Una dieta vegetariana può essere utile per perdere peso, ma anche per eliminare tossine, fare il pieno di vitamine e sali minerali e purificare la pelle.
La primavera è la stagione ideale per modificare la propria alimentazione e renderla più fresca e leggera. Ma se lo scopo è perdere peso in tempo per la prova costume, il regime alimentare prescelto deve piacere, in modo da essere protratto con successo per almeno 3 o 4 settimane, il tempo necessario a smaltire qualche chilo di troppo.
Se la dieta è vegetariana
Nel caso si opti per una dieta vegetariana, se i cibi a base di soia (latte, tofu) non fossero graditi si possono sostituire con altre fonti proteiche simili, come per esempio latte scremato e fiocchi di latte con un contenuto in grassi inferiore al 5%.
Attenzione invece alle numerose preparazioni vegan o vegetariane disponibili in commercio perché, per risultare appetibili, contengono spesso ingredienti extra nemici di una dieta dimagrante. Meglio scegliere materie prime fresche e di stagione.
È ovvio inoltre che bisogna evitare dolci e bevande zuccherate, gli alcolici e tutte le salse, tranne quelle preparate in casa a base di yogurt. E naturalmente limitare il sale, che favorisce la ritenzione idrica.
Per perdere peso con una dieta vegetariana bisogna distribuire gli alimenti nell’arco della giornata tenendo conto che i carboidrati, principale fonte di energia, vanno consumati principalmente nella prima parte della giornata. La frutta non va mangiata più di due volte al giorno e gli attacchi di fame si possono affrontare con verdure crude, 2 o 3 noci, una limonata casalinga.
Pur essendo una dieta molto idratante bisogna comunque bere almeno un litro d’acqua naturale al giorno.
A colazione
Si inizia la giornata con frutta e cereali integrali. Si può optare per un frullato di fragole o altra frutta (meglio escludere banane e albicocche) con yogurt bianco magro, una spremuta di agrumi, una centrifuga di carote e limone, una macedonia o due fette di ananas fresco.
Gallette di riso, di mais, fette biscottate integrali completano la colazione. Frullati e yogurt possono essere addizionati con un paio di cucchiaini di crusca d’avena.
Il pranzo
All’ora di pranzo si può scegliere per verdure diverse ogni giorno, abbinate con aromi freschi e profumati. Per non annoiarsi a tavola è importante variare soprattutto le consistenze: peperoni, melanzane e zucchine grigliate, la delicatezza delle puree di broccoli romaneschi, cavolfiori o zucca, la croccantezza delle cruditée (sedano, cipollotti, rapanelli, germogli, cetrioli, insalate).
Come condimenti sono consentiti un cucchiaino di olio extra-vergine di oliva a crudo e spezie a volontà.
A seconda della ricetta, si può arricchire il piatto con una manciata di legumi (ceci, piselli) o di riso integrale (o selvaggio, rosso), farro, cuscus ecc. La pasta invece non più di due volte alla settimana e condita in modo semplice (per esempio aglio, olio e peperoncino).
La cena
Se i carboidrati è meglio riservarli al pranzo, la cena è invece il momento giusto per le proteine. Quando si segue un regime alimentare vegetariano, anche solo per un breve periodo, è importante ricorrere a proteine alternative a quelle animali. La soia, per esempio, è un’ottima fonte, ma sono ricchi di proteine anche i vegetali come broccoli, carciofi, asparagi, avocado, spinaci.
Per la cena si può optare anche per una frittata “light”, che si può preparare senza grassi (per esempio cuocendola in forno) e utilizzando soltanto gli albumi e naturalmente tante verdure. Vellutate e minestre sono ideali per la cena e il brodo di verdure è una miniera di sali minerali. Una fettina di pane integrale e formaggio spalmabile con meno del 5% di grassi concludono il menù.