DOMANDA
Sono un ragazzo di 40 anni e lavoro presso una piccola azienda del nord Italia che produce e lavora stampi in alluminio utilizzati poi nel settore plastico. La nostra azienda è seguita da un medico che ogni anno controlla la salute dei dipendenti attraverso analisi del sangue, urine, visita di udito ecc. Quest'anno ho saputo che ogni 3 anni viene fatto anche un ulteriore esame citologico delle urine per la prevenzione tumorale della prostata perché mi ha detto il medico che i soggetti che lavorano l'alluminio potrebbero essere più soggetti. Per me che lavoro al piano superiore ma i miei vestiti odorano di alluminio, potrebbe essere un problema per me o i miei figli piccoli?
RISPOSTA DELL'ESPERTO
Risponde: Mario Maggi, Andrologo e sessuologo
L'esposizione professionale all'alluminio è una condizione che comporta un aumentato rischio di carcinoma della vescica, la cui diagnosi precoce può essere svolta tramite l'esame citologico delle urine. Per quanto riguarda il tumore alla prostata, la cui diagnosi precoce si fa peraltro tramite valutazioni cliniche diverse dal citologico delle urine, non ci sono ancora dati robusti che dimostrino l'associazione con l'esposizione all'alluminio. A mia conoscenza, non esistono prove riguardo rischio di esposizione nei familiari dei soggetti che lavorano l'alluminio. Per quanto riguarda i rischi professionali in generale, questi sono funzione dell'entità e del periodo di esposizione e le valutazioni svolte dai medici del lavoro sono volte a controllare anche questi aspetti. In ogni caso, se desidera avere ulteriori delucidazioni relativamente ai rischi relativi all'esposizione ad alluminio in generale e in rapporto alla sua posizione all'interno dell'azienda, le consiglio di rivolgersi a uno specialista in medicina del lavoro, che è la figura che maggiormente si occupa di questi aspetti.
Mario Maggi
Andrologo e sessuologo
Dal 2000 è Professore Ordinario di Endocrinologia, Facoltà di Medicina, Università di Firenze.
Laureatosi in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli studi di Firenze, si è specializzato in Endocrinologia nella stessa Università. Tra il 1985 e il 1986 è stato Ricercatore ospite presso il Laboratory of Theoretycal and Physical Biology, NICHD dell’NIH, a Bethesda (Usa) e dal 1986 al 1990 ha lavorato come Medico specialista presso l’Unità di Endocrinologia dell’Università di Firenze. Dal 1992 al 1994 ha ricoperto il ruolo di Professore di Endocrinologia presso la Scuola di Specializzazione di Endocrinologia dell’Università di Pisa e dal 1992 al 2004 presso la Scuola di Specializzazione di Endocrinologia dell’Università di Firenze. Nel 1993 è stato Assistente Medico presso l’unità di Endocrinologia dell’Azienda Ospedaliera Careggi e dal 1993 al 2000 Aiuto Medico, Dirigente I Livello presso l’Unità di Andrologia della medesima Azienda. Dal 1993 al 2004 Professore di Andrologia presso la Scuola di Specializzazione di Ostetricia e Ginecologia, Università di Firenze e da 1996 al 2000 Professore di Andrologia presso la Scuola di Specializzazione di Endocrinologia, Università di Brescia. Dal 2005 è Direttore S.O.D. Medicina della Sessualità e Andrologia, Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi, Firenze.
Ha al suo attivo più di 240 pubblicazioni, inclusi articoli su riviste nazionali e internazionali, la redazione di capitoli inerenti la riproduzione umana e la medicina della sessualità su svariati libri e diverse relazioni a congressi nazionali e internazionali.
Da anni si occupa di Andrologia e Medicina della sessualità (http://www.andrological.org/ http://www.ilmiodono.it/it/organizzazioni/?id_organizzazione=84).
È Editor associato per il “Journal of Sexual Medicine” e l’“Acta Physiologica Scandinava” ed è nel Board scientifico dell’“International Journal of Endocrinology”.
È membro di numerose società scientifiche, quali Endocrine Society; European Academy of Andrology; European Society for Sexual Medicine; Società Italiana di Endocrinologia; Società Italiana di Andrologia e Medicina della Sessualità; Società Italiana Sessuologia Scientifica. Dal 2010 è segretario della European Academy of Andrology e coordina l’attività regionale della Società Italiana di Andrologia e Medicina della Sessualità. È chairman del Comitato di Endocrinologia delle disfunzioni sessuali maschili del ISSM Standard's Committee.