Spossatezza e stanchezza inspiegabili, che non vogliono passare. È il caso di sentire un medico? Se durano a lungo sì, ma attenzione: in questa stagione potrebbe trattarsi di “mal di primavera”.
L’inverno è quasi finito, siamo in attesa della primavera. La vediamo come una liberazione dal buio, dal freddo, dai vestiti pesanti.
Peccato però che a volte, invece di sentirci frizzanti e pieni di energia, ci scopriamo apatici e stanchi senza sapere bene perché.
Sembra quasi che il nostro organismo faccia fatica a sincronizzarsi con i ritmi dell’ambiente esterno, e spesso non sappiamo neppure come affrontare questa spossatezza primaverile.
E' possibile che all’origine di tale malessere ci sia per esempio una bassa pressione arteriosa, un carenza di vitamina B12 o di acido folico, una anemia da carenza di ferro, sostanze importanti per lo svolgimento delle seguenti funzioni:
Vitamina B12 |
Interviene nel processo di divisione delle cellule e contribuisce al normale metabolismo energetico, al normale funzionamento del sistema nervoso, al normale metabolismo del l’omocisteina, alla normale formazione dei globuli rossi, alla normale funzione psicologica, alla normale funzione del sistema immunitario, alla riduzione della stanchezza e dell’affaticamento |
Acido folico | Interviene nel processo di divisione delle cellule e contribuisce alla crescita dei tessuti materni in gravidanza, alla normale sintesi degli amminoacidi, alla normale emopoiesi, al normale metabolismo dell’omocisteina, alla normale funzione psicologica, alla normale funzione del sistema immunitario, alla riduzione della stanchezza e dell’affaticamento |
Ferro |
Interviene nel processo di divisione delle cellule e contribuisce alla normale funzione cognitiva, al normale metabolismo energetico, alla normale formazione dei globuli rossi e dell’emoglobina, al normale trasporto di ossigeno nell’organismo, alla normale funzione del sistema immunitario e alla riduzione della stanchezza e dell’affaticamento |
Ma con il cambio di stagione è molto probabile che la stanchezza che molti di noi avvertono non sia dovuta a un disturbo da curare, ma sia semplicemente la risposta del nostro corpo alla natura che si modifica.
Adattarsi è faticoso
Esiste uno stretto legame tra condizioni meteorologiche e processi fisiologici. E che ogni volta che il nostro organismo si trova a fare i conti con brusche variazioni di temperatura, pressione o luce, deve fare uno sforzo di adattamento che per alcuni è molto faticoso.
Così, si abbassano le difese e, se non lo si aiuta, il nostro corpo rimane più vulnerabile alle malattie.
Un processo normale, visto che i nostri ritmi biologici sono strettamente legati e determinati da un orologio interno, regolato dalle cadenze di alcuni stimoli ambientali quali l’alternanza di luce e buio o di caldo e freddo.
Perché le nostre energie vengono meno proprio in primavera ?
Caldo improvviso
Il corpo, abituato alle rigide temperature invernali, si trova di colpo in un ambiente più caldo e deve attivare tutti quei meccanismi che lo aiutano a smaltire meglio e più in fretta il calore prodotto con le normali attività, in particolare se ci si muove molto. E ciò costa fatica, per cui calano le energie.
Possiamo aiutarlo scoprendoci quanto basta. Compito, anche questo, non facilissimo in primavera poiché sappiamo che le temperature non sono ancora molto stabili.
L’ideale sono gli indumenti di cotone, a strati, in modo da far fronte alla variabilità insita nella stagione.
Anche la luce rema contro
La temperatura non è l’unico problema. Anche la luce gioca un ruolo di primo piano, anzi, forse è quello più influente.
Da un lato, il prolungamento delle ore di luce induce modificazioni nel ritmo sonno-veglia e nella secrezione di vari ormoni, compreso il cortisolo.
Questo influenza, tra l’altro, il sistema immunitario e l’umore. Dall’altro lato, se in inverno di solito la giornata si conclude nel tardo pomeriggio, quando c’è già buio, in primavera tendiamo a fare di più e questo, soprattutto all’inizio, contribuisce a farci sentire più stanchi.
Depressione di primavera
Per molti la primavera è sinonimo di buon umore, per alcuni è il contrario. Ci sono persone che soffrono, durante il cambio di stagione, di una sorta di depressione.
Gli esperti la chiamano depressione stagionale, o SAD, dall’inglese Seasonal affective disorder. Si manifesta con una sonnolenza eccessiva, perdita di piacere, rallentamento psicomotorio, scarsa concentrazione.