DOMANDA
Purtroppo da quando effettuo lavoro continuato ho messo su 7 kg. Faccio 2 ore di palestra settimanale, ma questo non basta a farmi perdere quello che ho acquistato. Cerco di correggere l'alimentazione per quanto posso, ma purtroppo le alternative da portare a lavoro non sono molte. Potrebbe darmi qualche consiglio su che cosa portare al lavoro e come bilanciare la dieta?
RISPOSTA DELL'ESPERTO
Risponde: Patrizia Maria Gatti, Specialista in Scienza dell’Alimentazione
Ecco qualche consiglio per chi è costretto a consumare almeno un pasto fuori casa per cinque giorni la settimana. Per prima cosa è importante non saltare mai la prima colazione che invece deve essere nutriente e ricca di frutta fresca, latte, caffè o yogurt più cereali o pane tostato. Per il pranzo è bene sapere che le “insalatone”, oggi diventate di moda, non sono consigliabili per chi vuole mantenersi in forma. Infatti, si tratta di un vero inganno dietetico se si pensa che un’insalata di questo tipo (poca verdura, più tonno, formaggio e abbondante condimento) equivale a un pasto di 500-600 kcalorie, ma non bilanciato, anzi decisamente troppo ricco di grassi e proteine di natura animale. Ottimali per la pausa pranzo sono, invece, un primo (pasta al pomodoro fresco) più verdura condita con poco olio e succo di limone. Chi invece è costretto al panino imbottito o al massimo può optare per una pizza è bene che scelga tra le seguenti alternative: un panino con arrosto di tacchino e insalata più un cucchiaio di olio e succo di limone (circa 390 kcal) una volta la settimana; un panino con mozzarella e pomodoro con poco olio e un pizzico di origano (circa 300 kcal) una volta la settimana; un panino con prosciutto cotto o crudo privati del grasso (40 grammi prosciutto) equivale da 240 a 270 kcal ed è consigliabile una volta la settimana; un panino con verdure grigliate, una goccia di olio, un pizzico di erbe aromatiche a piacere e un cucchiaio di ricotta magra, non supera le 200 kcal e, quindi si può mangiare anche due volte la settimana; una pizza margherita (circa 700 kcal), può andare bene per un pasto solo la settimana, ma non è vietata, neppure nelle diete dimagranti, a patto che si restringa con giudizio l’altro pasto della giornata (a cena per esempio una porzione di passato di verdure miste e una fetta di fesa di tacchino alla griglia, niente pane e niente condimenti).
Patrizia Maria Gatti
Specialista in Scienza dell’Alimentazione
Laureata in Medicina e Chirurgia nel 1983 presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia Università degli Studi di Milano si è Specializzata in Scienza dell’alimentazione (indirizzo dietetico) presso il medesimo Ateneo nel 1986. Nel 1994 ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Biochimica e la Specializzazione in Biochimica Clinica (indirizzo diagnostico) nel 1997.
Attualmente lavora come libero professionista: svolge attività privata come medico specialista e come author and medical editor multimedia communication. È autore di numerose pubblicazioni in: ricerca clinica, ricerca scientifica di base, biochimica nutrizionale e delle malattie legate alla nutrizione (diabete, obesità, dislipidemie, aterosclerosi). Ha al suo attivo numerose partecipazioni in qualità di docente e/o di relatore a convegni e corsi di educazione nutrizionale per la popolazione generale e per le scuole e a congressi nazionali e internazionali. Possiede oltre 10 anni di esperienza nella comunicazione multimediale salute, medicina e nutrizione.