A volte capita di mangiare troppo o di esagerare con le calorie. In caso di un'abbuffata gli antiacidi possono aiutare lo stomaco, facilitando la digestione.
Mangiare regolarmente, abbinare in modo corretto gli alimenti ed evitare gli eccessi sono le regole fondamentali per evitare di incappare in problemi di cattiva digestione. Ma a volte capita di esagerare un po' e di aver bisogno di un rimedio per riparare al danno già fatto.
Le principali conseguenze di un pasto troppo pesante sono pesantezza, gonfiore, sonnolenza, riflessi rallentati e scarsa concentrazione e, spesso, acidità e bruciore di stomaco. Gli antiacidi e altri rimedi farmaceutici possono aiutare a contrastare questi sintomi.
I perché dell'acidità di stomaco
Cibi grassi e fritture, magari non masticati abbastanza bene, appesantiscono e possono causare iperacidità. Infatti pasti abbondanti e ricchi di grassi rallentano il transito del cibo nello stomaco e nel duodeno.
Ciò porta a una variazione del pH gastrico a causa di un'eccessiva secrezione di acido cloridrico, un componente fondamentale del succo gastrico che viene prodotto in presenza di cibo nello stomaco.
La conseguenza più frequente è una sensazione di bruciore che può estendersi dallo stomaco anche alla gola e al collo. A volte questa iperacidità può essere associata a gonfiori e rigidità addominali, costipazione, nausea, rigurgiti acidi e persino a mal di testa.
La situazione è ancora peggiore se si esagera anche con caffè, cibi speziati o piccanti e alcolici, che stimolano la produzione di acido da parte dello stomaco e aumentano il rischio di reflusso gastrico.
Tamponare o prevenire?
Il rimedio più semplice per calmare i bruciori di stomaco è assumere degli antiacidi. Si tratta di sostanze che reagiscono con l'acido cloridrico, neutralizzandolo. In genere si presentano sotto forma di compresse o granulati.
Per esempio, preparati contenenti carbonato di calcio e di magnesio neutralizzano rapidamente l'iperacidità, e rappresentano dei rimedi efficaci per facilitare la digestione
Una soluzione alternativa è offerta da una classe di farmaci che è in grado di interferire con la produzione di acido cloridrico. Si tratta degli inibitori della pompa protonica (PPI), tra cui i più noti sono l'omeprazolo e il pantoprazolo.
Queste molecole bloccano l'attività dell’enzima (la pompa protonica), responsabile della secrezione di acido cloridrico nello stomaco. Il loro utilizzo è particolarmente indicato quando l'eccessiva acidità può arrivare a causare sintomi forti e ricorrenti, come bruciore di stomaco e rigurgito acido.
Soprattutto non esagerare
Questi rimedi sono utilissimi in tutti i casi nei quali non si è stati troppo attenti a ciò che si è mangiato ma, come sempre quando ci si affida ai farmaci, non si deve abusarne.
In particolare, un utilizzo troppo frequente o non corretto degli antiacidi potrebbe causare diarrea, costipazione o variazioni nell'equilibrio acido-base del sangue.
Meglio sarebbe prevenire, alimentandosi correttamente in modo da non favorire una produzione eccessiva di acido cloridrico.