Che cos’è
Il Fucus (Fucus vesiculosus) o Quercia marina è un’alga dalle foglie appiattite e allungate, ricca di iodio, che cresce lungo le coste dei mari temperati e freddi dell’emisfero Nord e si ritrova in abbondanza nel canale della Manica.
In fitoterapia si usa il tallo, che corrisponde all’intero corpo vegetativo dell’alga, dopo essiccazione.
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Le attività
Il Fucus è sfruttato per il suo elevato contenuto di iodio, elemento indispensabile per il corretto funzionamento della tiroide e per assicurare un metabolismo energetico efficiente.
Un insufficiente apporto alimentare di questo elemento impedisce, infatti, la produzione di adeguate quantità di ormoni tiroidei con comparsa di forme più o meno gravi di ipotiroidismo e alterazioni strutturali della ghiandola (gozzo, noduli eccetera).
Dal momento che gli ormoni tiroidei influenzano il metabolismo energetico, lo iodio ha un ruolo nel determinare l’efficienza nell’uso dei nutrienti da parte dell’organismo e nel favorire la perdita o l’aumento di peso corporeo.
Secondo le indicazioni della Società italiana di
nutrizione umana (SINU), i livelli giornalieri di assunzione adeguata per lo iodio sono:
Lattanti | 6-12 mesi | 70 μg |
Bambini | 1-3 anni | 100 μg |
4-6 anni | 100 μg | |
7-10 anni | 100 μg | |
11-14 anni | 130 μg | |
15-17 anni | 130 μg | |
Adulti | > 18 anni | 150 μg |
Gravidanza | 200 μg | |
Allattamento | 200 μg |
Perché si usa
Il Fucus può essere utilizzato per favorire il dimagrimento nel contesto di una dieta ipocalorica bilanciata e abbinata all’attività fisica regolare in soggetti in sovrappeso od obesi.
La sua azione di stimolo particolarmente accentuata sul metabolismo lipidico lo rende utile anche per ridurre i livelli di colesterolo totale mentre l’attività ipoglicemizzante può contribuire a normalizzare i livelli di zuccheri nel sangue.
Gli alginati del Fucus inoltre agiscono a livello intestinale con un meccanismo di tipo meccanico osmotico: richiamano acqua nel lume favorendo l’idratazione delle feci. Ciò facilita la peristalsi, cioè il movimento delle pareti intestinali, e di conseguenza l’evacuazione.
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Come si usa
Del Fucus si usa l’estratto secco nebulizzato titolato in iodio totale (minimo 0,05%) e in iodio legato a proteine (minimo 0,02%).
La dose media giornaliera da assumere è compresa tra i 600 e i 1000 mg di estratto secco titolato, da suddividere in due somministrazioni: una al risveglio, la seconda nel primo pomeriggio.
Effetti indesiderati
In genere, ai dosaggi consigliati, il Fucus è ben tollerato. Tuttavia, a causa della sua azione stimolante sulla tiroide, se assunto in quantità eccessive può causare un ipertiroidismo transitorio riconoscibile per la comparsa di tremori, irritabilità, tachicardia, insonnia e ipertensione arteriosa.
Inoltre, può determinare reazioni allergiche nei soggetti sensibili.
Precauzioni
Il Fucus è controindicato in chi soffre o ha sofferto di disturbi tiroidei di qualunque natura e, in particolare, di malattie associate a un’iperattività della ghiandola (per esempio, il morbo di Basedow).
Il suo impiego dovrebbe essere evitato anche da chi presenta una familiarità per patologie della tiroide, soprattutto tra i parenti di primo grado.
Inoltre, non devono assumere Fucus le persone cardiopatiche, specie se affette da aritmie che accelerano il ritmo cardiaco (tachicardie), fibrillazione atriale o ipertensione arteriosa.
Il suo impiego non è indicato in gravidanza né durante l’allattamento e non dovrebbe essere usato nei bambini, in particolare prima dei dieci anni.
Interazioni
Gli estratti di Fucus, al pari di qualunque alimento (per esempio il sale iodato) o integratore ricco di iodio, vanno evitati durante terapie che prevedono l’assunzione di ormoni tiroidei.