Che cos’è
La prostata è una ghiandola dell’apparato riproduttivo maschile posizionata di fronte al retto e sotto la vescica. La prostata circonda l’uretra, il tubo che trasporta l’urina.
In condizione normali ha le dimensioni di una noce. Tra le sue funzioni c’è quella di produrre parte del liquido spermatico.
Quando la prostata aumenta le sue dimensioni possono presentarsi due situazioni: una benigna (ipertrofia prostatica) e l’altra maligna (tumore della prostata).
Le cellule tumorali della prostata possono fuoriuscire dalla ghiandola e viaggiare attraverso i vasi sanguigni o quelli linfatici. In questo modo raggiungono altre parti del corpo e possono generare metastasi.
Una delle parti del corpo più colpita dalle metastasi del tumore della prostata è l’apparato osseo.
Tipologie di tumore
Attraverso una biopsia si preleva una piccola parte del tessuto tumorale della prostata. L’esame serve a definire “quanto” il tessuto tumorale è diverso da quello normale.
I tumori della prostata con alto grado di differenziazione tendono a crescere velocemente e danno metastasi con alta probabilità. A seconda del grado del tumore, ci sono opzioni terapeutiche differenti.
Il sistema più usato per misurare il grado del tumore è la scala di Gleason, che va da un valore 2 a 10, il valore più alto.
Lo stadio del tumore invece indica l’estensione della neoplasia prostatica e quantifica le metastasi.
Diagnosi
- Psa: si misura con un semplice prelievo di sangue. La sigla indica l'antigene specifico prostatico, una molecola prodotta soltanto dalle cellule della prostata. Di per sé, valori alti di questo marcatore non significano necessariamente la presenza di un tumore. Il Psa, infatti, può crescere in seguito a processi infiammatori, a una pratica sportiva frequente o anche in seguito all'attività sessuale. Quello che generalmente viene considerato più importante nella valutazione del Psa è l'andamento nel tempo del suo valore.
Per determinare lo stadio del tumore si utilizzano i seguenti esami:
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Esplorazione rettale: l’urologo, con la mano coperta da un guanto lubrificato, introduce nel retto del paziente un dito, attraverso l'ano. In questo modo può valutare volume e consistenza della prostata, nonché l'eventuale presenza di noduli sospetti. In alcuni casi può essere opportuna un'ecografia prostatica transrettale, utilizzando una sottile sonda introdotta nel retto.
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Scintigrafia ossea: è una tecnica di diagnostica per immagini molto sensibile. Serve a rilevare la presenza di cellule tumorali nelle ossa. Si esegue iniettando un radiofarmaco in una vena del braccio e, dopo circa tre ore, si procede all’esame.
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Tomografia computerizzata (Tc): è una tecnica di diagnostica per immagini che permette di rilevare la presenza di un tumore e di metastasi nella maggior parte degli organi del corpo.
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Risonanza magnetica: è procedura diagnostica simile alla Tc. Si differenzia per l’utilizzo di campi magnetici anziché di raggi X per creare una serie di immagini dell’organo esaminato. Al pari dell’ecografia transrettale si esegue inserendo una sonda attraverso l’ano.
Stadi del tumore
Sono indicati con i numeri romani, da I a IV. Lo stadio del tumore può dipendere da questi fattori:
- invasione metastatica dei tessuti vicini (retto, vescica, eccetera)
- invasione metastatica ai linfonodi o altre parti del corpo (ossa)
- valore della scala di Gleason
- livello del Psa
Terapie
Esistono diversi approcci per trattare il tumore della prostata:
- sorveglianza attiva
- intervento chirurgico
- radioterapia
- ormono terapia
- chemioterapia
- immunoterapia
La scelta del trattamento dipende da vari fattori:
- età del paziente
- valore della scala di Gleason
- stadio del tumore prostatico
- sintomi
- condizioni generali di salute
Trial clinici
La ricerca scientifica, anche quella legata al tumore della prostata, progredisce quotidianamente grazie al supporto di volontari che partecipano ai trial clinici. Verifica la disponibilità di studi in corso dal sito Clinical Trials di Bayer.