- Che cos’è
- Come si misura
- Quali sono i valori normali
- Quando viene prescritto
- Ematocrito alto
- Ematocrito basso
L’ematocrito permette di evidenziare la percentuale di globuli rossi nel sangue. Valori troppo alti o troppo bassi possono essere la spia di alcune malattie.
Che cos’è
L’ematocrito (contraddistinto dalla sigla HCT) esprime il rapporto che intercorre tra la parte corpuscolata del sangue, costituita soprattutto da globuli rossi (e, in parte minore, da globuli bianchi, chiamati anche leucociti, e piastrine) e la parte liquida del sangue, ovvero il plasma.
L’ematocrito è un indice espresso attraverso una percentuale. Per esempio, un valore di ematocrito del 45% significa che ci sono 45 ml di globuli rossi in 100 ml di sangue.
Come si misura
Per misurare l’ematocrito occorre sottoporsi a un prelievo venoso. Il campione di sangue viene prelevato generalmente da una vena del braccio, ma può essere raccolto anche tramite una puntura del dito o del tallone, come accade nel caso dei bambini piccoli.
La provetta contente il campione viene quindi portata in un laboratorio di analisi e centrifugata per mezzo di strumenti automatizzati, ottenendo una netta separazione tra i globuli rossi, che si depositano sul fondo, e il plasma che li sovrasta. L’ematocrito esprime la quantità percentuale delle cellule ammassate sul fondo.
Quali sono i valori normali
I valori normali, oltre a essere lievemente maggiori nell’uomo rispetto alla donna, possono variare in base a diversi fattori, come l’età, la gravidanza e l’altitudine. Per esempio, durante la gravidanza, con l'avvicinarsi del parto i livelli dell'ematocrito si riducono, mentre il sangue diviene più fluido. Ad alta quota, invece, accade il contrario: il numero dei globuli rossi aumenta per far fronte alla scarsità di ossigeno presente nell'atmosfera, e il sangue si fa più denso e viscoso.
Ecco qui di seguito i valori di riferimento:
Uomini | 42-52% |
Donne | 37-47% |
Donne in gravidanza | 30-47% |
Residenti in zone ad alta quota |
45-61% (uomini) 41-56% (donne) |
Neonati | 55-68% |
Bambini di 1 anno | 29-41% |
Bambini di 10 anni | 36-40%. |
Quando viene prescritto
Quando si fa un controllo generico per valutare lo stato di salute, o si è in presenza di sintomi quali stanchezza, affaticamento, vertigini, mal di testa e debolezza, l’ematocrito è uno dei primi esami ad essere prescritto.
Si tratta di un esame di routine, in genere eseguito insieme all'analisi della concentrazione di emoglobina nel sangue (l'Hgb) o come parte dell’esame emocromocitometrico (l'esame del sangue più comune e completo, noto anche come emocromo).
Il test può essere usato anche per valutare e monitorare alcune condizioni che comportano variazioni nei globuli rossi, come per esempio l’anemia (una diminuzione del numero dei globuli rossi nel sangue) o la policitemia vera (una neoplasia delle cellule ematopoietiche del midollo osseo), oltre che per valutare lo stato di idratazione del corpo.
Ematocrito alto
Quando l’ematocrito è alto significa che si è in presenza di un aumento della quantità delle cellule ematiche: soprattutto globuli rossi (o eritrociti), ma anche globuli bianchi (leucociti) e piastrine (essenziali alla coagulazione del sangue).
Il sangue è reso, quindi, più denso, più viscoso e scorre con maggiore difficoltà, cosa che può avere ricadute sul cuore, che fa più fatica a pomparlo per mandarlo in circolo.
In alcuni casi il sangue fatica a raggiungere i vasi più piccoli, determinando una diminuzione del flusso sanguigno verso alcune aree dell'organismo (una condizione nota come sindrome da iperviscosità).
Inoltre, la maggiore densità del sangue determina l'aumento delle piastrine e favorisce la formazione di coaguli, che possono causare a loro volta gravi eventi cardiovascolari come infarto o ictus.
Sono diverse le condizioni associate a valori di ematocrito superiori alla norma. Tra queste rientrano:
- la disidratazione,
- l'eritrocitosi,
- la policitemia (distinta in policitemia primaria e policitemia secondaria),
- l’insufficienza renale acuta,
- alcune malattie polmonari,
- e vivere ad alta quota.
Se si suda troppo, si usano farmaci diuretici oppure in presenza di condizioni che comportano vomito e diarrea, si può andare incontro a disidratazione, che causa una riduzione della parte liquida del sangue (rappresentata al 90% da acqua), aumentando così il rapporto tra globuli rossi e plasma e, di conseguenza, anche i valori dell’ematocrito. In questi casi non sale il numero di globuli rossi, ma diminuisce la quota di plasma.
Al contrario, nel caso della policitemia, l’ematocrito è alto perché c’è un aumento dei globuli rossi, mentre la componente plasmatica rimane invariata. Possibili sintomi della policitemia sono disturbi della visione, vertigini, mal di testa, colorito rosso del volto, ecc.
Infine, anche l’assunzione di farmaci contenenti sostanze dopanti, come l’eritropoietina, può far aumentare i valori dell’ematocrito; ragione per cui l'esame dell'ematocrito è incluso nei test anti-doping a cui vengono sottoposti regolarmente atleti e sportivi che gareggiano a livello agonistico.
Ematocrito basso
Sono numerose le cause per le quali il valore dell’ematocrito può risultare basso. Si va dall’anemia alle emorragie, dall’allenamento aerobico prolungato all’insufficienza renale cronica.
Possibili cause sono anche:
- alcuni difetti carenziali (come, ad esempio, quelli di vitamina B12, B9 e B6),
- i difetti di sintesi dell'emoglobina,
- la riduzione dell'eritropoiesi (il processo di produzione di globuli rossi), associata a infiammazione cronica e a malattie autoimmuni.
Per esempio, nel caso dell'emorragia, l'eccessiva perdita di sangue determina anche una perdita di globuli rossi, superiore alla produzione di nuovi globuli rossi, provocando sintomi quali vertigini (quando è veloce) oppure stanchezza, respiro affannoso e pallore (quando è graduale).
Diversamente, nel caso dell’anemia sideropenica (causata da carenza di ferro), siccome l’emoglobina è bassa, la quota di globuli rossi diminuisce e di conseguenza così fa anche l’ematocrito. Classici sintomi spia sono spossatezza e affaticamento, pallore e respiro affannoso.