La sinusite è un’infiammazione talora anche molto dolorosa. Attenzione: nei bambini spesso non è facile da riconoscere e, quindi, da curare. Ecco come affrontarla.
La sinusite è l’infiammazione di uno o più seni paranasali, cioè quelle cavità scavate all’interno delle ossa che si trovano vicino a naso e occhi. Svolgono vari compiti: riscaldano e umidificano l’aria inspirata, sono importanti per la percezione olfattiva e contribuiscono a modulare la voce.
Quando si infiammano danno un tipico mal di testa, che gli adulti sanno riconoscere abbastanza facilmente. Più problematico se colpisce un bambino, perché i sintomi possono essere così chiari e ciò spesso ritarda la cura.
Cause e terapie
Le cause più frequenti della sinusite sono le infezioni virali, primo tra tutti il classico raffreddore. E poi la rinite allergica, che spesso dà luogo a una forma cronica e tende nel tempo ad associarsi ad asma.
Anche anomalie anatomiche, come la deviazione del setto nasale, o l’introduzione di corpi estranei possono talvolta essere chiamate in causa.
Nei bambini l’ingrossamento delle adenoidi, anch’esso dovuto a episodi infettivi, può essere un ulteriore fattore che funge da serbatoio di microrganismi e determina ostruzione.
A tale riguardo, infatti, va precisato che i seni comunicano con le fosse nasali attraverso sottili canali che, in caso di congestione della mucosa, possono facilmente ridursi o chiudersi del tutto, permettendo in questo modo a eventuali agenti patogeni presenti di proliferare indisturbati.
In assenza di complicazioni (dovute all’estensione del processo infiammatorio alle sedi vicine come l’orbita oculare) e soprattutto se diagnosticata per tempo la sinusite si risolve in maniera efficace con una terapia antibiotica, che deve essere prescritta dal medico o dal pediatra.
Ovviamente, se la sinusite si associa ad allergia è opportuno intervenire anche su quest’ultima, essendo di per sé causa di infiammazione e di abnorme reattività agli agenti infettivi.
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Le cure di supporto
Non meno importanti sono misure di supporto, volte a contrastare l’infiammazione nonché a favorire la respirazione, il drenaggio del muco e possibilmente l’eliminazione fisica dei patogeni.
È fondamentale mantenere una scrupolosa igiene delle fosse nasali, praticando un lavaggio sistematico con soluzione fisiologica, utile a rimuovere sia le secrezioni sia gli eventuali microrganismi presenti.
Le strategie alternative al lavaggio nasale sono:
- il tradizionale aerosol
- i suffumigi con l’aggiunta di oli essenziali o erbe aromatiche (timo, eucalipto, zenzero)
- le inalazioni di acque termali (sulfuree e salsobromoiodiche), oli essenziali (lavanda, eucalipto), limone, camomilla o propoli.
Possono essere utili anche prodotti a base di propoli, zinco, vitamina C, salice, liquirizia, echinacea che aiutano a rinforzare il sistema immunitario e che hanno azione antinfiammatoria.
E poi, aiutano bagni e docce nasali, da praticare preferibilmente al mattino, tisane dotate di azione antinfiammatoria e, ancora, decotti di marrubio, tussilagine o issopo per favorire la fluidificazione del muco.