DOMANDA
Dai sei mesi e fino a un anno di età del mio bambino, sia per pranzo
sia per cena, ho preparato il brodo e la passata di verdure con zucchine, carote, patata e coste. Recentemente ho letto che le coste contengono molti nitrati, e che con la cottura producono nitriti (che finiscono soprattutto nel brodo) che sono sostanze tossiche/cancerogene. A volte bollivamo tutte le foglie della costa, anche se ne passavamo solo alcune (ma nel brodo le sostanze rimanevamo). Visto che ho usato le coste per così tanto tempo, devo preoccuparmi? Nel caso, ci sono controlli che posso fare per stare più tranquilli?
RISPOSTA DELL'ESPERTO
Risponde: Marina Battaglioli, Pediatra e neonatologa
Le verdure a foglia verde, in effetti, contengono alte quantità di nitrati, del tutto innocui, correlate alla quantità di nitrati presente nel terreno di coltivazione. I nitrati si trasformano in nitriti con il calore e in ambienti poco aerati (sacchetti di conservazione), anch'essi di per sè innocui, ma in grado di legarsi con le ammine (derivati proteici) nell'ambiente acido dello stomaco, trasformandosi in nitrosammine, potenzialmente cancerogene. I nitriti vengono anche usati come conservanti alimentari, in particolare negli insaccati. Un alto contenuto di nitriti nella dieta è stato correlato con un aumento del tumore gastrico. Detto questo è da sottolineare che è un aumento molto lieve, non del tutto dimostrato (non come fumo di sigaretta-tumore al polmone, per intenderci) e che i nitrati derivanti dalle verdure sono molto mal quantificabili: andrebbero dosati nel terreno di coltivazione. Inoltre spesso le stesse verdure contengono dosi piuttosto alte di vitamina C, che inibisce il legame nitriti/ammine, annullando l'eventuale effetto cancerogeno. È buona norma lavare bene le verdure (si eliminano parte dei nitrati presenti in superficie), anche prima della cottura. Comunque perché si possa parlare di effetti cancerogeni, l'esposizione deve essere a forti quantità e protratta nel tempo (anni e anni). Non si angusti per le poche foglie di coste che ha messo nei brodi: le quantità di nitrati finiti nella pappa saranno state probabilmente infinitesimali. Cerchi per il futuro di alternare verdure a foglia con le altre (carote, zucchine, fagiolini, ugualmente ottime per preparare le pappe).
Marina Battaglioli
Pediatra e neonatologa
Dirigente medico di 1° livello c/o Patologia Neonatale – Nido P.O. Buzzi.
Laureata in Medicina e Chirurgia a Milano nel 1990, opera fino al 1994 come studente interna prima e poi come specializzanda presso la Clinica De Marchi e la Clinica Mangiagalli dell’Università degli Studi di Milano dove consegue la specializzazione in Pediatria Generale nel 1994 e in Neonatologia nel 1996.
Tra il 1994 e il 1996 è titolare di una borsa di studio per il Trasporto Neonatale d’Emergenza presso il reparto di Patologia Neonatale della Clinica Mangiagalli, dove opera fino al 1998. Tra il 1998 e il 2000 presta la propria opera al Nido dell’Ospedale S.Giuseppe di Milano prima e poi alla Divisione di Pediatria e Patologia Neonatale dell’Ospedale “Valduce” di Como.
Dal 2000 assume l’incarico a tempo indeterminato presso il reparto di Patologia Neonatale e Nido dell’Ospedale Buzzi, attualmente è Dirigente medico di 1° livello.