- Per capirne di più
- Prima regola modificare stili scorretti
- E quando il dolore persiste
- Vincere il dolore
Quasi tutti, prima o poi, hanno sperimentato dolore alla schiena. Dal più sopportabile a quello che addirittura ti toglie il respiro. Le cause solo molte, vediamo quali rimedi adottare.
Il termine “mal di schiena” non indica un unico disturbo, bensì una serie di condizioni dolorose dovute a cause diverse e che si presenta con differenti intensità e durata. La forma cronica, rispetto all’acuta, richiede un maggior supporto medico perché più problematica ed estenuante per il suo protrarsi nel tempo.
Per capirne di più
Nella maggior parte dei casi il mal di schiena è espressione di condizioni benigne e si risolve nel giro di circa un mese. In altri casi, però, deriva da condizioni più serie, come osteopatie, neuropatie o miopatie di diversa gravità e che richiedono una attenzione diversa.
Il dolore acuto è perlopiù innescato da una contrattura da freddo o stress, da posture scorrette o da traumi. Inoltre, alcune disturbi viscerali possono causare dolore riflesso al tratto lombare.
Alterazioni della struttura scheletrica, come un dislivello pronunciato dell’anca o una rilevante differenza nella struttura degli arti (come gambe di lunghezza differente), piedi piatti o ginocchia valghe, persino una malocclusione dentale, sfociano invece in dolori ricorrenti e persistenti.
Prima regola modificare stili scorretti
Mettere in pratica un giusto stile di vita, con un uso corretto della schiena, è la soluzione giusta per prevenire e/o migliorare il disturbo.
Lo sport è un valido alleato se scelto allo scopo di rinforzare la muscolatura del tronco, che contribuisce all’equilibrio della colonna.
Sarebbe bene evitare di sollevare carichi troppo pesanti, portare borse stracolme, scarpe troppo basse o con tacchi vertiginosi. Inoltre, spesso facciamo dei movimenti non corretti anche durante le attività quotidiane, e questo a lungo andare può compromettere la postura o farci incorrere in episodi di mal di schiena.
È quindi molto importante fare attenzione alla postura, quando si è in piedi, seduti o a letto e non dimenticarsi di fare sempre un po’ di attività fisica perché la sedentarietà è un fattore di rischio, così come il fumo e l’obesità.
E quando il dolore persiste
Se è già passato qualche giorno da quando è comparso il dolore e la situazione non migliora, per una diagnosi più accurata è bene rivolgersi al proprio medico il quale, se lo riterrà opportuno, potrà anche prescrivere uno o più esami specifici per individuare con certezza la causa.
Esame diagnostico | Funzione |
---|---|
Radiografia della colonna vertebrale | Consente, per esempio, un controllo accurato del bacino e delle curve della colonna vertebrale. Contestualmente, verifica la presenza di artrosi, osteoporosi e difetti congeniti |
TAC (tomografia assiale computerizzata) | "Fotografa” porzioni sottilissime delle vertebre quando si sospettano anomalie dei dischi o delle strutture non visibili alla radiografia |
RM (risonanza magnetica nucleare) | Esame strumentale ancora più sofisticato, in grado di effettuare un completo screening di vasi, muscoli, legamenti, vertebre, dischi, articolazioni e altro |
Elettromiografia (EMG) | Consente la registrazione dell’attività muscolare a riposo e durante l’attivazione volontaria. Permette di studiare la conduzione nervosa, motoria e sensitiva. Va eseguita particolarmente in caso di infiammazioni dei nervi (nevriti) e nelle neuropatie d’intrappolamento (sindrome del tunnel carpale). Grazie a quest’analisi è possibile valutare anche l’integrità e la funzionalità dei nervi che fuoriescono dal midollo spinale |
Analisi del sangue | Rivelano eventuali processi infiammatori |
Dopo la diagnosi si valuterà il trattamento più adeguato al caso e l’eventuale necessità di rivolgersi a uno specialista.
Vincere il dolore
Il trattamento contro il mal di schiena, acuto o cronico, ha lo scopo di allentare o abolire tempestivamente il dolore.
Se siamo in presenza di una contrattura, magari dopo un movimento sbagliato, un’applicazione caldo-umida di teli di lino o cotone sulla parte dolente, è il rimedio casalingo più seguito per rilassare la muscolatura, in alternativa si possono acquistare in farmacia dei cerotti termici da applicare sulla parte che rilasciano calore fino ad 8 ore.
Se vogliamo optare per un rimedio naturale, possiamo scegliere delle creme a base di arnica, un antinfiammatorio naturale, con cui fare leggeri massaggi.
Oppure possiamo scegliere di avvalerci di farmaci, come gli antinfiammatori non steroidei, che possiamo trovare in farmacia anche senza obbligo di prescrizione medica.
Si può scegliere tra rimedi in compresse o rimedi topici, quali creme o gel a base di ibuprofene, ketoprofene o diclofenac, efficaci contro dolori locali di lieve o moderata intensità. In questo caso il farmacista potrà consigliarci il prodotto più adatto alla situazione.
Se il dolore è forte, è preferibile la somministrazione di analgesici ad uso orale magari scegliendo le formulazioni ad azione più rapida nel caso del dolore acuto o a più lunga durata nel caso il dolore sia cronico.
Talvolta ai farmaci è opportuno affiancare la fisioterapia, soprattutto quando il dolore inizia a diminuire per ripristinare il movimento e favorire l’allungamento delle fasce muscolari. La fisioterapia può essere anche molto utile come prevenzione perché rinforza il nostro corpo e soprattutto può insegnargli a muoversi correttamente, l’importante è sempre rivolgersi a personale qualificato.
Se vuoi saperne di più sui farmaci per il mal di schiena leggi questo articolo.