Alzheimer: si può prevenire?

Secondo diversi studi alcuni interventi sullo stile di vita possono aiutare a ridurre le possibilità di ammalarsi o ritardare l’esordio della malattia in chi è a rischio.

Tra le malattie che spesso accompagnano l’invecchiamento, l'Alzheimer è una delle più temute. Il principale fattore di rischio per il suo sviluppo è proprio l'età: dopo gli 85 anni, due persone su dieci si trovano a fare i conti con questa forma di demenza.

Ma accanto a fattori di rischio non modificabili come appunto l’età, la genetica o più genericamente la familiarità, ne esistono anche alcuni, legati essenzialmente allo stile di vita, sui quali è possibile intervenire nell’ottica di ridurre le possibilità di ammalarsi o, quantomeno, ritardare l’esordio della malattia nelle persone a rischio.

Fattori di rischio modificabili

Il fumo di sigaretta, l’abuso di alcol, la carenza di vitamine, la sedentarietà, la scarsa attività mentale e sociale, una dieta scorretta sono tutti elementi associati a un maggior rischio di sviluppare l’Alzheimer. Come anche una storia positiva per traumi cerebrali, livelli elevati di colesterolo e malattie come il diabete, l’ipertensione, l’obesità e le patologie cerebrovascolari.

Recenti studi indicano, però, che fino a tre casi su dieci si potrebbero prevenire semplicemente intervenendo su questi fattori e quindi conducendo uno stile di vita più sano. Cambiare le proprie abitudini può aiutare a migliorare le proprie performance cognitive e tenere allenato e attivo il cervello.

Gli accorgimenti preventivi

Evitare la sedentarietà con una regolare attività fisica è sicuramente uno dei primi accorgimenti anti-demenza. L’attività fisica, soprattutto quella aerobica, ossigena il sangue e aiuta le cellule nervose. Via libera dunque a camminate, bicicletta, nuoto, ma anche a ballo, yoga, pilates, Tai Chi. Senza dimenticare che l’esercizio, oltre a far bene al cervello, aiuta a contrastare obesità, diabete e ipertensione, tutte condizioni collegate a maggiori possibilità di sviluppare l’Alzheimer.

Ma anche smettere di fumare, seguire una dieta equilibrata, allenare la mente e mantenere una vita di relazione sono grandi alleati. Per quanto riguarda l’alimentazione, la dieta mediterranea è senz’altro il modello da seguire. Via libera quindi a tanta frutta e verdura, a pasta, pane e cereali (meglio se integrali), all’olio d’oliva per condire e a grandi quantità di legumi e pesce. Da limitare invece carne rossa e insaccati, nonché il sale e i grassi animali.

Leggere un libro, un giornale, fare le parole crociate, visitare un museo, ma anche cimentarsi con videogiochi di “brain training” o con i moderni strumenti tecnologici, sono tutti modi per allenare la mente, favorendo così la plasticità cerebrale. Altrettanto importante è non isolarsi e condurre una vita di relazione, occupando il tempo libero con attività che mantengono attivi il corpo e la mente: socializzare, conversare, fare volontariato, frequentare luoghi di aggregazione.

Antonella Sparvoli
Antonella Sparvoli
Nata e cresciuta a Milano, dopo il Liceo scientifico, decide di iscriversi alla Facoltà di Scienze biologiche all’Università Statale di Milano. Le materie di studio la appassionano molto e si laurea a pieni voti nel 1995, dopo un periodo di studio come studente Erasmus al Trinity College di Dublino e l’internato per la tesi di laurea nel Laboratorio di immunologia molecolare del Dibit, all’Ospedale San Raffaele di Milano. Si dedica per un breve periodo alla ricerca, ma poi capisce che il suo posto non è tra le provette di un laboratorio, ma tra le pagine di un giornale. Frequenta il Corso post-Laurea in Comunicazione scientifica, organizzato dalla Facoltà di Farmacia dell’Università degli Studi di Milano, e inizia a scrivere per riviste specializzate e divulgative. Dal 1998 collabora in modo continuativo con il Corriere Salute, nel 2010 inizia a collaborare con Io Donna, il femminile del Corriere della sera, e nel 2016 inizia a scrivere per Sapere Salute. Ha scritto alcuni testi di Biologia per le scuole superiori, il volume “Mi spieghi dottore”, ma il suo sogno è scrivere un romanzo. Scherzosamente si definisce «giornalinga», un po’ giornalista… un po’ casalinga. Tra un articolo e l’altro, si dedica al marito Davide e ai figli Andrea e Sofia. Nel tempo libero ama fare sport, andare in bicicletta e, quando possibile, viaggiare. 

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