Lavaggi nasali nei neonati

DOMANDA

Ho un bambino di 4 mesi e da quattro giorni ha delle striature di sangue nel muco che gli escono dal naso solo quando effettuo il lavaggio. Ho usato sempre l'aspiratore nasale, forse sono stata io a urtare vicino le pareti nasali e ho provocato una rottura capillare? Lui odia la pulizia nasale e si muove spesso. La mia pediatra mi ha detto che non c'è da preoccuparsi e mi ha detto di usare per un po' lo spray nasale al posto del l'aspiratore. Ma ho dei dubbi, a me non sembra normale che abbia sangue. Ora ha anche iniziato a tossire e starnutire spesso, credo abbia il raffreddore.

RISPOSTA DELL'ESPERTO

Risponde: Marina Battaglioli, Pediatra e neonatologa

I lavaggi nasali, utili in alcuni casi, non vanno abusati. Gli starnuti e i colpi di tosse sono dei meccanismi fisiologici con cui il nostro organismo si libera delle sostanze che infastidiscono le vie respiratorie. Non a caso, gli starnuti sono molto più frequenti nei neonati e nei lattanti, che non sanno a ncora soffiare il naso. Dopo uno starnuto, i bambini emettono spontaneamente grandi quantità di muco dalle narici. Se dopo aver starnutito il nasino appare libero, non occorre fare altro. Il lavaggio nasale con soluzione salina è utile in caso di sinusite. Altrimenti può risultare fastidioso, oltre che dannoso: può provocare irritazione della mucosa nasale. Non farei i lavaggi nasali sistematicamente a tutti i bambini, ma li riserverei ad alcune situazioni particolari. In caso di raffreddore, è opportuno idratare bene il piccolo, se è ancora allattato prevedere che richiederà pasti più piccoli e più frequenti. Se è già svezzato, offrirgli da bere con maggior frequenza. Anche umidificare l'ambiente domestico può servire, ma con molta moderazione. Non sono, invece, indicati nei bambini gli spray nasali contenenti vasocostrittori.

Marina Battaglioli
Pediatra e neonatologa
Dirigente medico di 1° livello c/o Patologia Neonatale – Nido P.O. Buzzi.
Laureata in Medicina e Chirurgia a Milano nel 1990, opera fino al 1994 come studente interna prima e poi come specializzanda presso la Clinica De Marchi e la Clinica Mangiagalli dell’Università degli Studi di Milano dove consegue la specializzazione in Pediatria Generale nel 1994 e in Neonatologia nel 1996.
Tra il 1994 e il 1996 è titolare di una borsa di studio per il Trasporto Neonatale d’Emergenza presso il reparto di Patologia Neonatale della Clinica Mangiagalli, dove opera fino al 1998. Tra il 1998 e il 2000 presta la propria opera al Nido dell’Ospedale S.Giuseppe di Milano prima e poi alla Divisione di Pediatria e Patologia Neonatale dell’Ospedale “Valduce” di Como.
Dal 2000 assume l’incarico a tempo indeterminato presso il reparto di Patologia Neonatale e Nido dell’Ospedale Buzzi, attualmente è Dirigente medico di 1° livello.

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