DOMANDA
Ho 35 anni e da quasi 10 sono in trattamento con tiroxina per tiroidite di Hashimoto. Nel periodo invernale mi ammalo frequentemente e, avendo un bimbo di 18 mesi, quest'anno ho pensato di ricorrere a immunostimolanti a base di Echinacea. Sto assumendo queste compresse da un paio di mesi e solo ultimamente ho scoperto che in presenza di malattie autoimmuni, non ne andrebbe fatto l'uso. Mi chiedevo quale "danno" posso aver fatto assumendo per due mesi l'Echinacea e se dovrei eliminarla definitivamente. In questi casi dunque non si possono assumere nemmeno vitamine o minerali?
RISPOSTA DELL'ESPERTO
Risponde: Antonello Sannia, Endocrinologo, docente di Fitoterapia
In effetti persone che soffrono di malattie autoimmuni non dovrebbero prendere sostanze immunostimolanti, neanche di natura vegetale. Può però assumere piante medicinali molto ricche di vitamina C e di antiossidanti in genere come l'Acerola, sotto forma di estratto secco titolato in vitamina C al 25%. La dose corretta di questo estratto è di 150 mg al mattino al risveglio e 150 mg nel tardo pomeriggio, sempre a stomaco vuoto per un suo miglior assorbimento. Continui la cura per tutta la stagione fredda (da Novembre a Marzo).
Antonello Sannia
Endocrinologo, docente di Fitoterapia
Ha conseguito la Laurea in Medicina e Chirurgia nel 1978 e la Specializzazione in Endocrinologia nel 1981 presso l’Università di Genova.
Nella prima metà degli anni 80 ha frequentato a più riprese corsi di perfezionamento in Fitoterapia in Francia.
Attualmente è docente al corso di perfezionamento in fitoterapia presso le Università di Siena e di Pavia, è membro della SIFIT (Società Italiana di Fitoterapia) e svolge la sua attività libero professionale in alcuni Centri Medici Specialistici in Piemonte, dove coordina un gruppo di ricerca clinica nel settore fitoterapico in collaborazione con altri colleghi.
Ha pubblicato svariati articoli scientifici sulla fitoterapia sulla rivista Acta Phytotherapeutica, organo ufficiale della SIFIT (Società Italiana di Fitoterapia) e su altre riviste scientifiche internazionali.
Collabora con alcune testate giornalistiche (Corriere Salute e altri) per la stesura e la validazione di articoli inerenti la fitoterapia. Effettua inoltre consulenza scientifica nel settore industriale farmaceutico rivolto alla fitoterapia.
È Presidente della Società Italiana di Medicina naturale (SIMN), fondazione a carattere scientifico per la formazione fitoterapica dei medici e dei farmacisti, per la ricerca clinica in fitoterapia e per la farmacovigilanza nel settore fitoterapico.
È membro del progetto Phytonet, che è un progetto di ricerca sugli isoflavoni di soia finanziato dalla Comunità Europea.
Ha svolto e svolge numerosi corsi di fitoterapia scientifica per farmacisti, medici pediatri e medici di medicina generale nell’ambito del programma ECM del Ministero della Salute.