Dieta ipocalorica per dimagrire

DOMANDA

Ho partorito da 6 mesi e mi sono rimasti una decina di kg da perdere e purtroppo non ho tempo per potermi recare in palestra. Sono sicura che un'alimentazione ipocalorica potrebbe aiutarmi ma non so da dove cominciare. Può aiutarmi?

RISPOSTA DELL'ESPERTO

Risponde: Patrizia Maria Gatti, Specialista in Scienza dell’Alimentazione

È subito importante ricordare che ogni persona ha una storia diversa e che le diete per perdere peso devono essere ben bilanciate e calcolate in base a tutte le caratteristiche del soggetto. Esistono dei principi generali per perdere peso che, comunque, andrebbero poi rimodellati, caso per caso, da un dietologo. Per prima cosa bisogna calcolare il fabbisogno energetico individuale quotidiano in base a peso, altezza, età, sesso, attività fisica e lavorativa e stato di salute generale. E poi sottrarre circa 300-500 Kcal al giorno dal fabbisogno calcolato. Bisogna poi anche prendere delle misure importanti come la massa grassa, la massa magra e l’acqua corporea. Tutto questo però va fatto da un dietologo che si avvale di appositi strumenti e le misure vanno periodicamente controllate ricordando che la sola verifica del peso che cala non basta. Per quanto riguarda l’alimentazione si deve partire dal principio che tutti i nutrienti principali (proteine, grassi, zuccheri, minerali, vitamine) vanno assunti ogni giorno nella misura giusta, e siccome non esiste un solo alimento che li contenga tutti insieme nelle proporzioni ideali è necessario che l’alimentazione sia il più variata possibile anche nelle diete dimagranti. Poi non bisogna mai dimenticare l’importanza della prima colazione che non va mai saltata anche per evitare di mangiare troppo a pranzo. Allo stesso modo nessun pasto va saltato per evitare lunghi digiuni che potrebbero essere controproducenti rispetto alla perdita di peso desiderata. Allo scopo, una regola generale e che funziona bene è quella di frazionare i pasti della giornata in 3 pasti principali (colazione, pranzo, cena) e 2 spuntini (a metà mattina e a metà pomeriggio). Infine, mai rinunciare all’acqua e all’attività fisica giornaliera, tutto ciò serve per perdere peso restando in forma, ma nulla si può affidare al caso.

Patrizia Maria Gatti
Specialista in Scienza dell’Alimentazione
Laureata in Medicina e Chirurgia nel 1983 presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia Università degli Studi di Milano si è Specializzata in Scienza dell’alimentazione (indirizzo dietetico) presso il medesimo Ateneo nel 1986. Nel 1994 ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Biochimica e la Specializzazione in Biochimica Clinica (indirizzo diagnostico) nel 1997.

Attualmente lavora come libero professionista: svolge attività privata come medico specialista e come author and medical editor multimedia communication. È autore di numerose pubblicazioni in: ricerca clinica, ricerca scientifica di base, biochimica nutrizionale e delle malattie legate alla nutrizione (diabete, obesità, dislipidemie, aterosclerosi). Ha al suo attivo numerose partecipazioni in qualità di docente e/o di relatore a convegni e corsi di educazione nutrizionale per la popolazione generale e per le scuole e a congressi nazionali e internazionali. Possiede oltre 10 anni di esperienza nella comunicazione multimediale salute, medicina e nutrizione.

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