Quando insorgono di notte, cefalee ed emicranie possono compromettere la qualità del sonno. Ecco come si affrontano.
Risvegliarsi con il mal di testa non aiuta a iniziare la giornata con il piede giusto. Se, poi, il dolore è talmente intenso da interrompere il sonno nel cuore della notte la sensazione è ancor meno piacevole.
È questo ciò che prova chi soffre di cefalee notturne, disturbi che possono colpire a tutte le età e che dipendono dal legame tra mal di testa e i disturbi del sonno.
Sonno e mal di testa
Alcune forme di cefalea possono essere scatenate da problemi del sonno, mentre in altri casi, per esempio nella cefalea a grappolo o nell'emicrania parossistica, il mal di testa si aggrava proprio mentre si dorme.
Esiste, poi, una rara forma di cefalea, detta ipnica, che colpisce soltanto durante il sonno e solitamente colpisce gli anziani.
Questo legame è dovuto al fatto che durante la fase REM del sonno vengono attivate alcune strutture del cervello responsabili della comparsa del dolore.
Non a caso la cefalea a grappolo attacca circa 90 minuti dopo l'addormentamento, proprio quando sta iniziando la fase REM.
Nella cefalea ipnica, invece, il dolore, anche se lieve o, al più, moderato, può disturbare le ore del riposo più volte nella stessa notte.
In tutti questi casi il mal di testa può risvegliare chi ne soffre durante la fase REM, disturbando sia il riposo, sia le attività quotidiane. Questo tipo di problema può, infatti, aumentare lo stress, ridurre le capacità mnemoniche e di concentrazione e influenzare l'attività del sistema immunitario.
Prevenire è meglio che curare
Chi soffre di mal di testa anche di notte deve cercare di seguire ritmi molto regolari: andare a letto e svegliarsi sempre alla stessa ora può essere di aiuto. È importante non sfasare troppo i bioritmi durante il weekend.
Potrebbe essere utile anche controllare l’alimentazione, compilando un diario della cefalea dove annotare anche gli alimenti mangiati a cena. Ci potrebbe infatti essere una correlazione tra qualche alimento specifico e l’insorgenza dell’episodio emicranico. Esistono infatti cibi che possono favorire o, al contrario, prevenire il mal di testa:
Nelle ore che precedono il riposo sarebbe meglio anche evitare tutte le attività che comportano uno sforzo di concentrazione, come lavorare o studiare.
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