Vivere a lungo è un traguardo importante, ma se in buona salute è meglio. Fondamentale la prevenzione delle patologie che coinvolgono i vasi sanguigni.
Fino a pochi decenni fa, la soglia della terza età era rappresentata dai 65 anni. Oggi decisamente non è più così.
Ma per trascorrere gli anni d’argento in serenità e autonomia è necessario combattere tutti i fattori che concorrono nell’insorgenza di patologie correlate all'età.
Come i disordini trombotici, che con il tempo possono causare trombosi, embolia polmonare o ictus, tristemente collocati tra le prime cause di disabilità nel soggetto adulto-anziano.
Ognuno ha la sua ricetta
Merlyn Krueger, intervistato a 110 anni, ha dichiarato con un invidiabile senso dell’umorismo: «Inseguo ancora le belle donne! Ma non riesco più a prenderle: le mie gambe non sono abbastanza veloci».
Emiliano del Toro, che ha raggiunto i 115 anni, era sicuro che per vivere a lungo bastassero tante risate. E tra i grandi vecchi c’è anche chi sostiene che bisogna non dover mai lavorare, perché lo stress uccide e chi, al contrario, afferma di non aver mai “rallentato il passo”.
Il parere della medicina
Ciascuna di queste ricette ha un fondamento. La comunità scientifica è concorde nel dire che una vita sana e attiva, una corretta alimentazione e la capacità di non farsi travolgere dallo stress sono ingredienti importanti per una vecchiaia in salute.
Il che vuol dire contrastare la comparsa di patologie legate al passare degli anni, che spesso hanno un denominatore comune: un deterioramento del sistema vascolare, primo gradino verso la trombosi.
Stare fermi fa male
Prima regola: movimento tutti i giorni. Aiuta a inibire i processi che portano all’aterosclerosi e alle sue temibili conseguenze.
Sono diversi gli studi che confermano, anche negli over 65, che mantenere o migliorare la propria prestanza fisica riduce il rischio di incorrere in eventi cardio e cerebrovascolari.
Perciò tenersi in allenamento è un “must”. Anche una semplice passeggiata di 30 minuti al giorno, se non si riesce a fare qualche sport.
Camminare a lungo e di buon passo, infatti, allontana trombosi, ictus, infarto e ischemie transitorie.
Ma anche malattie neurodegenerative e demenza senile, rallentando ripercussioni sulla memoria e sulle capacità decisionali.
Cibo: poco, ma giusto
Mangiare in modo corretto: altra misura indispensabile per invecchiare bene. Non è importante tanto la quantità (anzi, mantenere il peso ideale è raccomandabile), quanto la qualità.
Molta frutta e verdura (ricche di antiossidanti come le vitamine E e C, il beta-carotene, selenio e zinco) senza farsi mancare carne, uova, pesce e olio d’oliva (fonti di grassi polinsaturi omega-3 e omega-6).
Un’alimentazione di questo tipo, insieme con la regolare attività fisica e l’astensione dal fumo può regalare fino a 14 anni di vita in più.
Sole, amicizie e buon umore
Dedicarsi ad attività all'aperto ogni qualvolta sia possibile per beneficiare delle proprietà antidepressive della luce solare. Che poi è anche essenziale per la sintesi di alcuni complessi vitaminici importanti per la salute ossea.
Rivisitare le attività sociali e mantenere vive le amicizie, ingredienti DOC per sconfiggere la solitudine - che porta a non curarsi più di sé - e aumentare il buon umore.
Elementi da non sottovalutare. Secondo studiosi statunitensi il buon umore rilascia endorfine, sostanze che agiscono sull’endotelio vasale impedendo l’accumulo di colesterolo e, quindi, la formazione di trombi e l’infiammazione.
Infine, qualche controllo non guasta: se il medico ha l’opportunità di rilevare presto la presenza di disturbi vascolari può correre subito ai ripari con un’eventuale aiuto farmacologico.