Che cos’è
Denominata Paulinia cupana, il guaranà è una pianta rampicante, sempreverde, proveniente dalla foresta amazzonica, dove cresce prevalentemente lungo i fiumi, e appartenente alla famiglia delle Sapindaceae.
Può superare i 10 metri d’altezza ed è considerata sacra da varie tribù indio, che l’hanno sempre utilizzata per la cura delle malattie.
Attività
La pianta secca contiene almeno il 2,5% di caffeina, che agisce come psicostimolante, migliorando le capacità di attenzione e memoria nonché le performance mentali e riducendo il senso di fatica.
La caffeina determina inoltre accelerazione del battito cardiaco insieme a un’azione modicamente vasodilatatrice e diuretica. Favorisce inoltre la mobilizzazione dei grassi dal tessuto adiposo.
Perché si usa
Il guaranà è impiegato come tonico mentale, per migliorare il livello di attenzione, in caso di deficit di memoria e/o deperimento psichico, e come dimagrante, in virtù dell’azione lipolitica, in condizioni di sovrappeso e obesità.
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Come si usa
La pasta di guaranà è impiegata storicamente dai nativi sudamericani come stimolante, astringente e per contrastare la diarrea cronica.
I semi grattati nell´acqua sono utilizzati in caso di febbre, problemi cardiaci, mal di testa, lombalgie, emicrania e affaticamento provocato dal caldo.
Normalmente si utilizza l’estratto secco titolato al 3% in caffeina. Il dosaggio giornaliero è di 400-800 mg di estratto secco, corrispondenti a 12-24 mg di caffeina.
Effetti indesiderati
Il guaranà può dare luogo a sovreccitazione, tremore, insonnia, irritabilità, tachicardia e, in alcuni casi, nausea ed episodi di vomito.
Gli effetti indesiderati sono per lo più legati all’assunzione di dosaggi eccessivi e per periodi di tempo protratti.
Precauzioni
Il guaranà è controindicato in caso di:
Età | Al di sotto dei 10 anni |
Patologie | Ipertiroidismo, aritmie cardiache e cardiopatie in genere, ipertensione, ulcera peptica, sindromi ansiose |
Altre condizioni |
Gravidanza |
A dosaggi eccessivi può causare disturbi da ipereccitazione (insonnia, agitazione, euforia). Non dovrebbe essere assunto la sera e impone attenzione in caso di ipertensione.
Interazioni
Il guaranà aumenta l’escrezione della fenitoina (famaco antiepilettico), riducendone l’effetto terapeutico.
Altre interazioni importanti riguardano l’acido acetilsalicilico, gli antiaritmici, gli anticoagulanti, il litio, i fluorochinolonici, gli ormoni tiroidei, gli inibitori delle monoamino-ossidasi (impiegati nella terapia della malattia di Parkinson), i macrolidi e i contraccettivi orali.