- Che cos’è
- Cause della rinite allergica
- Sintomi più comuni
- Complicazioni
- Le cure
- Quando consultare il medico
Che cos’è
La rinite allergica, spesso chiamata anche "raffreddore da fieno", è caratterizzata da una infiammazione delle mucose nasali scatenata dall’esposizione a una sostanza (allergene) a cui il sistema immunitario delle persone allergiche reagisce in modo improprio.
In altre parole, il sistema immunitario di alcuni individui risponde esageratamente a sostanze che in genere sono innocue, considerandole al contrario dannose e producendo anticorpi specifici (IgE) per combatterle.
Le IgE, a loro volta si legano ad altre cellule del sistema immunitario, i mastociti, che rilasciano grandi quantità di istamina, sostanza che provoca la dilatazione dei capillari arteriosi, induce la secrezione di muco acquoso, stimola le terminazioni nervose provocando la sensazione di prurito e gli starnuti e infine richiama nei tessuti il plasma sanguigno che provoca così l’edema della parte interessata.
Scopri perché la rinite viene chiamata anche Malattia dai mille volti.
Cause della rinite allergica
Le cause più frequenti di rinite allergica sono:
- i pollini delle graminacee
- i pollini di erbe infestanti, come l’ambrosia
- l'acaro della polvere
Quest'ultimo può provocare rinite nel corso di tutto l’anno, anche se spesso si osserva una riacutizzazione dell'allergia in primavera, perché le condizioni climatiche sono quelle ideali per la proliferazione dell’acaro.
La rinite allergica può essere “intermittente”, se si presenta per periodi inferiori alle quattro settimane, o “persistente”.
È inoltre considerata lieve se non disturba il sonno né interferisce con le attività quotidiane; quando peggiora la qualità della vita, invece, è classificata come moderata o severa in base all’entità del peggioramento.
Sintomi più comuni
Il più caratteristico sintomo della rinite allergica è rappresentato da un raffreddore con abbondante scolo di liquido limpido dal naso e dall’infiammazione delle mucose nasali a cui si associa una difficoltà di respiro.
Le prime avvisaglie del disturbo sono spesso rappresentate da una serie di improvvisi starnuti.
La congestione che colpisce inizialmente il naso si diffonde rapidamente agli occhi con lacrimazione, prurito e arrossamento della parte. Oltre al prurito, che può interessare anche le orecchie e il palato, possono manifestarsi anche colpi di tosse.
Complicazioni
Se non viene adeguatamente curata, l’infiammazione può divenire cronica e portare successivamente allo sviluppo di otiti medie, sinusite e poliposi nasale. Può inoltre rappresentare un fattore scatenante il peggioramento dell’asma in chi soffre di questa malattia.
Queste due patologie, tra l’altro, sono spesso legate: il 40 per cento dei pazienti con rinite allergica soffre anche di asma e i pazienti sofferenti di asma sono tutti a rischio di rinite allergica.
Le cure
La prima misura da prendere è quella di ridurre l’esposizione alle sostanze che provocano l’allergia, rimuovendole il più possibile dall’abitazione se si tratta per esempio di un’allergia agli acari o evitando si stare all’aperto quando è maggiore la presenza di pollini nell’aria.
Per quanto riguarda invece il trattamento farmacologico, sono possibili diverse opzioni terapeutiche, a seconda della forma di rinite allergica di cui si soffre:
Forme lievi e intermittenti | Antistaminici orali o per via nasale (eventualmente associati a decongestionanti, da assumere solo per periodi limitati) |
Forme persistenti o moderate | Corticosteroidi (cromoni) o leucotrieni per via nasale (dosaggi più elevati vengono utilizzati per le forme più impegnative) |
Una volta identificati con analisi mediche gli allergeni scatenanti, si può ricorrere all’immunoterapia specifica, che risulta di maggior successo nei bambini (non va però praticata sotto i 5 anni).
Quando consultare il medico
Se si soffre di rinite allergica è sempre necessario recarsi dal medico per impostare una terapia a lunga scadenza che eviti la cronicizzazione e le complicanze.
Se accanto ai caratteristici sintomi compare anche febbre è sempre necessario recarsi dal medico in quanto può essere segno di una superinfezione batterica.