- Anemia cronica semplice
- Anemia emolitica
- Anemia da carenza di ferro
- Anemia mediterranea
- Gli esami diagnostici
Si tratta di una riduzione dei valori dell’emoglobina nel sangue, che può essere dovuta a diverse cause.
Si parla di anemia quando la concentrazione di emoglobina nel sangue scende sotto i 13 g/dl negli uomini e sotto i 12 g/dl nelle donne.
A causare l’anemia è una diminuzione del numero di globuli rossi nel sangue, dovuta a diversi fattori:
- una ridotta produzione o un’eccessiva degradazione dei globuli rossi da parte dell’organismo
- la perdita di globuli rossi a causa di emorragie
- difetti genetici, come nel caso dell’anemia falciforme.
Inoltre, a causare anemia può essere anche una carenza di ferro, indispensabile per produrre l’emoglobina, che consente ai globuli rossi di legare l’ossigeno e di trasportarlo in tutto l’organismo.
Il sintomo più evidente di anemia è il pallore della cute e delle mucose. Altri segnali d’allarme sono un persistente senso di debolezza, tachicardia, mal di testa costante, respiro accelerato, senso di stordimento.
Esistono diverse tipologie di anemia: ecco le principali e le rispettive cause.
Forma di anemia | Cause |
---|---|
Anemia cronica semplice | Malattie infettive e infiammatorie o malattie croniche come tubercolosi, reumatismi articolari, insufficienza renale cronica, leucemie ecc. |
Anemia emolitica | Malattie infettive come polmonite virale, setticemia da streptococco, malaria |
Anemia da carenza di ferro | Insufficiente apporto di ferro con la dieta, emorragie o sanguinamenti, scarso assorbimento intestinale, aumento del fabbisogno di ferro |
Anemia mediterranea | Mutazione genetica |
Vediamole ora nel dettaglio.
Anemia cronica semplice
I sintomi sono quelli generali dell’anemia. Questa forma è causata da malattie infettive e infiammatorie o da diverse malattie croniche: tubercolosi, reumatismi articolari, insufficienza renale cronica, leucemie, ecc.
La terapia dell’anemia cronica semplice dipende dalla malattia che l’ha causata ed è quindi necessario in primo luogo capire quale disturbo sia alla sua origine.
Anemia emolitica
Nelle anemie emolitiche si verifica un’eccessiva distruzione dei globuli rossi.
Nelle forme acute i sintomi più comuni sono brividi, febbre, dolori articolari e addominali, colorazione gialla di pelle e mucose. Nelle forme croniche si verifica invece l’ingrossamento della milza o del fegato.
A causare un’anemia emolitica possono essere malattie infettive come polmonite virale, setticemia da streptococco, malaria.
Tra le forme acute, tipica è l'anemia emolitica di Lederer-Brill che colpisce soprattutto i bambini e gli adolescenti: inizia con febbre elevata, epistassi (sangue dal naso) ed ematuria (sangue nelle urine).
Anemia da carenza di ferro
Come dice il nome, è caratterizzata da ridotti livelli di ferro nell’organismo, indispensabile per la sintesi dell’emoglobina e quindi per il trasporto dell’ossigeno.
Si manifesta con un insieme di sintomi: debolezza generale, inappetenza, bruciori di stomaco, dolori nevralgici, formicolii alle mani e ai piedi.
La carenza di ferro può essere provocata da un insufficiente apporto con la dieta, da emorragie o sanguinamenti (come nel caso di mestruazioni abbondanti), da uno scarso assorbimento intestinale (dovuto sia a patologie come malattie croniche intestinali o celiachia, sia a interventi chirurgici). Inoltre, la mancanza di ferro può essere dovuta anche all’aumento del suo fabbisogno in fasi della vita come la gravidanza o l’allattamento.
Anemia mediterranea
Diffusa soprattutto nelle aree del Mediterraneo, è una malattia del sangue ereditaria causata da un difetto genetico che provoca la distruzione dei globuli rossi, una minore presenza di emoglobina e quindi una scarsa ossigenazione di tessuti, organi e muscoli.
Si tratta di una patologia che causa debilitazione e impedisce una normale crescita. Chi ne soffre deve sottoporsi a frequenti trasfusioni di sangue.
Nella forma meno grave i sintomi sono lievi o poco evidenti. Nella forma più grave si manifestano già dopo i primi due anni di vita.
Gli esami diagnostici
Per verificare se si è in presenza di anemia e per capirne la cause, il medico prescrive alcuni esami di laboratorio: tra questi l’emocromo, che quantifica il numero di globuli rossi, globuli bianchi e piastrine nel sangue.
È inoltre importante misurare la concentrazione di ferro e di ferritina nel sangue. C’è poi l’esame del sangue occulto nelle feci che permette di capire se ci sono emorragie nel tratto gastrointestinale.
In base ai risultati di questi e altri accertamenti, lo specialista può stabilire di quale anemia di tratta e quale terapia prescrivere.