Tagli, contusioni e traumi sono problemi di tutti i giorni cui l'emofilico deve prestare particolare attenzione. Sono necessari prudenza, terapia sostitutiva tempestiva e qualche accorgimento in più.
Prudenza è la parola d'ordine per l'emofilico. A seconda della gravità della malattia, anche piccoli incidenti possono causare importanti emorragie. Nel dubbio è consigliabile trattare subito con la terapia sostitutiva, mai aspettare.
Così facendo si aumenta il livello di fattore carente, si blocca l’emorragia e si ha tutto il tempo nel caso di rivolgersi al Centro Emofilia più vicino per un consulto.
Ciò non significa che un emofilico debba sentirsi limitato nella vita di tutti i giorni: basta essere attenti e pronti a fronteggiare le situazioni di emergenza.
Quando il sangue scorre troppo
L'emofilia è una malattia del sangue in cui la coagulazione non avviene correttamente a causa dell’assenza di uno dei fattori proteici indispensabili perché ciò avvenga.
Il sanguinamento diviene incontrollabile e l'unica cura efficace è la somministrazione rapida per via endovenosa del fattore mancante, meglio conosciuta come terapia sostitutiva.
Non tutte le persone emofiliche presentano lo stesso rischio di sanguinamento ma, in generale, i traumi sono da evitare perché possono dare problemi anche a chi ne soffre in forma lieve.
In caso di contusioni o di ferite è importante procedere con la terapia sostitutiva ancora prima di cercare di capire da dove derivi l'emorragia.
Nei bambini che hanno una forma di emofilia grave è di solito consigliata la terapia sostitutiva in profilassi, ovvero la somministrazione tre volte a settimana a giorni alterni del fattore di coagulazione mancante.
Che cosa fare in caso di incidenti
Nella vita di tutti i giorni è facile prendere colpi, inciampare o ferirsi inavvertitamente: si pensi ai fastidiosi tagli che ci si può procurare con un semplice foglio di carta.
Particolare attenzione va posta nei confronti dei bambini affetti da emofilia, soprattutto quando iniziano a camminare.
Cadute e traumi possono causare la comparsa di ecchimosi ed emorragie articolari. Dolore e difficoltà nel muovere gli arti sono il segnale di un danno.
Giochi e oggetti taglienti devono pertanto essere tenuti fuori dalla loro portata.
Per non farsi trovare impreparati è sempre bene avere a portata di mano un disinfettante antisettico, garze sterili, tamponi riassorbibili, fasce elastiche per bendaggio, ghiaccio sintetico, cerotti e cerotti medicati.
Quando l'emorragia è dolorosa è assolutamente vietato l'uso di antidolorifici a base di acido acetilsalicilico. Inoltre è sempre consigliabile rivolgersi a un medico specialista.
Le ferite devono essere lavate con cura e disinfettate. Subito dopo bisogna esercitare una pressione con un tampone riassorbibile per 15-20 minuti.
Può anche essere eseguito un bendaggio stretto, su cui applicare una borsa del ghiaccio.
La parte ferita deve essere sollevata al di sopra del livello del cuore. Se il taglio è sulle labbra la pressione deve essere esercitata strizzando la parte che sanguina tra pollice e indice con una garza sterile e il ghiaccio, tritato, va avvolto in un fazzoletto.
Anche in caso di ematomi bisogna applicare ghiaccio esercitando una pressione per 15-20 minuti.
In caso di traumi più violenti è bene rivolgersi subito a un centro medico specializzato. Se l'emorragia è a livello dei muscoli è necessario anche immobilizzare la parte contusa finché non scompaiono i dolori.
Può anche capitare che piccoli incidenti causino la perdita di sangue dal naso. Anche in questo caso è necessario applicare una pressione per 15-20 minuti, comprimendo la narice dall'esterno. Possono essere assunti farmaci antifibrinolitici prescritti dal medico.
Dopo aver rimosso i coaguli di sangue, bisogna inserire un tampone nella narice, dove deve rimanere per due giorni. Se, però, l'emorragia non si arresta è indispensabile far ricorso alla terapia sostitutiva.
Se, invece, si batte la testa e si avverte un mal di testa persistente è bene effettuare subito la terapia sostitutiva ancora prima di accertare se sia in corso un sanguinamento e, poi, rivolgersi a un Centro Emofilia dove potrà essere eseguita una visita specialistica e, eventualmente, una Tac per valutare la presenza di un'emorragia.
Per quanto riguarda i bambini, sbucciature e piccoli tagli possono essere trattati come quelli degli adulti, dopo di che si può procedere con una medicazione. Se il taglio è profondo bisognerà rivolgersi al medico per applicare punti di sutura.
Prudenza sì, ma non troppa
Se è vero che cercare di evitare incidenti è importante per non ritrovarsi in una situazione di emergenza, l'emofilico non deve però vietarsi una vita normale, con tutti gli svaghi a disposizione.
Esistono sport che non prevedono grosse sollecitazioni muscolari o che non possono essere causa di traumi pericolosi.
Nuoto, corsa, ginnastica, bici, golf, tennis e vela sono raccomandati per le persone affette da emofilia perché hanno un ruolo determinante per il rafforzamento della muscolatura e per la protezione delle articolazioni.
Sconsigliati sono invece sport di contatto come calcio, judo, karate, hockey, rugby, pugilato che aumenterebbero il rischio di emorragie a causa di traumi rispetto ai benefici dell’attività sportiva.
Un'attività fisica corretta e adatta a chi soffre di emofilia va incoraggiata sin da piccoli per migliorare la flessibilità delle articolazioni, la forza muscolare e anche aumentare la socializzazione attraverso il coordinamento e lo spirito di squadra.
La profilassi eseguita con regolarità consente di svolgere l’attività sportiva in tutta sicurezza.