- Che cos’è
- Le attività
- Perché si usa
- Come si usa
- Controindicazioni ed effetti indesiderati
- Interazioni
Che cos’è
Le genziane sono un gruppo di piante erbacee annuali o perenni della famiglia delle Genzianacee.
Sono diffuse nell'arco alpino e sugli Appennini nella varietà comune, dai fiori blu e nella varietà maggiore, con fiori gialli e alta fino a un metro.
Si può trovare nei climi alpini di tutti i continenti e viene utilizzata e coltivata per il suo sapore amaro, ma non tossico, per la preparazione di numerosi liquori o digestivi.
Attualmente la raccolta spontanea è regolamentata in molte regioni perché si tratta di specie protetta.
Le attività
Dalla radice si ricavano sostanze amarissime come i glucosidi amari e la genziopicrina che agiscono sulla digestione e sulla produzione di muco gastrico.
Ha effetto leggermente antisettico e tradizionalmente veniva utilizzata anche come lassativo, febbrifugo e disinfettante per la cute.
Aumenta la quantità di succo gastrico poiché influenza la secrezione di cloro e peptine da parte dello stomaco e la motilità del tubo digerente.
L'azione si sviluppa a seguito della stimolazione dei recettori del gusto, nella bocca e con la stimolazione della produzione di saliva.
È comunque una pianta poco studiata, e non ci sono lavori scientifici che ne dimostrino le proprietà.
La raccolta spontanea è sconsigliata a chi non è esperto perché può essere confusa con piante tossiche.
Perché si usa
La genziana viene utilizzata in caso di cattiva digestione dovuta a pasti abbondanti o ricchi di grassi, perchè stimola la produzione dei succhi gastrici e come amaro tonico.
Viene utilizzata in molti liquori amari assunti in genere come digestivi a fine pasto e in numerosi preparati farmaceutici per stimolare la funzione intestinale.
Nella tradizione erboristica, la genziana, oltre che come digestivo e tonico stimolante dell'intestino viene utilizzata come febbrifugo e come cicatrizzante per le ferite.
Come si usa
Generalmente si utilizza la radice essicata in infusione o l'estratto secco, la tintura madre o l'estratto idroalcolico.
Si assume prima dei pasti per alcuni giorni di seguito oppure, occasionalmente, dopo un pasto abbondante che si fa fatica a smailtire.
Controindicazioni e effetti indesiderati
L'utilizzo può provocare un aggravamento dei sintomi in chi soffre di ulcere o disturbi gastrointestinali.
Interazioni
L'effetto di leggero antinfiammatorio può sovrapporsi a quello dei farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS).
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