Molti pensano, giustamente, che sia utile alla salute delle ossa. In realtà i suoi benefici sono molti di più.
Se vuoi approfondire l'importanza della vitamina D per la prevenzione dell'osteoporosi leggi questo articolo.
Asma e allergie
Uno studio pubblicato sull’American Journal of Respiratory and Critical Care Medicine ha dimostrato che carenze di vitamina D nell’età infantile sono correlate a un più elevato tasso di asma e allergia.
Tuttavia dovranno essere condotti altri studi per valutare i meccanismi molecolari che, a oggi, non sono noti.
Se manca, aumenta il rischio di diabete e malattie cardiache. Una ricerca della Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health dimostra che bassi livelli di vitamina D tra gli adolescenti sono associati a una maggiore pressione sanguigna e a più elevati tassi di glucosio nel sangue.
Sebbene siano dati preliminari, la scoperta dei ricercatori statunitensi sottolinea l’importanza di questa vitamina nella prevenzione di diabete e cardiopatie.
Un altro studio statunitense, apparso su Circulation, ha scoperto che bassi livelli di vitamina D negli adulti sono legati una maggiore incidenza di patologie cardiache, soprattutto nei soggetti che soffrono di ipertensione arteriosa.
Infine, un terzo studio pubblicato sugli Archives of Disease in Childhood ha dimostrato che integrare l’alimentazione dei bambini con supplementi di vitamina D potrebbe addirittura prevenire l’insorgenza del diabete di tipo 1 nell’età adulta.
I meccanismi di tale azione protettiva della vitamina D sono ancora da approfondire, ma gli esperti ipotizzano un suo ruolo nella funzionalità del sistema immunitario, nonché un’azione di prevenzione nei confronti di disfunzioni a carico delle cellule beta del pancreas causate da una classe di proteine, le citochine.
Potrebbe prevenire la sclerosi multipla
Uno studio pubblicato sul Journal of the American Medical Association ha scoperto che alti livelli di vitamina D nel sangue riducono il rischio di sclerosi multipla, malattia degenerativa che colpisce circa 2 milioni di persone nel mondo.
Già in passato i ricercatori avevano osservato il ruolo della vitamina D, sintetizzata dall’ organismo grazie all’esposizione al sole, contro questa patologia, che peraltro è più diffusa nei paesi dove la luce solare è scarsa.
Un’arma in più contro i tumori
Sono ormai numerose le ricerche sul rapporto tra i livelli di vitamina D e i tumori. Un gruppo di ricercatori dell’Università di San Diego, in California, ha osservato che carenze di questa sostanza possono essere responsabili di aumento di incidenza di tumori ovarici, al colon, al seno e ad altri organi e di mortalità a causa degli stessi.
Lo studio, pubblicato sull’American Journal of Public Health, svela che esiste una maggiore incidenza e un maggior tasso di mortalità per tumori tra le persone di colore, la cui pelle tende a produrre meno vitamina D quando esposta ai raggi ultravioletti, e tra coloro che vivono in zone poco soleggiate.
Altri studi riguardanti i tumori al seno hanno evidenziato come bassi livelli di vitamina D siano associati con una progressione più rapida della malattia.
Psoriasi sotto controllo con la A e la D
Le vitamine A e D possono svolgere un ruolo utile nel trattamento della psoriasi, una malattia infiammatoria cronica della pelle che si manifesta con la comparsa di macchie desquamanti.
Vari studi hanno dimostrato che alcune vitamine, soprattutto i derivati della D (calcipotriolo, tacalcitolo, calcitriolo), possono ridurre l’infiammazione cutanea e tenere sotto controllo nel tempo la malattia.
Rende l’autunno meno triste
Diversi studi hanno dimostrato come il tono dell’umore sia influenzato dalla quantità di luce a cui si viene esposti: basti pensare alla maggiore incidenza dei casi di depressione man mano che ci si allontana dall’equatore.
Un ruolo importate in questo fenomeno potrebbero svolgerlo le carenza di vitamina D, che l’organismo sintetizza proprio a seguito di esposizione alla luce solare.
Migliora le funzioni del cervello
Uno studio pubblicato sul FASEB Journal, curato da esperti del Children’s Hospital & Research Center di Oakland, negli Usa, sottolinea l’influenza della vitamina D sulla funzionalità cerebrale.
Tra le prove della correlazione tra vitamina D e salute del cervello c’è la diffusa presenza di recettori della vitamina in molte aree cerebrali, nonché la sua capacità di influenzare l’azione di alcune proteine direttamente coinvolte nei processi di apprendimento e memoria, nel controllo motorio e nella sfera del comportamento sociale.
Gli studiosi raccomandano di aumentare l’apporto giornaliero di questa sostanza in quanto la maggior parte della popolazione presenta livelli inferiori alle quantità raccomandate.
Diete poco equilibrate, pigmentazione della pelle, età, posizione geografica, l’uso di creme solari sono i fattori alla base di possibili carenze che espongono non soltanto a un rischio maggiore di osteoporosi, dolori articolari e fragilità ossea ma, come rilevato da numerosi studi, probabilmente anche ad alcune forme di tumori e a malattie depressive.
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