- Che cos’è
- Cause
- Sintomi comuni
- Diagnosi
- Complicazioni
- Cure e rimedi per l’otite
- Cosa fare in caso di otite
- Cosa NON fare in caso di otite
- Cosa mangiare
- Cosa NON mangiare
- Otite nei bambini
- Come prevenire l’otite
- Quando consultare il medico
Quando si infiamma una parte dell'orecchio si parla di otite. A causarla, in genere, sono virus o batteri.
Che cos’è
Per otite si intende l’infiammazione acuta o cronica dell’orecchio.
In base alla zona auricolare coinvolta si parla di:
- otite esterna
- otite media
- otite interna
- miringite.
In base alla durata del disturbo, ma indipendentemente dalla parte di orecchio interessata dal processo infiammatorio, si parla invece di:
- otite acuta
- otite cronica.
Nella seguente tabella sono riassunte le principali caratteristiche delle diverse forme di otite.
Forma di otite | Caratteristiche |
---|---|
Otite esterna | Si localizza nel condotto uditivo esterno, ovvero il canale che collega il padiglione auricolare con la porzione media dell’orecchio, talvolta interessando anche il timpano |
Otite media | Si sviluppa più in profondità, nella cavità che ospita la catena degli ossicini dell’udito delimitata internamente dalla membrana del timpano; è un disturbo frequente nei bambini in età prescolare |
Otite interna | Viene detta anche “labirintite” dato che l’infiammazione colpisce l’orecchio interno e, in particolar modo, il labirinto, ossia una ristretta area anatomica formata da organi implicati nel controllo dell’equilibrio e dell’ascolto dei suoni |
Miringite | A essere colpita è nello specifico la membrana timpanica (è una forma più rara rispetto alle altre) |
Otite acuta | L’infiammazione si risolve del tutto in pochi giorni e senza ricorrere necessariamente a trattamenti farmacologici |
Otite cronica | ’infiammazione si protrae più a lungo e richiede l’assunzione di farmaci o altri rimedi per una completa guarigione |
Cause
Generalmente si tratta di otite batterica o virale, più raramente micotica.
Le cause scatenanti e i fattori di rischio associati possono essere leggermente diversi in base alla tipologia di otite. Di seguito la descrizione:
Cause dell’otite esterna
Nella sua forma acuta è tipica dei bambini ed è spesso da ricondurre a eczemi o alla complicanza di otiti medie purulente che hanno danneggiato la cute di rivestimento del canale esterno.
Tra i principali fattori di rischio troviamo il contatto con acqua contaminata che, intrappolata nel condotto uditivo insieme al cerume, crea condizioni favorevoli alla proliferazione dei germi; da qui la definizione di “otite del nuotatore”, una forma comune che colpisce chi va regolarmente in piscina.
A questo possiamo aggiungere l’esposizione al freddo o all’umidità, la secchezza del canale auricolare esterno, stati di compromissione del sistema immunitario o carenze vitaminiche.
Infine, l’uso di auricolari o protesi acustiche oppure la presenza di piccole lesioni provocate da scorrette manovre di pulizia dell’orecchio – con oggetti appuntiti o bastoncini di cotone – così come allergie, psoriasi o dermatiti del cuoio capelluto, possono favorire la comparsa di otiti esterne croniche e la formazione di foruncoli dolorosi.
Cause dell’otite media
L’otite media può derivare da un comune raffreddore o dalla diffusione di un’infezione delle prime vie respiratorie come faringite, laringite o sinusite per passaggio di secrezioni infette nel condotto uditivo attraverso la tuba di Eustachio, il canale di comunicazione tra naso e orecchio.
Cause dell’otite interna
Le cause scatenanti l’otite interna sono forse le più difficili da identificare.
Tra quelle più comuni troviamo:
-
infezioni batteriche o virali come per esempio la parotite (anche detta “orecchioni”)
-
meningite o meningoencefalite
-
gravi reazioni allergiche
-
alti livelli di stress.
A queste si possono accompagnare altri fattori predisponenti quali violenti colpi di tosse, sforzi eccessivi o movimenti bruschi.
Sintomi comuni
Sebbene anche la sintomatologia vari a seconda della forma di otite, il mal d’orecchio, detto in termini medici otalgia, è il tratto distintivo di questo disturbo.
Si presenta a vari livelli di intensità e può essere occasionalmente accompagnato da altri sintomi caratteristici.
Sintomi dell’otite esterna
Fa il suo esordio generalmente con l’arrossamento del padiglione auricolare e con un intenso prurito, andandosi poi a trasformare in dolore persistente all’orecchio esterno che si avverte al semplice tocco o durante la masticazione.
Il dolore può essere accompagnato da:
- edema
- eritema
- aumento di sangue localizzato (iperemia)
- alterazione della capacità uditiva
- secrezione di pus o siero (otorrea).
Sintomi dell’otite media
Nell’otite media il dolore all’orecchio si può accompagnare a:
- mal di gola
- febbre più o meno alta
- congestione nasale
- tosse
- udito ovattato.
In alcuni casi può comparire nella forma purulenta che comporta la produzione di secrezioni maleodoranti con pus e sangue.
Sintomi dell’otite interna
Le vertigini sono di norma il primo campanello d’allarme e vengono seguite solitamente da:
- stati d’ansia e confusione
- perdita di equilibrio
- compromissione della capacità uditiva
- capogiri
- fischi all’orecchio.
A questi sintomi strettamente correlati all’orecchio si possono sommare:
- nausea o vomito
- mal di stomaco
- irritabilità
- ansia
- depressione (nei casi più gravi).
Diagnosi
Per la diagnosi di otite sono disponibili diversi esami e test diagnostici.
