DOMANDA
Ho letto molte cose sui fitoterapici e soprattutto sui fitoestrogeni, ma vorrei sapere meglio da un esperto come lei quali siano in realtà i loro effetti sull'organismo. Vorrei avere la conferma che anche in caso di eccesso degli estrogeni nell'organismo questi rimedi possono essere utili a regolarne la produzione senza causarne un maggiore sovraccarico.
RISPOSTA DELL'ESPERTO
Risponde: Antonello Sannia, Endocrinologo, docente di Fitoterapia
I fitoestrogeni, scientificamente chiamati isoflavoni di soia, sono flavonoidi che sono abbondanti nella soia e nei prodotti da essa derivati. È stato ampiamente dimostrato che: riducono i disturbi neurovegetativi della menopausa, combattono l'osteoporosi menopausale, proteggono il cuore e i vasi sanguigni, ostacolando l'aterosclerosi, hanno una notevole azione antiossidante e anti-invecchiamento. Essi agiscono per certi versi in modo simile agli estrogeni, anche se l'azione è assai più blanda, e sono quindi molto utili nella donna in menopausa. Sono anche utili nell'uomo soprattutto per ostacolare le malattie della prostata come l'ipertrofia prostatica benigna e i tumori della prostata.
Antonello Sannia
Endocrinologo, docente di Fitoterapia
Ha conseguito la Laurea in Medicina e Chirurgia nel 1978 e la Specializzazione in Endocrinologia nel 1981 presso l’Università di Genova.
Nella prima metà degli anni 80 ha frequentato a più riprese corsi di perfezionamento in Fitoterapia in Francia.
Attualmente è docente al corso di perfezionamento in fitoterapia presso le Università di Siena e di Pavia, è membro della SIFIT (Società Italiana di Fitoterapia) e svolge la sua attività libero professionale in alcuni Centri Medici Specialistici in Piemonte, dove coordina un gruppo di ricerca clinica nel settore fitoterapico in collaborazione con altri colleghi.
Ha pubblicato svariati articoli scientifici sulla fitoterapia sulla rivista Acta Phytotherapeutica, organo ufficiale della SIFIT (Società Italiana di Fitoterapia) e su altre riviste scientifiche internazionali.
Collabora con alcune testate giornalistiche (Corriere Salute e altri) per la stesura e la validazione di articoli inerenti la fitoterapia. Effettua inoltre consulenza scientifica nel settore industriale farmaceutico rivolto alla fitoterapia.
È Presidente della Società Italiana di Medicina naturale (SIMN), fondazione a carattere scientifico per la formazione fitoterapica dei medici e dei farmacisti, per la ricerca clinica in fitoterapia e per la farmacovigilanza nel settore fitoterapico.
È membro del progetto Phytonet, che è un progetto di ricerca sugli isoflavoni di soia finanziato dalla Comunità Europea.
Ha svolto e svolge numerosi corsi di fitoterapia scientifica per farmacisti, medici pediatri e medici di medicina generale nell’ambito del programma ECM del Ministero della Salute.