DOMANDA
Il mio bimbo di due anni e tre mesi è da circa una ventina di giorni che ha episodi di diarrea. Ho eseguito esami delle feci, risultati negativi ed esami ematici, emocromo e test celiachia anche quelli con risultati perfetti. Ma il bimbo nonostante l'uso di fermenti, sali minerali e tannato di gelatina al bisogno non sta tutt'oggi meglio. Ho tolto latte e latticini da subito, ma le sue feci sono sempre molli. Per un virus credo che una ventina di giorni siano tanti e non so più che fare.
RISPOSTA DELL'ESPERTO
Risponde: Marina Battaglioli, Pediatra e neonatologa
La diarrea protratta nei bambini di età inferiore ai 5 anni può spesso far seguito a un episodio infettivo. Il 3-5 % delle diarreee acute sono complicate dalla cosiddetta sindrome post-enteritica, cioè una diarrea che persiste. La causa è spesso un'anomala colonizzazione batterica dell'intestino, oppure una transitoria alterazione della composizione dei sali biliari, oppure ancora una sensibilizzazione ad alcune sostanze alimentari, a volte anche questa transitoria. Esiste anche la diarrea funzionale aspecifica, con alvo che si modifica nel corso della giornata, a volte è liquido, a volte è formato. Una forma molto particolare di diarrea è associata a un consumo elevato di succhi di frutta, ricchi di sorbitolo, cha andrebbero in questi casi eliminati. Un dato molto importante, per tutti i bambini con il sintomo "diarrea persistente o cronica", è considerare se stanno bene, diarrea a parte, cioè si comportano normalmente, giocano e sono felici, crescono bene. Inutile metterli a dieta se non ci sono indicazioni specifiche, perché la mancanza di substrato a livello intestinale, in particolare di grassi, può essere proprio la causa del persistere della diarrea. Se, invece, alla diarrea si accompagnano altri sintomi, quali mancata crescita o perdita di peso, bimbo svogliato o abbattuto, è opportuno consultare un gastroenterologo.
Marina Battaglioli
Pediatra e neonatologa
Dirigente medico di 1° livello c/o Patologia Neonatale – Nido P.O. Buzzi.
Laureata in Medicina e Chirurgia a Milano nel 1990, opera fino al 1994 come studente interna prima e poi come specializzanda presso la Clinica De Marchi e la Clinica Mangiagalli dell’Università degli Studi di Milano dove consegue la specializzazione in Pediatria Generale nel 1994 e in Neonatologia nel 1996.
Tra il 1994 e il 1996 è titolare di una borsa di studio per il Trasporto Neonatale d’Emergenza presso il reparto di Patologia Neonatale della Clinica Mangiagalli, dove opera fino al 1998. Tra il 1998 e il 2000 presta la propria opera al Nido dell’Ospedale S.Giuseppe di Milano prima e poi alla Divisione di Pediatria e Patologia Neonatale dell’Ospedale “Valduce” di Como.
Dal 2000 assume l’incarico a tempo indeterminato presso il reparto di Patologia Neonatale e Nido dell’Ospedale Buzzi, attualmente è Dirigente medico di 1° livello.