Diagnosi di otite esterna
Andando a interessare la porzione esterna dell’orecchio è forse la più semplice da condurre e prevede generalmente l’utilizzo di uno strumento chiamato otoscopio per rilevare l’eventuale presenza di edema e di aumento di afflusso di sangue in loco.
Diagnosi di otite media
Per riconoscere un’otite media il medico può utilizzare un otoscopio o sottoporre il paziente a una serie di esami:
- timpanometria per il movimento del timpano
- timpanogramma per valutare la presenza o meno di liquido nell’orecchio medio e nella tuba di Eustachio
- esame audiometrico
- TAC per visualizzare la struttura anatomica dell’orecchio.
Diagnosi di otite interna
In caso di sospetto di otite interna sono indicati:
- test della risposta uditiva del tronco-encefalo
- registrazione elettronica dei movimenti degli occhi, detta elettronistagmografia
- valutazione della coltura batterica
- TAC
- risonanza magnetica.
Complicazioni
Sono rare e dipendono dalla diffusione dell’infezione ai tessuti e organi circostanti. A volte l’otite può provocare la rottura del timpano con fuoriuscita di liquidi dall’orecchio o ascesso cerebellare.
In questo ultimo caso si ha la formazione di una sacca di pus nel cervello che, per ovvie ragioni, deve essere prontamente eliminata attraverso la somministrazione di antibiotici o mediante intervento chirurgico.
Cure e rimedi per l’otite
Nel caso si tratti di otite acuta o lieve l’infezione può guarire spontaneamente nel giro di pochi giorni. È tuttavia utile dormire con la testa sollevata per ridurre il gonfiore e appoggiare un panno caldo sull’orecchio.
Per le forme più lievi sono disponibili anche rimedi naturali, mentre per le più aggressive è bene intraprendere un trattamento farmacologico mirato che tenga conto delle cause scatenanti.
Rimedi naturali
Solitamente formulati in gocce oleose, sono utili soprattutto per facilitare l’eliminazione del cerume, uno dei fattori predisponenti l’otite, attraverso la loro azione emolliente.
Tra gli olii più utilizzati troviamo quello di:
- oliva
- arachide
- vaselina
- mandorle dolci
- ylang ylang
- massacar
- macerato oleoso di propoli.
L'otite si può prevenire anche in modo naturale. Leggi Otite media: rimedi naturali.
Cure farmacologiche
Considerando che a causare l’otite sono generalmente infezioni batteriche o virali, i farmaci di prima linea per una completa guarigione, a seconda dell’eziologia, sono:
-
antibiotici locali (ofloxacina, cefixima) o sistemici (amoxicillina, claritromicina, cefuroxima, ampicillina ecc)
In aggiunta, sempre sotto il controllo del medico, possono essere assunti medicinali sintomatici come:
-
analgesici
-
antinfiammatori
-
antiemetici e anticolinergici (in caso di labirintite)
Trattamenti medici
Nelle forme più gravi o che non rispondono ai farmaci e ai trattamenti emollienti si ricorre all’aspirazione meccanica del cerume o a un intervento di drenaggio dei liquidi accumulati all’interno dell’orecchio.
Cosa fare in caso di otite
- Una volta determinata la causa, seguire attentamente la terapia prescritta.
- Applicare impacchi caldi per alleviare temporaneamente il dolore.
- Dormire con la testa in posizione leggermente sollevata.
- Bere molti liquidi.
Cosa NON fare in caso di otite
- Sottovalutare il problema non rivolgendosi a un medico.
- Nuotare.
- Praticare irrigazioni dell’orecchio in caso di perforazione timpanica.
Cosa mangiare
- Alimenti di supporto alle difese immunitarie, soprattutto in caso di terapia antibiotica, come yogurt contenenti fermenti lattici vivi o probiotici, utili anche a evitare diarrea causata da disbiosi intestinale.
- Molta frutta e verdura.
- Bere molti liquidi.
Cosa NON mangiare
Non ci sono degli alimenti da evitare in particolare. Si consiglia pertanto di seguire una dieta bilanciata, varia e sana.
Otite nei bambini
L’otite, soprattutto quella media, è un disturbo molto diffuso in età pediatrica in particolar modo sotto i 4 anni ed è generalmente il risultato di un raffreddore o di un’influenza.
I sintomi sono gli stessi che si manifestano negli adulti come:
- dolore all’orecchio
- arrossamento
- gonfiore
- tosse
- febbre, in alcuni casi anche febbre alta se l’infezione è particolarmente aggressiva.
Se non si devono trascurare i primi sintomi negli adulti, a maggior ragione non lo si deve fare con i bambini. È molto importante perciò rivolgersi al pediatra di riferimento anche se si ha solo il sospetto.
La terapia nei bambini segue le indicazioni generali. Nei casi più lievi si preferiscono farmaci antinfiammatori e/o analgesici per poi somministrare, se necessario, una terapia antibiotica o antivirale.
Come prevenire l’otite
- Praticare una corretta e costante igiene auricolare evitando l’uso di cotton-fioc.
- Avere l’accortezza di asciugare le orecchie dopo un bagno caldo o una nuotata.
- Non graffiare o danneggiare il canale uditivo esterno per evitarne la contaminazione batterica.
- Proteggere le orecchie da sostanze irritanti o tossiche come per esempio tinture per capelli.
- Soprattutto nel caso di soggetti predisposti è consigliato di applicare regolarmente gocce emollienti per evitare la formazione di tappi di cerume.
Quando consultare il medico
Se i sintomi non si risolvono nel giro di qualche giorno o in caso di febbre alta è opportuno consultare il medico.