Uno studio USA rivela che oltre il 70 per cento dei giovani ha una visione “gonfiata” di sé e non è in grado di mettersi nei panni degli altri.
Sempre più concentrati su di sé, sempre meno attenti ai bisogni degli altri. È questo il ritratto delle nuove generazioni secondo Peter Gray, psicologo del Boston College, negli USA.
Stando ai risultati di una ricerca pubblicata sulla rivista Psychology Today, il 70 per cento circa dei ragazzi sarebbe infatti “malato” di narcisismo.
Ciò significa che la maggior parte degli adolescenti ha una visione “gonfiata” di sé e, a causa di ciò, non è in grado di provare empatia, quella capacità che ci consente di metterci nei panni degli altri e quindi, all’occorrenza, aiutarli.
Incapaci di instaurare relazioni profonde
Una diretta conseguenza è il provare difficoltà nel rapportarsi con gli altri e la quasi impossibilità di stringere relazioni profonde, sia con gli amici sia con il partner.
Secondo gli psicologi, una delle cause principali di questo fenomeno sarebbe il comportamento eccessivamente “premiante” dei genitori.
Da piccoli, ma anche in età adolescenziale, bambini e ragazzi sono sempre più elogiati in tutto quello che fanno. Si abituano così, negli anni, a sentirsi «speciali», dotati di qualità superiori rispetto agli altri.
In più, il mondo scolastico e quello extrascolastico, si pensi agli ambiti sportivi, sono sempre più basati sulla competizione.
Non è difficile immaginare che, in queste condizioni, il bambino non percepisca più i suoi coetanei come potenziali amici o compagni di gioco con cui divertirsi e da rispettare, ma come avversari da battere.
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