Farmaci per il mal di schiena

Per alleviare i dolori alla schiena possiamo rivolgerci alla vasta gamma di farmaci da banco, tra cui scegliere con l’aiuto del farmacista Ma se il dolore persiste è bene rivolgersi al medico.

Alzi la mano chi, almeno una volta nella vita, non ha sofferto di mal di schiena: solo in Italia ben 15 milioni di persone ne sono affetti.

Un disturbo alla cui origine possono esserci svariate cause, molte delle quali, come posture scorrette, un colpo di freddo o piccoli traumi, curabili con alcuni semplici accorgimenti.

In questi casi, oltre a modificare stili di vita errati, potremo comunque risolvere il dolore con farmaci acquistabili senza ricetta. Ma se il dolore si ripresenta o si protrae senza diminuire per un paio di giorni è necessario rivolgersi al medico.

I farmaci da banco

Affidiamoci in primo luogo al consiglio del farmacista, che potrà aiutarci a scegliere il medicinale più adatto al caso contingente.

Nella maggior parte delle situazioni ci potrà consigliare un antinfiammatorio non steroideo (Fans), come naprossene, ibuprofene, ketoprofene, diclofenac, oppure acido acetilsalicilico o paracetamolo.

Una volta identificato l’antinfiammatorio più adatto (il loro effetto varia infatti da persona a persona) si potrà scegliere tra diverse formulazioni:

Esistono tante formulazioni e possiamo scegliere più adatta alle nostre esigenze, tra compresse deglutibili, granulati che si sciolgono in acqua l’importante è ricordarsi che le formulazioni orali vanno sempre assunte a stomaco pieno.

Esistono anche i cerotti medicati da applicare sulla pelle che rilasciano il principio attivo per 6-8 ore, e infine le formulazioni topiche come creme e gel che vanno spalmate direttamente sulla parte interessata dal dolore.

Sono molto usati, per il mal di schiena, i farmaci antinfiammatori per uso topico, come per esempio quelli a base di ibuprofene, ketoprofene e diclofenac: vengono assorbiti facilmente sulla zona dolorante e hanno un ottimo profilo di sicurezza visto che non hanno effetti sistemici.

Farmaci con ricetta

Quando il dolore è particolarmente forte e si protrae senza alcun miglioramento per più di 24-48 ore è necessario recarsi dal medico che potrà prescrivere un farmaco più potente e mirato al tipo di mal di schiena descritto. Tra questi ci sono:

Farmaci antinfiammatori non steroidei (Fans) Necessitano di ricetta medica quando formulati a dosaggi più alti rispetto a quelli nei farmaci da banco
Farmaci steroidei (detti anche cortisonici) Caratterizzati da un alto potere antinfiammatorio e un’azione
particolarmente rapida, ma anche da numerosi effetti collaterali, a
causa dei quali possono essere assunti soltanto sotto stretto controllo
medico e per periodi molto brevi
Miorilassanti In grado di rilassare i muscoli e, quindi, indicati quando il dolore è causato da una tensione muscolare
Analgesici Agiscono a livello del sistema nervoso centrale, diminuendo la percezione del dolore

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Lisa Trisciuoglio
Lisa Trisciuoglio
Milanese di nascita, cresce alle porte della metropoli, dove ritorna per frequentare la Facoltà di Scienze biologiche all’Università statale di Milano. Fin dalla tesi di laurea decide di dedicarsi alla ricerca scientifica, prima all’Istituto europeo di oncologia, poi in un laboratorio del Dibit, all’Ospedale San Raffaele di Milano, dove consegue un PhD in biologia cellulare e molecolare. In quegli anni, accanto alla passione per la ricerca, matura anche l’interesse per la divulgazione scientifica. Al termine del PhD, decide infatti lasciare il camice e le provette per entrare nel mondo dell’editoria medico-scientifica. Durante lo svolgimento del Master in “Comunicazione e salute: dall’informazione alla formazione”, presso la Facoltà di Farmacia dell’Università di Milano, fa la sua prima esperienza in un’agenzia di comunicazione scientifica, e da quel momento intraprende diverse collaborazioni nell’ambito della medicina e della salute, sia verso il grande pubblico sia nei confronti del medico e del farmacista. Nel frattempo, inizia anche la sua avventura di mamma, prima di Anna e dopo qualche anno del piccolo Giacomo. Da quel momento in poi la sua vita si divide fra la famiglia e il lavoro, che continua a svolgere come freelance per diverse agenzie di comunicazione ed editoria scientifica.

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