Alla salute della prostata contribuisce anche un'attività fisica regolare.
Uno stile di vita sano e controlli periodici dallo specialista. In sintesi è quello che ci vuole per tutelarsi da problemi anche seri alla prostata.
Per le donne l’appuntamento dal ginecologo è una pratica abituale, mentre per gli uomini recarsi dall’urologo è un’esperienza ancora poco diffusa. Per “invogliarli” è partita Prevenzione Alpha, la prima campagna nazionale per la salute maschile, promossa dalla Società italiana di urologia (SIU) in collaborazione con il Ministero della salute. L’obiettivo è raggiungere gli uomini di ogni età (a partire dai 16 anni), ricordando l’importanza della prevenzione urologica in ogni fase della vita.
Quando andare dall’urologo?
Rivolgersi all’urologo è importante non solo per sottoporsi a una visita, ma anche per sapere quando è il momento giusto per i primi esami di accertamento.
Se ci sono casi di tumore prostatico in famiglia, lo specialista può decidere di anticipare i controlli rispetto a chi non ha casi di familiarità. In Italia il tumore della prostata è la neoplasia più frequente tra gli uomini e rappresenta oltre il 20% di tutti i tumori diagnosticati negli over 50.
I controlli servono anche per parlare con l’urologo dell’ipertrofia prostatica e capire a quali sintomi prestare attenzione.
L’ipertrofia prostatica benigna (IPB) è un disturbo urologico che colpisce quasi il 14% degli ultracinquantenni. Si manifesta con l’ingrossamento della prostata, conseguente compressione dell’uretra e ostruzione del flusso urinario. L’ipertrofia prostatica benigna porta quindi ad aumentare lo stimolo e la frequenza nell’urinare; questi fastidi influenzano negativamente la giornata e costringono ad alzarsi più volte la notte per andare in bagno (nicturia).
Attenzione al valore della PSA
La cosiddetta PSA (o antigene prostatico specifico) è una proteina prodotta normalmente dalla prostata. Può essere un indicatore dello stato di salute della ghiandola, perché la sua produzione aumenta quando c’è qualcosa che non va.
I livelli di PSA si misurano con un semplice esame del sangue: spetta all’urologo stabilire i modi e i tempi con cui eseguire l’esame.
Come prevenire i disturbi alla prostata
Alla salute della prostata è meglio iniziare a pensare fin da giovani. Lo dimostrano i dati di una recente indagine (#Controllati2017) svolta dalla Società italiana di urologia per individuare i fattori di rischio associati all’ipertrofia prostatica benigna.
Dai risultati è emerso che avere la pressione alta aumenta la probabilità di questo disturbo del 50%, il diabete la incrementa del 57%, colesterolo e trigliceridi alti del 37%. Anche il sovrappeso e il fumo espongono gli uomini a un rischio maggiore di ingrossamento della prostata.
Lo sport, rivela la ricerca, risulta invece particolarmente protettivo proprio nei più giovani. Le sane abitudini di vita hanno infatti un impatto positivo su pressione, glicemia, colesterolo, ma anche sul benessere della prostata e sulla salute sessuale.
Un’attività fisica regolare, soprattutto se moderata o intensa, riduce del 10% la probabilità di ammalarsi. Nei giovani l’effetto protettivo dell’esercizio arriva fino al 40%: la pratica costante di uno sport prima degli ‘anta’ aiuta quindi a mantenere la prostata sana più a lungo.
Una buona motivazione in più per seguire i buoni consigli? Negli under 50 la presenza di ipertrofia prostatica benigna raddoppia il rischio di disfunzione erettile.