DOMANDA
A Marzo di quest'anno mio zio ha cominciato un ciclo di chemioterapia per tumore al fegato, seguito da un secondo, poi sospeso per via di una cardiopatia pregressa. All'Ospedale il primario dice che con dosi più blande si può proseguire la chemio, una sua collega no. Intanto sta seguendo cure cardiologiche e il cardiologo ha detto che ci vuole tempo per vedere i risultati. A causa della sospensione della chemio, si sono prodotte piccole metastasi, intanto. Io trovo inverosimile che la cura di una patologia dipenda da un'altra, nel 2013.
RISPOSTA DELL'ESPERTO
Risponde: Claudio Panciroli, Cardiologo
Esiste la possibilità che la chemioterapia danneggi un cuore anche sano sviluppando una cardiomiopatia dilativa e scompenso cardiaco a maggior ragione in una pregressa cardiopatia; da anni si fa sempre un controllo cardiologico con ecocardio prima di iniziare una chemio. Il tipo di patologia al fegato è aggressiva soprattutto se sono metastasi e con i dati abbastanza limitati che mi da, è verosimile che si sia riscontrata una cardiomiopatia dopo chemio per cui l'attegiamento dei curanti sembra consono alle linee guida. Suggerirei una riunione tra cardiologi e oncologi (che avranno già fatto penso) per vedere quale chemio fare. Capisco il suo sconforto espresso con la frase finale, ma purtroppo la chemio che inizia a danneggiare il cuore ha spesso un decorso molto rapido e infasto sul cuore rispetto alla patologia tumorale; inoltre, la risposta alla chemio è spesso personale.
Claudio Panciroli
Cardiologo
Dal 1985 esercita la professione presso l’Azienda Ospedaliera della Provincia di Lodi, in USS Interdipartimentale di Emodinamica di cui è responsabile e in USC di Cardiologia e, privatamente, in ambulatorio.
Laureato e specializzato presso l’Università degli studi di Pavia, dal 1996 si occupa principalmente di emodinamica e dal 2001 anche di interventistica coronarica.
Ha frequentato negli anni, per studio, i seguenti reparti ospedalieri: CNR Fisiologia Clinica di Pisa, Centro Medico di Montescano, Cardiologia di Trieste, Centro Trapianti di Milano Niguarda Cardiologia, l’emodinamica di Cittadella (PD), l’emodinamica di Legnano, l’emodinamica di Pavia (consecutivamente per 5 anni in comando periodico), l’emodinamica HSR Milano occupandosi di Angina di Prinzmetal ed aritmie ischemiche, scompenso cardiaco, sindromi coronariche acute, IMA.
Ha ricoperto diversi incarichi pubblici, tra i quali: Ufficiale Medico con incarico di Dirigente del Servizio Sanitario, Direttore sanitario provinciale CRI Lodi, VicePresidente CRI Lodi, Presidente Lega Navale Italiana sez. Lodi, Insegnante scuola infermieri AO Lodi.
È autore e coautore di 153 pubblicazioni scientifiche tra articoli ed abstracts su riviste cardiologiche nazionali ed internazionali; è stato relatore a 34 congressi/convegni nazionali ed a 10 congressi di cardiologia internazionali.
Ha eseguito diversi studi clinici policentrici; ora sono in corso o appena conclusi cinque studi clinici policentrici per l’emodinamica (Early ACS, Cactus, Patogenesi della trombosi acuta nell’IMA, Apical Balloning, BLINK)