DOMANDA
Vorrei sapere qual è l'alimentazione più corretta in caso di morbo di Crohn.
RISPOSTA DELL'ESPERTO
Risponde: Samanta Mazzocchi, Specialista in Gastroenterologia ed endoscopia digestiva
In molti pazienti affetto da morbo di Crohn viene tollerato qualsiasi tipo di dieta, in altri, soprattutto quando la malattia è attiva, viene consigliata una dieta a basso contenuto di fibre. La dieta povera in fibre stimola in modo minore la secrezione e la contrazione del piccolo e grosso intestino e ciò può essere vantaggioso nel controllo del dolore addominale e della diarrea. È una dieta in cui si evita frutta e verdura, noci, frutta secca, semi, crusca e cereali integrali. Questi cibi non possono essere completamente digeriti perché contengono fibre. È consigliabile assumere integratori polivitaminici ogni giorno, per compensare una possibile carenza vitaminica a causa di tali restrizioni dietetiche. Una alimentazione ben equilibrata è, comunque, più importante di qualsiasi considerazione sulla composizione degli alimenti. Inoltre è consigliata una abbondante assunzione di liquidi ogni giorno, questo per contrastare le eventuali perdite con la diarrea e per ovviare al rischio di formazione di calcoli renali, per i quali tali pazienti sono predisposti. In particolare in pazienti con resezioni del tratto ileale dell’intestino vi è un aumentato assorbimento di ossalato, che determina maggiore formazione di calcoli. Gli alimenti che andrebbero evitati sono quelli che apportano un contenuto particolarmente elevato di ossalato: spinaci, cacao, fagioli, rabarbaro, barbabietola, caffè espresso, tè.
Samanta Mazzocchi
Specialista in Gastroenterologia ed endoscopia digestiva
Laureata in Medicina e Chirurgia nel 2002 presso l’Università degli Studi di Pavia. Ha operato come studente interna e poi come specializzanda presso l’Istituto di Medicina Interna del Policlinico IRCCS San Matteo di Pavia, dove nel 2008 ha conseguito il diploma di Specializzazione in "Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva".
Dal 2009 presta servizio presso l’U.O. di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva dell’IRCCS Policlinico di San Donato Milanese. Dal 2013 opera come dirigente medico presso l’UO di Medicina dell’Ospedale di Castel San Giovanni, Azienda Ospedaliere di Piacenza, in qualità di Medico Gastroenterologo, occupandosi sia dell’ambulatorio di gastroenterologia sia di endoscopia digestiva.
Ha partecipato a diversi corsi e congressi di aggiornamento ed è coautrice di pubblicazioni scientifiche su riviste nazionali ed internazionali.
Nel febbraio 2004 ha partecipato a Bologna al “Corso residenziale di addestramento sulle metodiche di studio della motilità gastro-intestinale”.
Nel maggio 2008 è stata relatrice al Corso “Screening, inquadramento e trattamento delle disfagie neurogene” a Pavia con una relazione sul Ruolo della manometria esofagea.
Nel novembre 2009 è stata relatrice al Corso “Se il freddo fa diventare la mani blu”, a Grumello del Monte (BG) con la relazione “le complicanze gastroenteriche e terapia”.
Nel Marzo 2010 è stata relatrice al Simposio di Chirurgia Colorettale funzionale dal titolo “Le disfunzioni del pavimento pelvico”, presso il Policlinico San Donato Milanese.