DOMANDA
È possibile che dopo una scintigrafia tiroidea con curva di iodiocaptazione eseguendo gli esami ormonali a distanza di 3 mesi risulti il valore fT3 un po' basso? Può essere dovuto a tale esame?
RISPOSTA DELL'ESPERTO
Risponde: Gregorio Guabello, Endocrinologo
Il tracciante usato per l’esecuzione di una scintigrafia tiroidea è in genere il Tc-pertecnetato (non contenente iodio), che è ininfluente su una possibile modificazione della funzione tiroidea. Inoltre le ricordo che in generale il dosaggio dell’fT3 va interpretato con cautela e ha un senso da un punto di vista diagnostico solo in alcune particolari situazioni cliniche, come per esempio l’ipertiroidismo da amiodarone e la sindrome da bassa T3.
Gregorio Guabello
Endocrinologo
Laureato in Medicina e Chirurgia nel 2001, è dal 2006 specialista in Medicina Interna e, dal 2012, in Endocrinologia e Malattie del Metabolismo. È esperto di malattie del sistema endocrino: malattie ipotalamo-ipofisarie (adenomi ipofisari, ipopituitarismo), malattie della tiroide (ipotiroidismo, ipertiroidismo, patologia nodulare tiroidea), malattie della ghiandola surrenalica (morbo di Addison, sindrome di Cushing, iperaldosteronismo, iperandrogenismo), malattie del testicolo e dell’ovaio (ipogonadismo maschile, amenorrea). Campi di particolare interesse clinico e scientifico sono la patologia osteo-metabolica (osteoporosi post-menopausale, osteoporosi senile, osteoporosi secondaria, morbo di Paget osseo) e la disfunzione della funzione tiroidea in corso di gravidanza. È in servizio presso l’Ospedale San Raffaele e l’Istituto Ortopedico Galeazzi di Milano ed esercita privatamente. Ha partecipato a diversi corsi e congressi di aggiornamento ed è firmatario di pubblicazioni scientifiche.