Possono essere di origine batterica, virale e anche fungina. Conoscerne la causa è importante per individuare un trattamento adeguato.
In base ai dati del Ministero della salute, l’incidenza della polmonite in Italia è pari a meno di due casi su 1.000 abitanti, ma nel 2010 (ultimo anno per cui sono disponibili i dati) è stata responsabile di oltre 136.000 ricoveri, in quasi la metà dei casi con complicanze.
Conosciamo meglio questa patologia.
Che cos’è la polmonite
La polmonite è un’infiammazione ai polmoni o, più precisamente, agli alveoli polmonari. Le possibili cause sono molteplici, mentre i sintomi sono comuni, qualunque sia l’origine della polmonite:
- febbre alta
- forti brividi
- tosse
- catarro
- dolore al torace che si intensifica quando si cerca di respirare profondamente o si tossisce
- affanno.
Le cause della polmonite
Le forme più rare di polmonite sono causate da inalazione di un corpo estraneo o da un trauma al torace, mentre nella maggior parte dei casi la polmonite ha origine da un’infezione, che può essere batterica, virale o fungina.
La forma più frequente è la polmonite di origine batterica, e il batterio più spesso implicato è lo Streptococcus pneumoniae (detto comunenmente pneumococco).
Sono invece più rare le polmoniti da Staphylococcus aureus o da Klebsiella pneumoniae, mentre altre forme batteriche provocano tipiche forme di polmonite in comunità, generando anche epidemie (Legionella pneumophila, Mycoplasma pneumoniae, Chlamydia pneumoniae).
Le polmoniti virali (virus dell’influenza, virus respiratorio sinciziale, rhinovirus ecc) sono più rare di quelle batteriche e, negli individui sani, meno gravi.
Le polmoniti di origine fungina (solitamente da Pneumocystis) sono generalmente infezioni che colpiscono persone con un sistema immunitario danneggiato da altre patologie o da farmaci che sopprimono il sistema immunitario.
La diagnosi di polmonite
La diagnosi viene fatta dal medico, che deve essere interpellato fin dai primi sintomi. Generalmente la visita è sufficiente; in caso di dubbio o necessità di identificare con precisione la causa, si ricorre a esami diagnostici, come una radiografia al torace o un esame microbiologico dell’espettorato e/o del sangue.
Molto più raramente, o in caso di complicanze o pazienti a rischio, possono essere necessari altri esami più complessi o che richiedono il ricovero in ospedale.
Chi è più soggetto alla polmonite
La polmonite può presentarsi a tutte le età. I soggetti più a rischio sono però coloro che hanno un sistema immunitario più debole:
- i bambini al di sotto dei 2 anni (il loro sistema immunitario si sta ancora sviluppando)
- gli anziani al di sopra dei 70 anni (anche il sistema immunitario può risentire dell’invecchiamento)
- coloro che hanno abitudini che generano un rischio, come il fumo e le carenze alimentari.
La terapia
La terapia è a base di farmaci specifici che dipendono dall’agente eziologico, come gli antibiotici in caso di polmonite batterica.
Inoltre si raccomanda di non fumare, di curare l’alimentazione e di non pretendere troppo da se stessi: spesso la polmonite induce estrema stanchezza e una ripresa troppo rapida delle normali attività può generare ricadute o complicazioni.