Sono moltissimi i benefici dello sport su bambini e giovani. Eppure in Italia soltanto pochi fanno attività fisica. Ecco come avvicinare i più piccoli all'attività sportiva più adatta a loro.
Sviluppo armonico del fisico, miglioramento della salute in generale, presa di coscienza dell’esistenza di regole e dell’importanza di rispettarle, miglioramento della relazione con l’ambiente e con gli altri.
Sono soltanto alcuni dei benefici dello sport su bambini e giovani. Eppure sono pochi, rispetto agli altri Paesi europei, a praticarne uno.
Vediamo allora come incentivare l’avvicinamento allo sport nei più piccoli, nonché quali discipline e abitudini di vita sono più adatti all’infanzia e all’adolescenza.
Divertimento sì, agonismo no
Anzitutto, si deve tenere a mente che lo sport in generale – e per un bambino in particolare - deve essere sinonimo di divertimento. Soprattutto nei più piccoli deve poter essere vissuto come un gioco.
Farlo diventare, come succede in molte famiglie, una performance agonistica in cui i piccoli non possono fallire, è l’errore più grave che si può commettere.
È bene inoltre che i genitori assecondino le inclinazioni dei figli, favorendo il desiderio di imparare a nuotare, piuttosto che a giocare a calcio, evitando imposizioni.
Forzare la scelta del bambino verso uno sport provoca soltanto malessere che, alla fine, vanifica il giovamento dell’attività fisica stessa.
E si rischia che il piccolo abbandoni presto tutti gli sport, non soltanto quello imposto.
Se si può sarebbe meglio incentivare discipline diverse tra loro, in modo che il bimbo possa trovare lo sport a lui più affine. Soltanto così il semplice gioco può evolvere in un sano agonismo.
Gli sport più adatti
Secondo gli esperti, fino a tre anni lo sport che rispetta maggiormente il bambino è il nuoto.
Per i più grandi si può invece scegliere tra quelli che associano al moto una buona componente di relazione, il che significa svago e socializzazione.
In pratica, gli sport di squadra come il calcio e la pallacanestro. Sviluppano il senso del rispetto delle regole e favoriscono lo spirito di cooperazione.
Alla crescita psichica e fisica del bambino prossimo ai 6-8 anni possono contribuire sport che permettono sia di affinare la percezione del proprio corpo sia di imparare l’importanza di semplici regole. Via libera, quindi, a discipline quali le arti marziali e la danza.
E la pratica a livello agonistico? Sconsigliata prima dei 12 anni.
È soltanto in prossimità della pubertà che l’assetto psico-fisico del ragazzo gli permette di affrontare programmi di miglioramento che abbiano l’obiettivo di competere, superare i propri limiti ed eccellere.
Alimentazione importantissima
Fare sport impegna muscoli, ossa e cervello, insomma tutto l’organismo. Questo vale per gli adulti e soprattutto per bambini e ragazzi.
Per questo devono avere a disposizione tutti gli elementi che permettono il suo ottimale funzionamento: proteine che formano in muscoli, calcio per le ossa, carboidrati e grassi per produrre energia e vitamine e sali minerali per portare a massimo regime il motore del corpo.
Ecco le vitamine e i sali che non possono mancare:
- Vitamina B1, o tiamina: è coinvolta nelle reazioni che trasformano il glucosio in energia. Si può trovare in quasi tutti gli alimenti di origine animale e vegetale.
- Vitamina B2, o riboflavina: partecipa a numerosi processi metabolici e interviene in diverse reazioni finalizzate alla produzione di energia. Le principali fonti sono latte, yogurt e formaggio.
- Vitamina B3, o niacina: anche lei è coinvolta nel metabolismo energetico. Si trova in carne, pesce, cereali e funghi.
- Vitamina B5, o acido pantotenico: facilita la trasformazione di carboidrati, grassi e proteine in energia. Si trova in quasi tutti gli alimenti di origine animale e vegetale.
- Vitamina B6, o piridossina: è fondamentale nell’attività fisica perché attiva il rilascio di glicogeno (energia immagazzinata) da parte di fegato e muscoli. È presente in ortaggi, cereali integrali, legumi, carne, pesce, uova, latte.
- Vitamina B8, o biotina: consente la sintesi degli acidi grassi ed è coinvolta nel metabolismo degli aminoacidi e nella formazione del glicogeno. Si può trovare nel fegato e nel tuorlo d’uovo, ma anche in latticini, carne e alcuni legumi.
- Vitamina B12, o cobalamina: permette l’assimilazione di grassi, carboidrati e proteine trasformandoli in energia. È presente soltanto nei prodotti di origine animale, quali fegato, tuorlo d’uovo, carne, pesce, formaggio e latte.
- Calcio e vitamina D: sono fondamentali per mantenere le ossa in salute. Il primo è presente soprattutto nei latticini, la seconda in alcuni pesci, nei latticini e nelle uova.
- Vitamina C, E, A e selenio: sono potenti antiossidanti, quindi aiutano l’organismo a contrastare gli effetti negativi dei radicali liberi. Si trovano soprattutto in frutta e verdura.
Quando l’alimentazione non può offrire nelle dosi utili tutti questi importanti elementi e nei periodi di intenso sforzo è quindi opportuno ricorrere all’integrazione.