DOMANDA
Ho 46 anni e nel 2008 ho avuto un ischemia cardiaca e da allora assumo betabloccante. Dopo qualche mese ho iniziato ad avere disturbi di disfunzione erettile e ultimamente il problema è sempre più insistente: sono molto demoralizzato! Posso interrompere il betabloccante? Che rischi corro?
RISPOSTA DELL'ESPERTO
Risponde: Mario Maggi, Andrologo e sessuologo
Una disfunzione erettile a seguito di un infarto miocardico è dovuta a vari fattori. Primo tra tutti c’è il danno dei vasi che, come ha causato un problema cardiaco, può manifestarsi anche come disfunzione dei vasi del pene, condizione che provoca difficoltà di erezione. C’è poi da considerare che spesso in associazione ad una storia di infarto ci sono altre problematiche metaboliche, quali l’iperglicemia/diabete o la dislipidemia (colesterolo cattivo e/o trigliceridi alti e/o colesterolo buono basso), tutte possibili cause predisponenti a un deficit erettile. Venendo alla questione dei farmaci, è riportato un effetto negativo dei betabloccanti sull’erezione, anche se quando si vanno a considerare gli studi che prendono in considerazione un alto numero di pazienti in terapia con betabloccanti questo effetto appare poco marcato e talvolta non presente. Tra i betabloccanti, il più sicuro per la funzione erettile sembra essere il nebivololo. Nel suo caso specifico, le sconsiglio in maniera assoluta di sospendere autonomamente la terapia con betabloccante, in quanto questa risulta fondamentale per la protezione del cuore a seguito di un evento ischemico. Le consiglio invece di sottoporsi a una visita andrologica, durante la quale potranno essere prese in considerazione tutte le variabili in gioco nel problema dell’erezione, compresa la valutazione dell’assetto ormonale (è frequente il riscontro di bassi livelli di testosterone in pazienti con storia di ischemia miocardica) e della vascolarizzazione peniena.
Mario Maggi
Andrologo e sessuologo
Dal 2000 è Professore Ordinario di Endocrinologia, Facoltà di Medicina, Università di Firenze.
Laureatosi in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli studi di Firenze, si è specializzato in Endocrinologia nella stessa Università. Tra il 1985 e il 1986 è stato Ricercatore ospite presso il Laboratory of Theoretycal and Physical Biology, NICHD dell’NIH, a Bethesda (Usa) e dal 1986 al 1990 ha lavorato come Medico specialista presso l’Unità di Endocrinologia dell’Università di Firenze. Dal 1992 al 1994 ha ricoperto il ruolo di Professore di Endocrinologia presso la Scuola di Specializzazione di Endocrinologia dell’Università di Pisa e dal 1992 al 2004 presso la Scuola di Specializzazione di Endocrinologia dell’Università di Firenze. Nel 1993 è stato Assistente Medico presso l’unità di Endocrinologia dell’Azienda Ospedaliera Careggi e dal 1993 al 2000 Aiuto Medico, Dirigente I Livello presso l’Unità di Andrologia della medesima Azienda. Dal 1993 al 2004 Professore di Andrologia presso la Scuola di Specializzazione di Ostetricia e Ginecologia, Università di Firenze e da 1996 al 2000 Professore di Andrologia presso la Scuola di Specializzazione di Endocrinologia, Università di Brescia. Dal 2005 è Direttore S.O.D. Medicina della Sessualità e Andrologia, Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi, Firenze.
Ha al suo attivo più di 240 pubblicazioni, inclusi articoli su riviste nazionali e internazionali, la redazione di capitoli inerenti la riproduzione umana e la medicina della sessualità su svariati libri e diverse relazioni a congressi nazionali e internazionali.
Da anni si occupa di Andrologia e Medicina della sessualità (http://www.andrological.org/ http://www.ilmiodono.it/it/organizzazioni/?id_organizzazione=84).
È Editor associato per il “Journal of Sexual Medicine” e l’“Acta Physiologica Scandinava” ed è nel Board scientifico dell’“International Journal of Endocrinology”.
È membro di numerose società scientifiche, quali Endocrine Society; European Academy of Andrology; European Society for Sexual Medicine; Società Italiana di Endocrinologia; Società Italiana di Andrologia e Medicina della Sessualità; Società Italiana Sessuologia Scientifica. Dal 2010 è segretario della European Academy of Andrology e coordina l’attività regionale della Società Italiana di Andrologia e Medicina della Sessualità. È chairman del Comitato di Endocrinologia delle disfunzioni sessuali maschili del ISSM Standard's Committee.