È l’infiammazione della mucosa che riveste i seni paranasali, ossia piccole cavità piene d’aria scavate nelle ossa del volto in corrispondenza degli zigomi, della fronte, della mascella e ai lati del naso.
Che cos’è
La sinusite è l’infiammazione della mucosa che riveste i seni nasali o paranasali, ossia piccole cavità piene d’aria scavate nelle ossa del volto in corrispondenza degli zigomi, della fronte, della mascella e ai lati del naso.
L’infiammazione è causata dall’abbondante produzione di muco, che ristagna provocando un’ostruzione nasale; si tratta di una condizione abbastanza frequente che si verifica solitamente dopo un raffreddore, un attacco allergico o a causa di irritazioni dovute a fattori ambientali.
Esistono tre forme di sinusite, che si distinguono in base alla loro durata:
Tipo di sinusite | Durata |
---|---|
Sinusite acuta | < 3 settimane |
Sinusite cronica | > 3 mesi |
Sinusite ricorrente |
> 3-4 episodi acuti/anno |
A seconda poi della sede, si distinguono sinusiti mascellari, frontali, etmoidali e sfenoidali.
Cause
In genere le cause di sinusite sono da collegare a complicazioni di una comune rinite, detta anche raffreddore, e possono essere di tipo batterico virale, allergico o, anche se più raramente, da ricondurre alla presenza di funghi a livello delle prime vie respiratorie.
La forma batterica è probabilmente la più comune e generalmente si identifica con sintomi che peggiorano dopo la prima settimana e che persistono per oltre dieci giorni, se la gravità della sua manifestazione è superiore a una qualsiasi causa virale e se l’uso di decongestionanti non comporta alcun beneficio.
Di minore intensità e durata è invece di norma la forma virale.
La mucosa dei seni paranasali di fronte all’infezione, si infiamma, si gonfia e produce grandi quantità di muco che rimane intrappolato nelle cavità. Si forma così un ambiente ideale per la proliferazione dei microrganismi.
L’insorgenza della sinusite è favorita anche dalla presenza di condizioni predisponenti dell’individuo stesso quali polipi nasali o difetti anatomici (deviazione del setto nasale, ipertrofia dei turbinati) tali da ostacolare il drenaggio e la fuoriuscita di muco dalle cavità nasali.
Tra i fattori che aumentano il rischio di sinusite troviamo inoltre:
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la compromissione del sistema immunitario (HIV, chemioterapia)
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particolari tipi di allergia (rinite allergica o febbre da fieno) o altre condizioni mediche che interessano soprattutto le vie aeree (fibrosi cistica o malattia da reflusso gastroesofageo) o che impediscono il corretto funzionamento delle ciglia a livello nasale.
In casi più rari, può dipendere da un’infezione ai denti (granulomi, ascessi) non adeguatamente curata.
Fumo, inquinamento dell’aria e dell’acqua, immersioni subacquee e viaggi in alta quota sono altrettanti fattori di rischio.
Sintomi comuni
La sua manifestazione caratteristica in fase acuta è la sensazione di pressione sul volto che segue i movimenti del capo accompagnata da un dolore accentuato e localizzato nella zona dove ristagna il muco.
Un dolore alla fronte, per esempio, indica che sono colpiti i seni frontali, se invece interessa la mascella, l’arcata dentale superiore e le guance può indicare che sono affetti i seni mascellari.
Altri sintomi sono:
- naso chiuso
- abbondante secrezione di muco giallo-verdastro
- stanchezza
- gonfiore e dolore facciale soprattutto a livello della fronte e intorno a guance e occhi
- tosse con catarro
- mal di gola
- mal d’orecchie
- mal di denti
- alterazione del gusto e dell’olfatto (iposmia)
- alitosi
- vertigini.
Anche l’età gioca un ruolo importante nel determinare il quadro clinico. I bambini più piccoli infatti lamentano spesso sintomi molto simili a un comune raffreddore (naso chiuso o che cola, febbre leggera) mentre durante il periodo adolescenziale è più comune la tosse secca, febbre, congestione che si intensifica, mal di denti, agli orecchi e dolore al volto. Talvolta è possibile che presentino anche mal di stomaco, nausea, mal di testa e dolore in zona oculare.
A volte la febbre è presente anche tra gli adulti abbinata a uno stato generale di malessere.
La sinusite cronica dà invece disturbi di grado variabile anche se di norma più sfumati ma costanti, come pesantezza alla testa che si traduce spesso in vera e propria cefalea e difficoltà a respirare col naso.
Complicazioni
Le complicanze più serie riguardano soprattutto le forme croniche e purulente. Tra le principali troviamo:
- faringite
- tonsillite
- laringotracheite
- bronchite per diffusione dell’infezione attraverso le vie aeree discendenti.
Talvolta, in situazioni più rare, ma più gravi, la sinusite può comportare l’insorgenza di neuriti ottiche, meningite, trombosi del seno cavernoso e longitudinale oltre che complicazioni oculari soprattutto nella prima infanzia. Nelle persone asmatiche inoltre, la sinusite può determinare un aggravamento dei sintomi respiratori mentre, soprattutto nelle forme acute, può sovrapporsi con infezioni all’orecchio.
