Insonnia e cannabis

DOMANDA

Sono ormai anni che soffro di insonnia, e ora, visto che le giornate, forse per l'età che avanza, sono diventate molto pesanti, sto provando a prendere delle capsule a base di estratti secchi di passiflora, valeriana, melissa, biancospino e melatonina, ma i risultati sono nulli o quasi. Devo per forza prendere lorazepam o cose simili che spaccano il cervello? Leggendo su internet ho visto che ci si può curare con la cannabis: in italia è legale? O esiste qualcosa che possa farmi dormire almeno 3/4 ore a notte?

RISPOSTA DELL'ESPERTO

Risponde: Antonello Sannia, Endocrinologo, docente di Fitoterapia

La cannabis per il momento è riservata al solo uso ospedaliero per il controllo del dolore e come farmaco di accompagnamento in pazienti con gravi malattie, come ad esempio tumori, sclerosi multipla, SLA, gravi neuropatie ecc. Inoltre la cannabis non può definirsi un sonnifero vero e proprio. Per dormire le propongo questa cura: valeriana come estratto secco titolato in acidi valerenici minimo 0,42%, alla dose di 350-400 mg circa 20 minuti prima di coricarsi. Ottimo l'abbinamento con la melatonina. Può fare la cura anche cronicamente perchè non dovrebbe causare alcun problema.

Antonello Sannia
Endocrinologo, docente di Fitoterapia
Ha conseguito la Laurea in Medicina e Chirurgia nel 1978 e la Specializzazione in Endocrinologia nel 1981 presso l’Università di Genova.
Nella prima metà degli anni 80 ha frequentato a più riprese corsi di perfezionamento in Fitoterapia in Francia.
Attualmente è docente al corso di perfezionamento in fitoterapia presso le Università di Siena e di Pavia, è membro della SIFIT (Società Italiana di Fitoterapia) e svolge la sua attività libero professionale in alcuni Centri Medici Specialistici in Piemonte, dove coordina un gruppo di ricerca clinica nel settore fitoterapico in collaborazione con altri colleghi.
Ha pubblicato svariati articoli scientifici sulla fitoterapia sulla rivista Acta Phytotherapeutica, organo ufficiale della SIFIT (Società Italiana di Fitoterapia) e su altre riviste scientifiche internazionali.
Collabora con alcune testate giornalistiche (Corriere Salute e altri) per la stesura e la validazione di articoli inerenti la fitoterapia. Effettua inoltre consulenza scientifica nel settore industriale farmaceutico rivolto alla fitoterapia.
È Presidente della Società Italiana di Medicina naturale (SIMN), fondazione a carattere scientifico per la formazione fitoterapica dei medici e dei farmacisti, per la ricerca clinica in fitoterapia e per la farmacovigilanza nel settore fitoterapico.
È membro del progetto Phytonet, che è un progetto di ricerca sugli isoflavoni di soia finanziato dalla Comunità Europea.
Ha svolto e svolge numerosi corsi di fitoterapia scientifica per farmacisti, medici pediatri e medici di medicina generale nell’ambito del programma ECM del Ministero della Salute.

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