Un nemico a tutti gli effetti, il freddo intenso può provocare più di un problema alla pelle sottile delle mani, che diventano ruvide e secche fino a provocare sensazioni di bruciore. Ecco come proteggerle.
In realtà, il fenomeno è dovuto a un meccanismo di difesa dell’organismo che, per proteggersi dal freddo e mantenere al caldo gli organi vitali, lascia affluire meno sangue alle zone periferiche del corpo come, appunto, le mani.
Inoltre, in questa situazione di risparmio calorico-energetico, l’epidermide produce in misura minore sostanze nutritive come i grassi che, in condizioni normali, servono a renderla morbida e protetta dagli agenti esterni.
La pelle delle mani, che già è priva di ghiandole sebacee, diventa così più vulnerabile e anche un normale gesto ricorrente, come lavarsi le mani, può causare arrossamenti e persino irritazioni più serie.
Come garantire igiene e pelle sana anche sotto zero
Quando fa molto freddo, quindi, è necessario lavarsi le mani con un sapone non aggressivo, meglio ancora con le cosiddette basi lavanti, più delicate.
Anche l’asciugatura è importante: le mani non devono rimanere umide, soprattutto tra le dita, per scongiurare macerazioni. Utilizzare una salvietta, mentre è bene evitare l’aria calda degli asciugatori automatici che renderebbe la pelle troppo secca.
Per donare nuova morbidezza e nutrire la pelle, scegliere una crema emolliente. In particolare, le più indicate sono quelle a base di avocado, burro di karitè e cocco se la pelle è particolarmente secca, all’aloe o alla malva negli altri casi.
Prima di andare a dormire, regalarsi un trattamento speciale: un massaggio con olio di mandorle oppure olio di joyoba. Dedicare a questa operazione qualche minuto in più, massaggiando dito per dito, cominciando dal mignolo. Per un risultato migliore, indossare guanti di cotone da tenere tutta la notte.
In casa, di norma, usare i guanti di gomma sia per lavare i piatti, sia se è necessario tenere le mani a mollo per qualunque altra ragione, come, per esempio, per pulire le verdure. Una volta tolti i guanti, lavare le mani, asciugarle e stendere la crema.
Ecco in sintesi gli accorgimenti per preservare la salute delle mani anche a basse temperature:
Cosa fare | Cosa evitare |
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Lavarsi le mani con "basi lavanti" | L'utilizzo di saponi aggressivi |
Asciugarsi bene le mani dopo il lavaggio utilizzando una salvietta | Asciugarsi le mani con l'aria calda degli asciugatori automatici |
Applicare una crema emolliente, anche prima di dormire | |
Usare guanti in gomma in cucina |
Protezioni speciali
All’aperto, a parte i guantini di lana o di pelle, a seconda della moda e del look, chi fa sport all’aria aperta o chi è soggetto a geloni non deve dimenticare guanti speciali, in materiale tecnologico, da associare magari a una crema riscaldante.
Il pericolo, infatti sono i cosiddetti “geloni”, che si manifestano con prurito alla punta delle dita, proprio come se si fosse stati punti da un insetto. La parte si arrossa e il dolore è pulsante, quasi da trauma, e non sempre si pensa al freddo come causa.
Responsabile di tutto questo è un difetto della microcircolazione periferica che con le temperature rigide si accentua. Ai primi sintomi, è bene consultare il medico che potrebbe prescrivere una pomata al cortisone.
Altro inconveniente del freddo sono le ragadi, generalmente localizzate sulle dita e che si presentano come taglietti. Anche in questo caso, la loro comparsa è dovuta alla particolare secchezza della pelle causata da temperature rigide. Per eliminarle, in genere, è bene applicare più volte una pomata alla Calendula.