Raffreddore, che succede se viene agli anziani?

Nella terza età il raffreddore può dare sintomi più gravi e durare più a lungo rispetto a quanto accade nell’individuo giovane.

Il raffreddore è una delle malattie più comuni in tutte le fasce d'età. I bambini sono i più colpiti, mentre con il passare del tempo gli individui si costruiscono una certa immunità contro una gran varietà di virus responsabili di questa patologia (ne esistono oltre 200 tipi diversi).

Gli anziani, pertanto, dovrebbero essere i soggetti maggiormente protetti e, infatti, di solito non soffrono di più di due o tre episodi di raffreddore all’anno.

Quando si infettano, però, la malattia può durare più a lungo poiché il sistema immunitario è meno efficiente rispetto a quello di un adulto giovane, e perciò sono anche più soggetti a complicazioni.

Anche se i virus che possono causare il raffreddore sono moltissimi, i rinovirus e i coronavirus sono quelli più rilevanti negli anziani.

Le infezioni da rinovirus sono molto comuni e sono più frequenti all’inizio della primavera e nel tardo autunno, mentre la maggior parte dei picchi di attività dei coronavirus si presentano in inverno e all’inizio della primavera.

Il serbatoio principale dei rinovirus è costituito dai bambini in età scolare, che si trasmettono l'infezione tra loro a scuola portando poi i virus a casa.

Sintomi

I sintomi del raffreddore nell’anziano sono essenzialmente gli stessi di quelli che compaiono nell’adulto, anche se possono perdurare più a lungo, data la fragilità del sistema immunitario.

Spesso il riflesso della tosse nella terza età è ridotto. Ciò provoca un maggiore ristagno di secrezioni.

Complicazioni

È questa la nota dolente. È stato calcolato che nell’anziano una percentuale rilevante di raffreddori evolve in complicanze.

Per lo più si tratta di infezioni batteriche che si sovrappongono a quella virale e possono interessare soprattutto le vie aeree inferiori.

Le principali sono la bronchite e la polmonite batterica, che nell’anziano hanno una pericolosità maggiore rispetto a quanto avviene nei soggetti più giovani.

Quando un raffreddore si complica con una polmonite, il sistema respiratorio e cardiocircolatorio possono essere messi duramente alla prova.

La mancanza di un'adeguata ossigenazione del sangue da parte di polmoni ammalati può far "affannare" il cuore scatenando aritmie e sofferenza coronarica.

Malattie croniche e fumo aumentano la probabilità di sviluppare complicazioni respiratorie alle basse vie aeree e i soggetti affetti da asma, bronchite cronica o da patologia cronica ostruttiva broncopolmonare sono particolarmente vulnerabili: i raffreddori possono causare un peggioramento acuto di queste condizioni.

Prevenzione e cura

Gli accorgimenti per evitare il contagio sono gli stessi che dovrebbero adottare tutti: lavarsi spesso le mani, evitare luoghi affollati, non respirare aria fredda.

Inoltre, le persone anziane non dovrebbero avere contatti stretti con i bambini durante la stagione del raffreddore, in modo da rendere meno probabile il contagio.

Quanto alla cura, l'unica terapia efficace per il raffreddore è il trattamento dei sintomi. Soltanto se insorgono complicazioni delle basse vie respiratorie, dovute a sovrapposizione batterica, è necessario l’avvio di una terapia antibiotica mirata.

Esistono anche comportamenti che possono favorire la guarigione. Eccoli:

Accorgimenti Utilità
Pulire bene il naso È importante per prevenire l'accumulo di muco infetto e quindi le
complicazioni. Soprattutto negli anziani, visto che il riflesso della
tosse è ridotto e, quindi, è più difficile per loro eliminare il muco
che arriva in gola
Riposo È bene che l’anziano riposi il più possibile e nelle condizioni
ottimali di temperatura e di umidità. Soprattutto di notte è bene usare
un umidificatore nella stanza poiché l’aria umida aiuta a mantenere naso
e polmoni puliti. Proteggere l’ambiente in cui riposa dalle correnti
d’aria fredda
Attenzione ad alimentazione e idratazione È consigliabile consumare piccoli pasti frequenti, leggeri e digeribili

E poi, cautela con i farmaci. Molti anziani assumono diverse medicine per curare patologie croniche. È quindi necessaria una certa cautela anche nell’assunzione di medicinali di automedicazione. È bene chiedere consiglio al medico o al farmacista, facendo presenti le eventuali terapie in atto.

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