DOMANDA
Mia figlia tra qualche mese compie 18 anni e vorrei sapere come fare per dare un'ultima spinta alla sua crescita tramite l'alimentazione. C'è qualche alimento in particolare su cui dobbiamo focalizzarci di più?
RISPOSTA DELL'ESPERTO
Risponde: Patrizia Maria Gatti, Specialista in Scienza dell’Alimentazione
È bene ricordare che la statura di ogni persona al termine dell’età dell’accrescimento (22-25 anni) è sempre conforme a quella ereditata da entrambe i genitori. In pratica, se i genitori sono entrambi molto bassi, difficilmente il figlio (o la figlia) sarà alto sopra la media. Però, qualche centimetro si può guadagnare (non più di 3 o 4) se si educa il proprio figlio a una vita sana. Lo stesso vale per la massa dei muscoli che pure dipende in buona parte dal patrimonio genetico, oltre che dall'allenamento e dagli ormoni. Tutto ciò implica sane abitudini alimentari, attività fisica all’aria aperta, riposare a sufficienza, niente alcol fino ai 18-20 anni (e poco anche dopo) e niente fumo. Una dieta salutare per tutti i ragazzi è così strutturata: pochissimi grassi, più proteine, carboidrati a pranzo (pasta e pane) specie nei giorni dell’allenamento in palestra, poco sale. Latte scremato o yogurt magro tutti i giorni a colazione e durante il rilassamento, frutta e verdura a volontà almeno 2 volte al giorno. Ma non esistono alimenti specifici che possano dare “una spinta” all'accrescimento.
Patrizia Maria Gatti
Specialista in Scienza dell’Alimentazione
Laureata in Medicina e Chirurgia nel 1983 presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia Università degli Studi di Milano si è Specializzata in Scienza dell’alimentazione (indirizzo dietetico) presso il medesimo Ateneo nel 1986. Nel 1994 ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Biochimica e la Specializzazione in Biochimica Clinica (indirizzo diagnostico) nel 1997.
Attualmente lavora come libero professionista: svolge attività privata come medico specialista e come author and medical editor multimedia communication. È autore di numerose pubblicazioni in: ricerca clinica, ricerca scientifica di base, biochimica nutrizionale e delle malattie legate alla nutrizione (diabete, obesità, dislipidemie, aterosclerosi). Ha al suo attivo numerose partecipazioni in qualità di docente e/o di relatore a convegni e corsi di educazione nutrizionale per la popolazione generale e per le scuole e a congressi nazionali e internazionali. Possiede oltre 10 anni di esperienza nella comunicazione multimediale salute, medicina e nutrizione.