Una dieta con booster e pasti sostitutivi

DOMANDA

Mi hanno proposto di seguire una dieta che di recente va molto di "moda", la Juice Plus. Al netto delle indicazioni alimentari, che da profana mi sono sembrate comunque in linea con un'alimentazione varia, sono un po' perplessa per tutto ciò che riguarda quelli che chiamano "booster" e i pasti sostitutivi. I booster contengono, tra le varie cose, glucomannano e mi hanno detto che serve per aumentare il senso di sazietà. A suo avviso è una dieta che possa esser seguita in modo sano?

RISPOSTA DELL'ESPERTO

Risponde: Patrizia Maria Gatti, Specialista in Scienza dell’Alimentazione

Per prima cosa è bene chiarire che cosa significa seguire un programma dietetico “Juice Plus”. In termini semplici significa seguire una dieta a base di integratori che prevede delle capsule e dei pasti sostitutivi. L’azienda propone i suoi prodotti come il risultato di approfonditi studi, secondo i quali questi sarebbero un concentrato di principi nutrienti di frutta e verdura. Da qui sono nate le raccomandazioni anche per chi non assume frutta e verdura e non deve perdere peso o anche per gli sportivi. In pratica chi aderisce a questa ‘dieta’ deve sostituire uno dei pasti con una tra le seguenti scelte: le barrette ai frutti, le zuppe e le capsule ricche di vitamine. Il metodo comprende anche dei sostitutivi di pasto che “rinforzano” l’organismo favorendo la perdita di peso (booster), secondo l’azienda produttrice. Ora partendo dal principio che gli integratori alimentari di per sé non fanno male, bisogna sempre fare attenzione alle quantità assunte. Le vitamine, infatti, assunte in dosi eccessive non fanno mai bene e questo è un elemento che non viene tenuto in considerazione quando si assumono per esempio delle capsule ricche di vitamine. Se infatti si consumano già verdure e frutta in abbondanza, come si consiglia in molte diete brucia-grassi, assumendo anche integratori si rischierebbe di superare la quantità di vitamine necessarie all’organismo. E tra l’altro chi assume integratori spesso trascura la dieta sana in quanto è convinto di assumere tutti i principi necessari con l’integrazione. In generale comunque polveri e sostanze già pronte vanno ad appesantire e sovraccaricare il fegato e i reni, per questo è opportuno piuttosto utilizzare un estrattore di succo (centrifuga) e ricavare le sostanze necessarie da frutta e verdura fresche. Un’altra cosa da considerare è che i principi e i prodotti che si trovano in questi integratori non sono freschi, ma sottoposti a processi di disidratazione, quindi la deperibilità delle vitamine e dei sali minerali in parte c’è. In conclusione, dunque, i prodotti di questo genere non sono da considerarsi innocui se non accompagnati ad un piano alimentare bilanciato e personalizzato. E tale piano alimentare va consigliato da un esperto nutrizionista. Per quanto riguarda il glucomannano si tratta di una fibra vegetale solubile in acqua derivata dalla radice di una pianta erbacea perenne; è costituito chimicamente da catene di glucosio e mannosio che non vengono assorbiti, ha la capacità di rigonfiarsi, assorbendo acqua fino a 60 volte il suo peso. Tale proprietà è spiccata nello stomaco dove il glucomannano, trasformandosi in gelatina, promuove il senso di sazietà. Se assunto in quantità eccessive può provocare diarrea e pesantezza di stomaco, può favorire il meteorismo e ridurre l’assorbimento delle vitamine liposolubili (A D E K).

Patrizia Maria Gatti
Specialista in Scienza dell’Alimentazione
Laureata in Medicina e Chirurgia nel 1983 presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia Università degli Studi di Milano si è Specializzata in Scienza dell’alimentazione (indirizzo dietetico) presso il medesimo Ateneo nel 1986. Nel 1994 ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Biochimica e la Specializzazione in Biochimica Clinica (indirizzo diagnostico) nel 1997.

Attualmente lavora come libero professionista: svolge attività privata come medico specialista e come author and medical editor multimedia communication. È autore di numerose pubblicazioni in: ricerca clinica, ricerca scientifica di base, biochimica nutrizionale e delle malattie legate alla nutrizione (diabete, obesità, dislipidemie, aterosclerosi). Ha al suo attivo numerose partecipazioni in qualità di docente e/o di relatore a convegni e corsi di educazione nutrizionale per la popolazione generale e per le scuole e a congressi nazionali e internazionali. Possiede oltre 10 anni di esperienza nella comunicazione multimediale salute, medicina e nutrizione.

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