Ginseng

Che cos’è

Radice d'origine asiatica, c'è quello cinese, vietnamita, giapponese e siberiano (chiamato eleuterococco), ma il migliore si dice sia quello rosso coreano.

Il nome botanico è Panax ginseng come a sottolineare che è stato considerato da sempre un rimedio per qualsiasi tipo di problema. È solo, infatti, in anni molto recenti che la scienza ha cercato di scoprire a cosa fossero dovuti gli effetti miracolosi attribuiti a questa preziosa radice.

La radice di ginseng sembra avere diverse proprietà benefiche per l'organismo, dal miglioramento delle capacità cognitive, di memoria e concentrazione, fino al suo utilizzo come stimolante del metabolismo energetico.

Oggi, è possibile trovare l'estratto di Ginseng in molte miscele, al bar o anche ai distributori automatici di caffè. Questo infatti presenta un gusto intenso, dolce, e perfetto per arricchire le bevande calde, in particolar modo quelle accompagnate dalla nocciola.

Le attività

Il ginseng agisce come tonico negli stati di affaticamento psicofisico. Dagli studi effettuati sembra stimolare il sistema endocrino a rilasciare ormoni specifici che alleviano i sintomi della fatica psichica e fisica.

Favorisce l'ossidazione muscolare degli acidi grassi, migliora il rendimento del lavoro muscolare aerobico, l'ossigenazione dei tessuti e la respirazione accorciando i tempi di recupero.

Aiuta a mantenere costanti i livelli di glucosio nel sangue liberando più energia. Per questi effetti benefici sul corpo e sulla sua gestione energetica, il ginseng viene utilizzato come integratore anche in campo sportivo. Non a caso, è possibile trovare in commercio delle capsule monodose, che ne contengono l'estratto.

Potenzia la memoria e incrementa l'attività del sistema nervoso centrale agendo sul sistema colinergico, rende più rapide le risposte, migliorando le capacità di apprendimento, il tono dell'umore e l'attenzione.

Inoltre aumenta i livelli di alcuni neurotrasmettitori (dopamina, adrenalina e noradrenalina) nel cervello, con azione antidepressiva, euforizzante e psicostimolante.

Tuttavia, nonostante le sue funzionalità, il ginseng non è un farmaco e non deve essere inteso come un sostituto ai medicinali, soprattutto nel caso di terapie ansiolitiche e antidepressive.

Perché si usa

Il ginseng si usa nei momenti di affaticamento e deperimento psichico e organico.

Migliora la performance sportiva e può essere utile in momenti in cui sia necessario affrontare uno sforzo maggiore. Un atleta può usufruire del ginseng anche al mattino, durante la prima colazione, come bevanda o all'interno di un cappuccino, ad esempio.

Si può usare per stimolare la memoria e l'apprendimento, in caso di stress scolastico o lavorativo e quando ci si sente giù di tono. Negli anziani, può essere un modo semplice e naturale per migliorare le capacità di concentrazione, e un aiuto alla stimolazione della mente.

Inoltre, come già accennato, il ginseng costituisce un rimedio naturale contro l'ansia e la depressione, oltre che un supporto al sistema immunitario.

Infine, recenti studi hanno dimostrato l'efficacia del ginseng nei soggetti che soffrono di diabete, e nel migliorare la sensibilità dell'organismo all'insulina.

Come si usa

Il ginseng va assunto in cicli di tre mesi con un mese circa di pausa tra ciascun ciclo.

Se ne assumono 40-50 mg di estratto secco al giorno che deve essere titolato in ginsenosidi minimo all'1,5%.

Va assunto di mattina, preferibilmente al risveglio e non dovrebbe essere mai preso nel pomeriggio o la sera per evitare l'insonnia.

Anche l'assunzione contemporanea di caffè è sconsigliabile: il ginseng e la caffeina, per la loro natura psicostimolante, potrebbero causare degli effetti collaterali, soprattutto in caso di consumo eccessivo e sovradosaggio.

Effetti indesiderati

In chi è particolarmente sensibile può provocare irritabilità, insonnia, agitazione, tachicardia e tremore agli arti. Va quindi usato con cautela.

Particolare attenzione deve essere fatta alle interazioni farmacologiche, ma non solo. Molto spesso, infatti, il ginseng viene utilizzato in bevande dalla dolcezza eccessiva, che potrebbero contenere anche altri dolcificanti (caramello, fruttosio, zucchero semolato). Se il consumo di zucchero viene portato all'eccesso, questo potrebbe causare dei picchi di glicemia.

Considerazioni simili devono essere fatte per il lattosio: se il ginseng viene utilizzato in bevande a base di latte, queste potrebbero risultare sgradevoli e poco digeribili per soggetti intolleranti.

Infine, è importante tenere conto dell'apporto calorico: le bevande al ginseng e i dolcificanti contenuti al loro interno potrebbero presentare dei valori nutrizionali sbilanciati, con un quantitativo molto ricco di carboidrati.

Precauzioni

Il ginseng è sconsigliato in alcuni casi:

Età Età inferiore ai 14 anni
Patologie Malattie della coagulazione del sangue o psichiatriche, ipertensione arteriosa
Altre condizioni Gravidanza e allattamento

Per quanto riguarda in particolare la gravidanza, è sconsigliato perché può interferire con lo sviluppo del feto e dare malformazioni.

Interazioni

Il ginseng può interagire con i farmaci anticoagulanti come il warfarin, con la digossina e gli antidepressivi triciclici e la fenalazina solfato. Interagisce anche con cortisonici ed estrogeni aumentandone l'effetto.

Prima di assumere ginseng, soprattutto sotto forma di integratore, è sempre bene chiedere un consulto al proprio medico e nutrizionista, che vi saprà indicare le dosi più adatte alle vostre esigenze.

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