso in cui le vertigini dovessero ricomparire dopo una cura, se i sintomi abituali dovessero peggiorare, se ne dovessero comparire di nuovi o se la sintomatologia dovesse far pensare che il disturbo si sia aggravato.
Un prolungamento cronico dei sintomi e dei disturbi potrebbe far pensare a una recidiva dell'infezione. Altrimenti, deve essere valutata con attenzione anche la possibilità di una reazione allergica ai farmaci che si assumono su base quotidiana. In altri casi ancora, la formulazione della diagnosi potrebbe evidenziare un disturbo del sistema immunitario, e quindi un'origine autoimmune.
In particolare, è bene cercare il prima possibile un consiglio medico in caso di stato confusionale, difficoltà a parlare, vista doppia, alterazioni del modo di camminare, debolezza o intorpidimento di una parte del corpo, svenimenti, forte vomito, convulsioni e vertigini associati a un aumento della temperatura corporea al di sopra dei 38 °C.
Fortunatamente i casi in cui un'eventuale perdita dell'udito è irreversibile sono rari e i sintomi più gravi scompaiono nell'arco di una settimana. Tuttavia, non è da escludere che sia necessario un ricovero ospedaliero, soprattutto in caso di attacchi caratterizzati da grave vomito. La nausea continua potrebbe portare, oltre a un malessere generale e duraturo, anche a una grave disidratazione. In questi casi, la cura della labirintite prevede un'immediata reidratazione del paziente tramite apposite soluzioni.
La maggior parte dei pazienti si sente definitivamente meglio a 2 o 3 mesi di distanza dalla diagnosi. Tuttavia negli individui più anziani i capogiri possono durare un po’ più a lungo rispetto alla media e in rari casi i sintomi possono persistere per diversi mesi o anni; in queste ultime situazioni la riabilitazione vestibolare può essere particolarmente utile.