Fitoestrogeni e lecitina fanno della soia, il legume più consumato nei Paesi orientali, un prezioso aiuto per la salute di tutte le donne in menopausa.
Il consumo di soia, diffuso un tempo soprattutto in Oriente, si è ormai esteso anche alle popolazioni occidentali. Oltre a essere un ottimo alimento, ricco di proteine, calcio, fosforo e potassio, questo legume è anche un'importante pianta medicinale.
Proprio l'evidenza che nelle donne orientali siano meno presenti i disturbi tipici della menopausa (come le vampate di calore), l'osteoporosi, le malattie cardiovascolari e i tumori al seno ha indotto a utilizzare la soia come rimedio per contrastare questi problemi.
A trarre beneficio dal consumo di soia sono sia le donne che vogliono prepararsi al meglio alla menopausa, sia quelle che sono già arrivate a questa nuova fase della vita.
Infatti la soia è ricca in isoflavoni (detti anche fitoestrogeni) molecole in grado di ridurre i fastidi tipici del climaterio.
Un potente alleato durante la menopausa
Vampate di calore, palpitazioni e aumentata sudorazione sono solo alcuni degli spiacevoli sintomi che spesso accompagnano la menopausa. Alla base di questi disturbi c'è la diminuzione dei livelli di estrogeni, che porta anche a un aumento della pressione, dei livelli di colesterolo e dell'osteoporosi.
La medicina convenzionale contrasta questi problemi con la terapia ormonale sostitutiva, una cura a base di estrogeni e, eventualmente, progestinici. La soia si propone come un valido sostegno a questa terapia e può essere di grande aiuto nei casi in cui i sintomi siano di lieve entità. Questo proprio grazie alla presenza dei fitoestrogeni.
La loro attività si basa sulla somiglianza con gli estrogeni prodotti dall'organismo femminile. Grazie a questa analogia strutturale, gli isoflavoni sono in grado di legarsi agli stessi recettori con cui interagiscono gli estrogeni, andando a regolare le funzioni che sono controllate da questi ormoni prima della menopausa.
Gli effetti benefici del trattamento con fitoestrogeni sono apprezzabili già dopo un solo mese di assunzione e a tre mesi dall'inizio della terapia i miglioramenti della sintomatologia sono significativi.
Con integratori o con la dieta
Questi risultati possono essere ottenuti utilizzando prodotti a base di isoflavoni della soia acquistabili senza ricetta nelle farmacie.
Oppure, integrando la propria alimentazione con soia e derivati. In una giornata, 60 grammi di soia o 40 grammi di proteine di soia sono sufficienti per contrastare i disturbi della menopausa.
Oltre che consumando direttamente il legume, le sue proteine si trovano nel latte di soia, che viene digerito senza problemi anche da chi è intollerante al latte vaccino. Questo latte può essere bevuto direttamente o utilizzato nella preparazione di frullati, gelati, creme e salse o per insaporire pietanze a base di riso, pesce e verdure e le zuppe.
La soia è presente anche nel tofu e nella shoyu, tipici della cucina giapponese. Ed esistono, inoltre, pane, crackers, biscotti e altri prodotti da forno preparati con farine arricchite di sfarinati ottenuti dalla lavorazione dei semi di soia. Si tratta di cibi con migliorate capacità nutrizionali e sapore identico a quello dei prodotti a base di sole farine di cereali.
Non solo vampate
L'elevato contenuto in fitoestrogeni rende la soia un potente alleato anche contro il tumore al seno. Da non sottovalutare, poi, gli effetti benefici di un altro principio attivo della soia, la lecitina. Questa molecola è in grado di diminuire i livelli di colesterolo e trigliceridi nel sangue, prevenendo, così, l'aterosclerosi e l'infarto miocardico.
Infine, arricchire la propria dieta di soia diminuisce il rischio di osteoporosi. Questo legume, infatti, è ricco di ferro e vitamine del gruppo B (vedi tabella) e contribuisce alla mineralizzazione delle ossa.
Ferro | 15,7 mg |
Vitamina B1 | 0,8 mg |
Vitamina B2 | 0,8 mg |
Vitamina B3 | 1,6 mg |
Vitamina B5 | 0,7 mg |
Vitamina B6 | 0,3 mg |