DOMANDA
So che ci sono alcuni alimenti ricchi di sostanze antiossidanti, come per esempio la frutta secca tipo noci e mandorle, che sono utili per curare i nervi lesi, ma che al contrario fanno male per chi ha il diabete. Come mai visto che la neuropatia è una conseguenza (spesso) del diabete? Quali sono allora i cibi utili ai nervi e che non influiscono sui livelli della glicemia? I granuli di lecitina di soia sono da considerarsi simili alle noccioline (visto che usandoli la glicemia mi sale)? Inoltre i legumi e la polenta vanno bene per chi ha il diabete?
RISPOSTA DELL'ESPERTO
Risponde: Patrizia Maria Gatti, Specialista in Scienza dell’Alimentazione
Gli antiossidanti contenuti in alcuni cibi non c’entrano coi nervi lesi, servono invece per proteggere il cuore e le arterie e allo stesso scopo servono certi frutti oleosi come le noci e le mandorle. Ma questo non significa che si possano mangiare in grandi quantità anche se non fanno per niente male ai diabetici. I cibi utili ai nervi sono quelli ricchi di vitamina B12, per esempio le carni, ma purtroppo queste sì possono essere dannose per i diabetici, non tanto per la glicemia, ma perché troppa carne rossa può aumentare i livelli del colesterolo nel sangue con conseguenze sui vasi e sul cuore. La lecitina di soia non ha niente a che vedere con le noccioline, comunque se le provoca un rialzo della glicemia, la eviti. I legumi sono concessi nella dieta dei diabetici non più di una volta la settimana e mescolati coi cereali fanno un ottimo piatto unico (pasta e fagioli, pasta e lenticchie) purché non troppo condito. La polenta va bene per i diabetici (sempre piatto unico una volta la settimana), meglio se accompagnata a un blando sugo, ma senza carne o salsiccia o formaggi o burro (è perfetta con ragù di sole verdure cioè pomodori, sedano, carote, cipolla e qualche fungo).
Patrizia Maria Gatti
Specialista in Scienza dell’Alimentazione
Laureata in Medicina e Chirurgia nel 1983 presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia Università degli Studi di Milano si è Specializzata in Scienza dell’alimentazione (indirizzo dietetico) presso il medesimo Ateneo nel 1986. Nel 1994 ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Biochimica e la Specializzazione in Biochimica Clinica (indirizzo diagnostico) nel 1997.
Attualmente lavora come libero professionista: svolge attività privata come medico specialista e come author and medical editor multimedia communication. È autore di numerose pubblicazioni in: ricerca clinica, ricerca scientifica di base, biochimica nutrizionale e delle malattie legate alla nutrizione (diabete, obesità, dislipidemie, aterosclerosi). Ha al suo attivo numerose partecipazioni in qualità di docente e/o di relatore a convegni e corsi di educazione nutrizionale per la popolazione generale e per le scuole e a congressi nazionali e internazionali. Possiede oltre 10 anni di esperienza nella comunicazione multimediale salute, medicina e nutrizione.