Chi fa sport lo sa benissimo: evitare danni ai muscoli è fondamentale. Ecco che cosa fare per prevenirli ed eventualmente curarli.
Praticare sport, a livello amatoriale o agonistico, oltre agli innegabili vantaggi espone anche a possibili infortuni di natura traumatica, come per esempio gli strappi muscolari.
In genere per prevenirli è sufficiente un allenamento adeguato e qualche esercizio di riscaldamento prima di cominciare. Bastano 10 o 15 minuti.
Ma se succede bisogna prendere misure tempestive per limitare la gravità della lesione muscolare e per rendere più veloce il recupero.
Se la fibra si rompe
Lo “strappo” muscolare è un’interruzione della continuità muscolare. In altre parole è una rottura di una certa quantità di fibre del muscolo.
Può avvenire virtualmente in molte aree del corpo, ma in pratica le più interessate sono gli arti, specie quelli inferiori.
Il danno provocato dalla lesione può variare da lieve a molto grave, con entità ed estensione tali da rendere indispensabile l'intervento chirurgico.
In genere, tuttavia, le lesioni non sono così drammatiche, ma richiedono in ogni caso misure immediate.
Le prime cose da fare
Innanzitutto, non si deve considerare soltanto l’intensità del dolore immediato, perché non sempre rispecchia la reale gravità della lesione. All’inizio infatti, visto che il danno avviene a muscoli “caldi”, il male può non essere molto intenso.
Poco dopo, però, la sintomatologia dolorosa può aumentare fino a impedire di camminare o muovere il muscolo colpito. Possono poi comparire gonfiore e un ematoma localizzato, dovuto alla rottura dei vasi sanguigni del muscolo.
Subito dopo l’infortunio è opportuno immobilizzare, se è possibile, e in ogni caso proteggere la zona interessata, e procedere con movimenti delicati.
In seguito è importante applicare ghiaccio e ripetere l’applicazione, di tanto in tanto, nei giorni successivi per almeno venti minuti intervallati da circa due ore.
Il freddo esercita una potente azione sulla circolazione sanguigna, riducendo il flusso di sangue ai vasi lesionati.
Per favorire il processo di assorbimento del sangue uscito dai vasi è opportuno applicare una pomata specifica. In seguito si può applicare una fasciatura compressiva.
In generale si consiglia il riposo della parte colpita per uno o due mesi, a seconda della gravità dello strappo.
Dopo 4 giorni è possibile alternare al ghiaccio una fonte di lieve calore umido per favorire la circolazione. Questo può essere applicato in periodi di 20 minuti ogni 2 ore, alternando eventualmente con il ghiaccio.
Se lo strappo è serio, il medico potrà consigliare antidolorifici o antinfiammatori, che possono prendere la forma di pomate o pastiglie.
Molto usati, in questi casi, i Fans per uso esterno, come quelli a base di ibuprofene sale di lisina al 10%: garantiscono un buon livello di assorbimento riducendo il rischio di effetti collaterali.
Quando posso riprendere?
Alla totale scomparsa del dolore e secondo le indicazioni del medico, è possibile ritornare gradualmente alla pratica dell’attività fisica, nel caso utilizzando una fascia di protezione.
Ancora più utile è tuttavia la prevenzione di nuovi incidenti di questo tipo, cosa che può essere attuata con una serie di allenamenti personalizzati secondo la caratteristiche individuali e lo sport praticato.