Che cos'è
Posizionata alla base del collo, la tiroide è una ghiandola che regola
diversi aspetti del metabolismo, tra cui la produzione di calore e il
consumo di ossigeno da parte dei tessuti.
L'ipertiroidismo è una condizione nella quale la tiroide produce una quantità eccessiva di due ormoni, la tiroxina (T4) e la triiodotironina (T3), determinando un aumento dei loro livelli nel sangue e la comparsa di alcuni disturbi a esso legati.
Per arrivare a una diagnosi, è importante valutare anche i valori dell'ormone TSH (thyroid-stimulating hormone): se il TSH è ridotto, significa che la ghiandola sta funzionando troppo;
al contrario, se presenta valori elevati la tiroide sta lavorando troppo
poco.
I valori di riferimento per il TSH (espressi in mlU/l, millesimi di unità internazionali di attività biologica per litro di sangue) nell'adulto sono:
Sospetto ipertiroidismo | TSH < 0,5 mlU/l |
Intervallo di normalità | TSH 0,5-4 mlU/l |
Sospetto ipotiroidismo | > 4 mlU/l |
Cause
L'ipertiroidismo può avere diverse origini, ma spesso dipende dalla presenza del morbo di Graves-Basedow, una malattia autoimmunitaria che colpisce soprattutto le giovani donne e che altera il meccanismo di controllo della produzione degli ormoni tiroidei.
Altre cause di ipertiroidismo sono l'infiammazione della tiroide (tiroidite), l'assunzione incongrua di ormoni tiroidei (tireotossicosi), la presenza di noduli (gozzo tossico) e l'adenoma ipofisario.
Una forma transitoria di ipertiroidismo può manifestarsi in gravidanza o entro alcuni mesi dal parto e risolversi spontaneamente nel giro di alcune settimane.
La disfunzione può essere aggravata dall'assunzione inconsapevole di iodio contenuto in dentifrici, collutori, disinfettanti, farmaci, conservanti e sale iodato.
Sintomi più comuni
I sintomi sono a volte poco specifici e indipendenti dalla causa. I principali sono: perdita di peso inspiegabile nonostante un buon appetito, irritabilità, insonnia, battito cardiaco accelerato (tachicardia), palpitazioni.
Inoltre, sudorazione eccessiva, tremori alle mani, intolleranza al caldo, rigonfiamento della parte anteriore del collo (gozzo) e debolezza muscolare.
Il segno più caratteristico dell'ipertiroidismo è l'esoftalmo, ovvero una marcata sporgenza dei bulbi oculari in avanti e lateralmente con il tipico sguardo spalancato.
I capelli appaiono fragili e meno luminosi, la cute più calda. L'ipertiroidismo può dare anche irregolarità del ciclo mestruale, fino alla sua scomparsa, e problemi di infertilità anche nel maschio.
Complicazioni
Se non trattato adeguatamente, l'ipertiroidismo può portare, soprattutto negli anziani, ad aumento della pressione arteriosa, fibrillazione atriale, ingrossamento del ventricolo sinistro e scompenso cardiaco resistente alle comuni terapie.
Può verificarsi anche riduzione della acuità visiva e rialzo anomalo della temperatura corporea.
Le cure
L'ipertiroidismo è una condizione cronica che può evolvere nel corso del tempo. Il trattamento deve essere prescritto esclusivamente dal medico che imposterà una terapia personalizzata da seguire scrupolosamente.
Le opzioni includono l'uso di farmaci antitiroidei e betabloccanti, l'impiego di iodio radioattivo e l'intervento chirurgico.
Chi soffre di ipertiroidismo dovrebbe limitare il fumo e il consumo di alcol, cioccolato e bevande contenenti caffeina (tè, caffè e cola).
Quando consultare il medico
Un eccessivo dimagrimento inspiegabile associato a nervosismo e insonnia può far sospettare l'ipertiroidismo. A discrezione del medico, la diagnosi si basa su una visita clinica, l'esecuzione di dosaggi ormonali nel sangue ed esami strumentali (scintigrafia, ecografia).