DOMANDA
Ho una bimba di 4 anni che dal bilancio risulta alta 98 cm per 16 kg di peso. La circonferenza ombelicale è di 55 cm e la pediatra mi ha detto che è al limite dell'obesità. Mangia regolarmente e pratica tre ore di danza a settimana. È il caso di metterla a dieta? Da premettere che io associo il rigonfiamento del pancino alla sua stitichezza.
RISPOSTA DELL'ESPERTO
Risponde: Marina Battaglioli, Pediatra e neonatologa
Effettivamente la sua bimba non è magra. Soprattutto, il suo peso (intorno al 90° centile) è un po' elevato se rapportato all'altezza che è al 25°, cioè la bimba non è tra le più alte, ma con un peso che la colloca tra le grandi. Controllare il peso di un bambino che tende a essere rotondetto è un investimento per il suo futuro: il sovrappeso è tanto più difficile da ridurre quanto prima è iniziato. Il numero degli adipociti, cioè le cellule che accumulano il grasso corporeo, si forma nell'infanzia e quanti più se ne hanno, tanto più avremo facilità a ingrassare. Inoltre, le abitudini alimentari e di vita corrette si stabiliscono nell'infanzia. Via libera, dunque, a qualsiasi forma di attività fisica, dallo sport al gioco libero all'aria aperta, che andrebbe sempre incoraggiato in ogni stagione e che, purtroppo, nella vita cittadina è spesso assente. Limiti ferrei nel tempo dedicato alle attività sedentarie: televisione, computer e videogiochi dovrebbero occupare in tutto meno di un'ora al giorno. Vietati i "fuori pasto": l'alimentazione di un bambino è costituita da 4 pasti, una colazione nutriente, un pranzo con una giusta dose di proteine/grassi/carboidrati (evitiamo i bis e le superporzioni di primo, se non in via eccezionale), una merenda non troppo abbondante (no alle merendine industriali in modo sistematico) e una cena leggera e digeribile. Se viene fame tra un pasto e l'altro, la frutta va benissimo. Anche un corretto apporto di fibre, che derivano dalla frutta, dagli ortaggi, dalle farine e cereali integrali, andrebbe rispettato: sono un valido aiuto nei confronti dei problemi di stitichezza e inoltre equilibrano il transito intestinale degli alimenti rallentando l'assorbimento degli zuccheri, favorendo un senso di sazietà più prolungato. Anche se la bimba fa danza tre giorni in settimana può ingrassare ugualmente se non ci si attiene alle regole sopra descritte: per fare un esempio, 45 minuti di lezione di nuoto fanno consumare meno di 200 calorie e un sacchetto di patatine ne fornisce quasi 400. Non è solo estetica o moda: un giusto peso è salute.
Marina Battaglioli
Pediatra e neonatologa
Dirigente medico di 1° livello c/o Patologia Neonatale – Nido P.O. Buzzi.
Laureata in Medicina e Chirurgia a Milano nel 1990, opera fino al 1994 come studente interna prima e poi come specializzanda presso la Clinica De Marchi e la Clinica Mangiagalli dell’Università degli Studi di Milano dove consegue la specializzazione in Pediatria Generale nel 1994 e in Neonatologia nel 1996.
Tra il 1994 e il 1996 è titolare di una borsa di studio per il Trasporto Neonatale d’Emergenza presso il reparto di Patologia Neonatale della Clinica Mangiagalli, dove opera fino al 1998. Tra il 1998 e il 2000 presta la propria opera al Nido dell’Ospedale S.Giuseppe di Milano prima e poi alla Divisione di Pediatria e Patologia Neonatale dell’Ospedale “Valduce” di Como.
Dal 2000 assume l’incarico a tempo indeterminato presso il reparto di Patologia Neonatale e Nido dell’Ospedale Buzzi, attualmente è Dirigente medico di 1° livello.