Le cure
Molte delle infezioni acute dei seni paranasali si risolvono con trattamenti di auto-medicazione e portano alla completa guarigione.
Soprattutto alla prima manifestazione, per liberare le cavità dal muco si consigliano rimedi naturali in particolar modo attraverso fialette monodose o spray nasali salini non medicati a base di soluzione fisiologica (utile solo per il lavaggio) o ipertonica (con effetto decongestionante).
A questi, a seconda delle necessità, vanno ad aggiungersi:
- inalazione di vapore caldo (aerosol)
- cure termali a base di cicli annuali di crenoterapia
- suffumigi con oli essenziali di eucalipto
- impacchi caldi sulla fronte.
Anche l’assunzione di abbondanti liquidi sembrerebbe avere un effetto positivo nell’alleviare la sintomatologia e il grado di infiammazione andando a fluidificare le secrezioni nasali e contribuendo all’eliminazione degli agenti infettivi per azione meccanica.
Nelle forme più gravi, croniche o ricorrenti è invece opportuno intervenire farmacologicamente tenendo presente la causa scatenante in modo da ottimizzare l’efficacia delle cure.
I casi virali di sinusite solitamente non richiedono alcuna terapia precisa benché gocce o spray nasali medicati con vasocostrittori ad azione decongestionante siano molto usati, a volte anche attraverso la combinazione di più principi attivi. È importante ricordare come il loro uso deve tuttavia essere interrotto dopo 6-7 giorni di uso consecutivo per evitare ricadute.
Rigorosamente su consiglio del medico e quando la sinusite è di origine batterica potrebbero essere indicati gli antibiotici da assumere per otto o dieci giorni, magari associati a cortisonici e mucolitici anche per aerosol.
Amoxicillina, doxiciclina e sulfametoxazolo-trimetroprim sono quelli maggiormente consigliati e prescritti soprattutto a pazienti con sinusite cronica, con dolore e fastidio al volto che non migliora dopo la prima settimana di terapia con semplici decongestionanti oppure in caso di sintomi gravi da rinosinusite. Sono in genere da preferire antibiotici a spettro limitato, ovvero attivi solo nei confronti di un ristretto numero di batteri, in quanto meno soggetti al fenomeno di resistenza.
Se la terapia antibiotica non si dimostrasse efficace nemmeno con principi attivi ad ampio spettro, di solito è necessario ricorrere a test allergologici o a metodologie di desensibilizzazione.
Opportuni accorgimenti di principio attivo, dose e durata del trattamento sono da tenere presenti in casi di sinusiti pediatriche.
Nel caso di sinusiti di natura allergica può essere opportuna l’assunzione di farmaci antistaminici, sia topici (spray) sia sistemici, sempre su consiglio del medico.
Le formulazioni da banco possono essere utili nel ridurre prurito, starnuti o congestione nasale. Sono disponibili inoltre combinazioni di antistaminici con basse dosi di un decongestionante con buona azione sulla mucosa nasale.
Gli antistaminici, a causa del loro meccanismo d’azione, possono avere effetti sedativi e causare sonnolenza. Sono tuttavia in commercio nuove formulazioni non sedative e, talvolta, disponibili anche in combinazione con decongestionanti per alleviare la sintomatologia oltre che gli effetti collaterali complessivi, sedazione inclusa.
Inoltre, per prevenire e alleviare i sintomi da rinite allergica in soggetti predisposti, tra i prodotti da banco troviamo anche spray nasali medicati a base di cortisonici (da prescrizione) da iniziare un paio di settimane prima della stagione allergica senza restrizioni temporali di utilizzo.
In generale, per tenere a bada il dolore è possibile ricorrere ad antinfiammatori o analgesici quali paracetamolo, acido acetilsalicilico o ibuprofene.
Infine, si valuta di ricorrere all’intervento chirurgico quando il controllo dei sintomi attraverso l’approccio naturale e/o farmacologico non ha avuto effetti. La tecnica più comune è di tipo endoscopico e prevede l’uso di un tubicino inserito nella cavità nasale con l’obiettivo di ampliare i canali di drenaggio del muco tra i seni e il naso permettendo il riciclo dell’aria e la fuoriuscita del muco. Nei casi più semplici questo tipo di intervento è eseguito in day-hospital e con anestesia locale.
Per saperne di più sulle terapie per la sinusite leggi questo articolo.
Quando consultare il medico
È importante non trascurare la sinusite in quanto può diventare cronica e, per evitare che l’infezione si diffonda ai tessuti circostanti, il medico andrebbe sempre consultato.
Bisogna rivolgersi in particolare alla figura specialistica dell’otorinolaringoiatra nelle forme gravi di sinusiti e quando disturbi come febbre alta, difficoltà nella respirazione e a percepire gli odori (anosmia), sensazione di costante pesantezza quando si tiene la testa bassa, dolore pulsante alla fronte e all’altezza degli zigomi che aumenta con la pressione, presenza di sangue nel muco, gonfiore al volto, annebbiamento della vista, tosse e voce di timbro nasale durano per più di due settimane.
Per chi vuole curarsi in modo naturale, esistono anche validi rimedi erboristici: Sinusite: rimedi naturali per curarla