Influenza, ecco i farmaci davvero utili

Antivirali con estrema cautela, antibiotici da evitare. Ecco quali sono i farmaci che si possono prendere in caso di influenza.

Se ne parla molto, in rete e sulle riviste di salute: i virus possono essere combattuti con farmaci antivirali, che ne rallentano la propagazione e ne limitano gli effetti.

Tali medicinali devono essere prescritti da un medico, visto che il loro profilo rischio/beneficio deve sempre essere valutato attentamente.

In linea di massima si ritiene siano superflui visto che l’influenza, comunque benigna, si risolve da sola nella stragrande maggioranza dei casi.

Antibiotici inefficaci contro i virus

Nell’influenza, gli antibiotici sono controindicati poiché non servono a nulla contro i virus. Vanno usati soltanto nel caso insorgano complicazioni batteriche.

In ogni modo deve sempre essere il medico a prescrivere gli antibiotici, e la cura va portata a termine secondo le indicazioni, anche nel caso in cui i sintomi scompaiono prima.

In questo modo, si debellano completamente i batteri, evitando pesanti ricadute.

L’abuso di antibiotici genera il fenomeno della “resistenza antibiotica” che, nel tempo, ha portato allo sviluppo di ceppi di batteri non più sensibili a determinati farmaci.

Quindi, in generale, nel caso di influenza, la terapia è prettamente sintomatica: restare a letto, assumere antipiretici per la febbre, decongestionanti nasali, sciroppi per la tosse.

Sintomi: così si tengono a bada

A seconda dell’azione richiesta si possono utilizzare:

  • Antidolorifici. Riducono i dolori (cefalea, mal di gola e dolori ai muscoli e alle ossa).
  • Antipiretici e antinfiammatori. Diminuiscono l’infiammazione e la temperatura corporea (la febbre, che caratterizza l'influenza).
  • Sedativi della tosse e decongestionanti nasali. I primi inibiscono lo stimolo della tosse, i secondi alleviano la produzione di muco.
  • Mucolitici ed espettoranti. Favoriscono l’espettorazione riducendo la viscosità delle secrezioni catarrali.

Consigli utili

Vitamine e sali minerali. Da sempre si dice che le spremute d’arancia aiutino a prevenire i “mali di stagione”, in particolare grazie all’apporto di vitamina C.

Eppure, nonostante la letteratura sull’argomento sia vastissima, ancora oggi il ruolo di questa vitamina nel prevenire le infezioni è oggetto di dibattito.

In ogni caso, esiste una ricchezza di dati scientifici che confermano un coinvolgimento attivo dell’acido ascorbico (la vitamina C) nella funzionalità del sistema immunitario.

Inoltre, le cellule immunitarie che distruggono i virus (fagociti) producono sostanze ossidanti e tossiche, non solo per i microrganismi, ma anche per le altre cellule del nostro organismo: la vitamina C si è dimostrata un ottimo antiossidante, in grado di neutralizzare queste tossine.

Di seguito il contenuto di vitamina c in alcuni alimenti:

Alimento Contenuto di vitamina C
(mg/100g parte edibile)
Succo d'uva 340
Peperoncini piccanti 229
Ribes 200
Peperoni 166
Rucola 110
Broccoletti lessati 86
Kiwi 85
Fragole 54
Spinaci 54
Clementine 54
Cavolo cappuccio rosso 52
Succo d'arancia 44
Succo di limone 43

Tanta acqua. Bere molta acqua è fondamentale (soprattutto nei bambini) per mantenere la giusta idratazione quando si ha la febbre.

Per garantire il buon funzionamento di tutte le attività fisiologiche, il nostro organismo ha bisogno di un litro e mezzo circa di acqua ogni giorno.

A maggior ragione quando, a causa della febbre, si ha un’abbondante perdita di liquidi con il sudore.

Un adeguato apporto di acqua e sali minerali è fondamentale sia per mettere l’organismo nelle condizioni migliori per combattere la malattia, sia per alleviare i sintomi, perché per esempio rende più fluido il muco che, così, viene eliminato più facilmente.

Molti sintomi, come tosse, mal di gola e congestione nasale possono anche essere alleviati da bevande calde, meglio se dolcificate con miele.

Suffumigi. Le inalazioni di vapore possono essere di aiuto. Migliorano l’ostruzione nasale e la tosse, poiché il vapore fluidifica il muco.

Basta sedersi davanti a una pentola di acqua calda e coprire la testa con un asciugamano, chiudere gli occhi e inalare profondamente.

Questa pratica non è adatta ai bambini perché potrebbero scottarsi: meglio metterli seduti in bagno con l’acqua calda della vasca aperta e la porta chiusa, in modo che la stanza si riempia di vapore. Gli aerosol hanno gli stessi effetti.

Niente sigarette. Fondamentale evitare il fumo di sigaretta, che irrita ulteriormente la mucosa delle vie aeree.

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