DOMANDA
Sono la mamma di una bimba di 11 mesi che da quando ne ha 3 soffre di reflusso gastroesofageo curato ancora oggi con ranitidina e uno sciroppo a base di simeticone, ossido di zinco e altre sostanze (la sera prima di dormire). Poichè la mia bimba cresce poco e ha perso la curva di crescita già dopo il 5 mese ed è molto al di sotto del 3° centile e poichè da tutti gli accertamenti fatti (malssorbimento, celiachia ecc.) non è risultato per fortuna niente, volevo sapere se la scarsa crescita può essere dovuta proprio al reflusso.
RISPOSTA DELL'ESPERTO
Risponde: Marina Battaglioli, Pediatra e neonatologa
Il reflusso gastroesofageo è molto comune nel lattante e nel bambino piccolo: in genere tende a scomparire da solo entro i 18/24 mesi, pochissimi casi si protraggono oltre. Si differenzia in reflusso fisiologico (semplice risalita di alimenti dallo stomaco all'esofago dovuta all'immaturità di formazione dello sfintere esofageo), sintomatico (i rigurgiti e i vomiti si associano ad altri sintomi come la tosse in corrispondenza dei pasti) e patologico, o malattia da reflusso gastroesofageo. I primi due non richiedono particolari terapie, ma solo norme dietetiche e posturali, non influenzano la crescita n'è la qualità di vita del bimbo. La malattia da reflusso è invece un problema più ampio, i sintomi sono quasi costanti e la crescita è compromessa. La terapia si avvale di ispessenti, procinetici e antiacidi (anti-H2 come la ranitidina, o inibitori della pompa protonica come l'omeprazolo e derivati, che ora si danno anche ai bambini), in casi estremi si arriva all'intervento chirurgico. Dato che la crescita della sua bambina è sotto il terzo centile e tende a perdere ancora velocità, consulti nuovamente il suo curante e un gastroenterologo pediatra per valutare la risposta alla terapia e un'eventuale sua modifica. L'età della bambina è ancora però nella media del problema.
Marina Battaglioli
Pediatra e neonatologa
Dirigente medico di 1° livello c/o Patologia Neonatale – Nido P.O. Buzzi.
Laureata in Medicina e Chirurgia a Milano nel 1990, opera fino al 1994 come studente interna prima e poi come specializzanda presso la Clinica De Marchi e la Clinica Mangiagalli dell’Università degli Studi di Milano dove consegue la specializzazione in Pediatria Generale nel 1994 e in Neonatologia nel 1996.
Tra il 1994 e il 1996 è titolare di una borsa di studio per il Trasporto Neonatale d’Emergenza presso il reparto di Patologia Neonatale della Clinica Mangiagalli, dove opera fino al 1998. Tra il 1998 e il 2000 presta la propria opera al Nido dell’Ospedale S.Giuseppe di Milano prima e poi alla Divisione di Pediatria e Patologia Neonatale dell’Ospedale “Valduce” di Como.
Dal 2000 assume l’incarico a tempo indeterminato presso il reparto di Patologia Neonatale e Nido dell’Ospedale Buzzi, attualmente è Dirigente medico di 1° livello.